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Race for the cure, oltre la gara c’è di più

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racex.jpgL’evento in rosa incorniciato dal villaggio della salute, che ha permesso di individuare casi problematici e sospetti legati alla salute delle donne che si sono presentate per controlli preventivi al Circo Massimo. Sessantamila gli iscritti alla gara istituita dalla Susan G. Komen Italia.

Successo di pubblico (oltre 60mila iscritti) per la quindicesima edizione della “Race for the Cure”, manifestazione di solidarietà organizzata dalla Susan G. Komen Italia: oltre 5.000 le “donne in rosa” che stanno affrontando o hanno sconfitto il tumore del seno e hanno preso parte alla gara indossando una maglietta rosa. Una testimonianza per sensibilizzare ulteriormente nel merito dell’importanza di prevenzione e diagnosi precoce.

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A livello agonistico, la “Race for the cure” è stata vinta da Fabiano Carrozza in 14’39”; prima tra le donne Laila Soufyane (16’50”), mentre Cinzia Barletta è stata la più veloce tra le “donne in rosa” (21’35”).

La corsa ha concluso la tre giorni che la Komen Italia ha organizzato al Circo Massimo con l’allestimento del “villaggio della salute” attraverso il quale è stato possibile offrire oltre 2.300 consulenze e circa 1.500 prestazioni gratuite per la prevenzione del tumore del seno, dell’utero, della pelle, del polmone, del colon e della tiroide, oltre a visite ed esami per la prevenzione delle malattie cardiache ed al controllo della pressione e della glicemia.
L’iniziativa ha permesso di individuare due casi di tumore del seno e tre casi sospetti subito avviati ad approfondimenti diagnostici in ospedale e alcuni casi di melanoma.

Moremassi

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