Qualcuno dirà che siamo monotoni, che abbiamo il chiodo fisso. Che quando parliamo di ambiente e di verde a Roma Nord gira e rigira torniamo sempre sullo stesso argomento. Ma a noi quel parco stupendo sulla Cassia, costato 100mila euro, finito un anno fa e mai aperto ai cittadini, proprio non va giù. No, non va giù.
“L’intervento di sistemazione a verde pubblico e forestazione nel comprensorio dell’Inviolatella Borghese si inserisce nel contesto degli interventi che Roma Capitale intende realizzare per migliorare la dotazione di verde attrezzato e fruibile dei cittadini …l’intervento riveste una rilevanza sociale in quanto si tratta di un’area, di circa 4 ettari, confiscata alla criminalità organizzata”.
E ancora: “L’intervento prevede la sistemazione di 5 aree di sosta e ristoro e la collocazione di un “percorso vita” costituito da 10 attrezzi in legno”.
Così recita il pannello posto all’ingresso del Parco in via dell’Inviolatella Borghese, all’inizio di via Cassia Nuova; peccato che il parco, costato alla comunità 100mila euro e terminato nel febbraio del 2013, non sia mai stato aperto al pubblico.
Il motivo è da ricercare nella mancata disponibilità finanziaria del XV Municipio che, così ci è stato detto, non è in grado di garantire un servizio di apertura/chiusura, guardiania e manutenzione.
In questo modo il verde attrezzato dell’Inviolatella continua ad essere escluso ai cittadini; non a tutti a quanto pare perché dall’esterno è possibile vedere alcuni cestini ricolmi di rifiuti. Dal momento che l’area è recintata, tranne che lungo il Fosso dell’Acqua Traversa, è logico ipotizzare che qualche “visitatore” venga proprio da quella parte dove ci sono orti abusivi e casupole.
Il “parco fantasma” però è proprio un bel parco: per lo più pianeggiante, con una piacevole “area umida” e due fontanili coincidenti con due sorgive.
Bello, ma dal momento che è chiuso è anche trascurato; un grande albero si è schiantato in terra cadendo al di sopra di un tavolo con relative panche, molti alberelli (per lo più salici) sono spezzati o danneggiati mentre qualche cestino dei rifiuti comincia a cedere.
Anche le attrezzature in legno prima o poi necessiteranno di una mano di un buon protettivo. E che dire poi del fosso che delimita il lato Sud del parco: già sporco di suo dopo le piogge di fine gennaio ha assunto un aspetto tremendo con montagne di detriti e rifiuti depositati sulle rive fangose.
Sono inguardabili questi quattro ettari recintati, sistemati, attrezzati ma chiusi da un cancello col lucchetto. Inguardabili perchè fa rabbia vederli chiusi.
Aprite questo parco, basta tergiversare.
Francesco Gargaglia
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…beh, il “tergiversare” è il “leitmotiv” ricorrente di Marino/Torquati….
Quando la politica non decide non è più credibile; chiusura Cassia Antica “docet”
Solo per il latinisti….”Cunctator” Torquati…. andatevelo a cercare…
Gaia – meglio “Festina Lente” …
“non l’hai mai persa, non l’ho mai riconquistata.” (Taranto)
Abbiamo cercato di trovare delle associazioni che potessero adottare il Parco, ma a parte i buoni propositi un nulla di fatto. Stiamo lavorando per assicurare, in ogni caso, l’apertura attraverso le forze del Municipio o del Dipartimento. Non voglio in alcun modo scaricare le responsabilità, ma credo che si averamente l’ultima volta che si realizzano dei lavori in un parco senza prima aver preparato tutti gli atti per la custodia.
Cordiali Saluti
Daniele Torquati
Presidente Municipi Roma XV
daniele.torquati@comune.roma.it
http://www.danieletorquati.it
E’ bene precisare che “l’adozione” prevede che le associazioni si facciano carico del Parco a “titolo oneroso” ovvero: apertura e chiusura, servizio di guardiania, taglio. dell’erba 3 volte al mese, pulizia e manutenzione, il tutto gratuitamente. Forse un po’ troppo. Come Comitato abbiamo segnalato la disponibilita’ del pastore ad aprire e chiudere il cancello e i volontari a pulire e vigilare saltuariamente; una misura piu’ che sufficiente dal momento che tanti parchi di Roma non sono sorvegliati (al parco Papacci si puo’ entrare di giorno come di notte…….). Abbiamo anche proposto l’apertura della parte sinistra di Via dell’Inviolatella dove non ci sono lavori da fare e che potrebbe figurare come Parco Naturale (il parco e’ gia frequentato da decenni dai residenti). Mi sembra pertanto che ci sia qualcosa di piu’ dei buoni propositi; in ogni caso questa incredibile vicenda dimostra la totale capacita’ a pianificare in modo serio. Comitato Robin Hood.
Vorrei aggiungere dell’altro: quello che sta succedendo all’Inviolatella (che nella carta del Parco di Veio figura come PARCO URBANO) è il trionfo dell’incapacità e della burocrazia più stupida (ovviamente non mi riferisco al Municipio). Prima si spendono 100.000 Euro del contribuente per fare un Parco e poi si scopre, dopo 4 mesi, a lavori finiti che non ci sono le risorse per aprirlo. E così i cittadini che con le loro tasse hanno pagato il lavoro non possono entrare non così gli abusivi che occupano del terreno comunale. Il Parco di Veio, nel tentativo di rendere fruibile l’area, spende dei soldi per sloggiare chi vi ha fatto delle baracche, ripulisce l’area, porta via tonnellate di rifiuti, realizza una recinzione ma poi, siccome nessuno si decide ad aprire l’area di sinistra, tutto torna come prima, anzi peggio. E per fortuna che in Italia c’è la crisi economica e il “patto di stabilità”!
L’esempio non può essere il parco Papacci, proprio perché è sempre aperto e incustodito guardate come e’ ridotto! Sporcizia dappertutto e giochi dei bambini tutti rotti. È giusto chiudere i parchi la sera e è giusto che ci sia la sorveglianza ma per favore che sia una cosa seria ! Se dovessi vedere un vandalo che rovina una pianta o peggio ancora qualcuno che fa del male a una persona chiamiamo il pastore? Lo vedete voi il pastore che arriva di corsa in sella a una pecora ? Siamo seri per favore, in un parco così grande a tutelare sulla sicurezza delle persone serve una sorveglianza seria!
Gentile Daniela, noi siamo seri, eccome. Premesso che in nessun parco, giardino o villa di Roma esiste una sorveglianza “seria” e premesso che la maggior parte dei parchi, giardini e ville di Roma sono accessibili giorno e notte (da Villa Borghese al Parco del Pineto, da Monte Mario al Parco Papacci , dalla Riserva dell’Insugherata al Parco Didatico di Via di Villa Lauchli), mi chiedo: ma se al Parco Reggiani di TdQ vede un vandalo che rovina una pianta, chi chiama? Il Sindaco Marino che arriva a cavallo della sua bicicletta? E ancora: in quale area verde di Roma c’è qualcuno che tutela sulla sicurezza delle persone?
Il pastore, che gestisce una fattoria proprio in Via dell’Inviolatella Borghese e che più volte con il suo trattore ha tagliato l’erba all’interno delle 2 aree, si limiterebbe (come scritto in modo mi sembra chiaro) ad aprire e chiudere il cancello di accesso. La vigilanza potrebbe essere svolta (in modo ovviamente non continuativo) da Vigili Urbani, Guardia Parco del Parco di Veio, Guardie Zoofile, Volontari della P.C. e infine dai volontari dei Comitati Cittadini.
Se poi invece vogliamo aspettare che il Comune di Roma trovi i soldi o qualche associazione, allora stiamo freschi perchè quei parchi, come il Volusia, NON APRIRANNO MAI.
Nel farrtempo, all’Inviolatella sono stati spesi: 200.000 Euro per la forestazione, 100.000 per il Parco Attrezzato, ……………………..Euro da parte del Parco di Veio che ha pure messo in cima da una collina una telecamera di sorveglianza.
Forse questo è fare le cose serie? Cordiali saluti, RH.
Aprite il parco!
Se mai sarà aperto, come lo potremo raggiungere? s via Cassia Nuova e via Flaminia non mi risulta che ci siano marciapiedi; saremo costretti a prendere la macchina?
Proposta:
mettere insieme piu associazioni che si prendono l’onere a turni ?
Parco Inviolatella Borghese: ANCORA CHIUSO
Torretta Valadier: ANCORA CHIUSA
Stabile Via del Podismo: ANCORA CHIUSO
Via Cassia Antica: ANCORA CHIUSA
Grandi impegni elettorali ma pochi, pochissimi fatti !!!!
@ Torquati: aprite il parco, c’è una persona disponibile ad aprire/chiudere cosa altro aspettate? Che il percorso fitness marcisca senza ma essere stato utilizzato? Nel tentativo di risparmiare finiremo per buttare 100mila euro…….
veramente uno schifo pazzesco! che lo aprissero e facessero i vari ingresso anche in via fabbroni
L’unica cosa che il sindaco è riuscito a far funzionare è il sito per gli “spioni” che vogliono segnalare le auto in sosta irregolare.
Secondo me è emblematico che da una parte non si riesca a fare nulla quanto a urbanistica, trasporti pubblici, viabilità, asili, giardini pubblici e biblioteche, dall’altra si applica il rigore svizzero ai poveri cristi che non sanno dove lasciare l’auto.
Complimenti.
Caro Robin Hood, approvo l’idea del pastore che apre e chiude i cancelli e dei volontari che puliscono quando possono. Mi sembra comunque una dimostrazione di buon senso e di impegno per il bene comune.
Bravi
Non si potrebbe pensare di affidare il parco ad un’associazione che possa trarne reddito per la manutenzione attraverso un piccolo prezzo d’ingresso, organizzazione di feste per bambini o pubblicità?
Sono d’accordo con Pierluigi.Se, per esempio, si autorizzasse un piccolo punto ristoro, o un affitto biciclette o una cosa simile, le spese di manutenzione si ripagherebbero….
salve ho visto oggi dalla mia finestra che stanno facendo altri lavori nel parco dell’inviolatella, potete informarvi e/o dirci cosa stanno facendo e se ci sono sviluppi? apriranno o no questo parco? faranno l’ingresso da via fabbroni?
L’apertura di un ingresso su via fabbroni mi sembra indispensabile se si vuole rendere vereamente fruibile quest’area verde da parte dei residenti di Vigna Clara e Fleming. Le aree verdi devonop poter essere raggiunte dai residenti del quartiere senza dover far ricorso all’utilizzo dell’auto e in condizioni di sicurezza, realizzando attraversamenti pedonali e marciapiedi lungo i tratti che conducono ai vari ingressi. Questo vale anche per il parco di Tor di Quinto e per la pista ciclabile, che per raggiungerli dal Fleming si è costretti ad attraversare Vial eTor di Quinto in corrispondenza di un semaforo pedonale da sempre spento e quindi rischiando di essere arrotati dai veicoli in transito. Non mi sembra che la cosa richieda ingenti investimenti da parte dell’amministrazione competente, quello che manca forse non sono i soldi ma solo il buon senso di chi a parole straparla di città a misura di pedoni e biciclette ma nei fatti incentiva l’uso dell,’auto.
E’ un paradosso pensare che in una zona tanto verde di fatto manchi un vero parco. Ringrazio sentitamente l’associazione Robin Hood che ci ha dato almeno l’opportunità di godere del verde di fronte al Mary Mount con un esperimento che appare riuscito.
Però credo che tutti continuino a sognare un vero grande spazio verde !
Novità sul Parco?
Abbiamo ancora la speranza che domenica 8 giugno , in occasione della dodicesima Giornata all’Inviolatella Borghese organizzata dal Comitato cittadino per il XII Municipio, si possa trovare ascolto da parte delle istituzioni. Noi ci siamo sempre scontrati con i ritardi inaccettabili. Ma c’è ancora un fenomeno più strisciante: quando le competenze sono di più Enti non riusciamo se non in pochi casi a farli lavorare insieme. L’esempio più illuminante è proprio quello delle aree comunali con acceso da via dell’Inviolatella Borghese. Da anni proponiamo che da parte del Comune si conceda all’Ente Parco di Veio il piccolo fabbricato esistente per farlo utilizzare come punto di informazione sul Parco, sede dei Guardaparco e base per i Comitati. Tempo fa l’Ente aveva anche i fondi per la ristrutturazione. Grazie alla disponibilità del pastore che provvederebbe all’apertura e chiusura dei cancelli, allo sfalcio e alla manutenzione ordinaria tutto sarebbe risolto.
Discorso analogo per gli accessi, ecco solo uno dei tanti esempi:insieme con Robin Hood abbiamo verificato la possibilità di un percorso pedonale lungo la Cassia che da via Oriolo Romano porti alle aree comunali di cui parliamo. ma il CRA , ente pubblico proprietario di 150 ettari dell’ex Tenuta agricola dell’Inviolatella a noi ha risposto negativamente.