Originale iniziativa degli operatori commerciali del mercato di Ponte Milvio. Lunedì 18 novembre, dalle 8 alle 13, trasferiranno i loro banchi dal chiuso della struttura di via Riano all’aperto, sulla piazzetta a fianco della Torretta Valadier, e lì venderanno i loro prodotti a prezzo “stracciato”: 0,00 euro al chilo. Come non approfittarne? Dando però la precedenza agli anziani e a chi ne ha veramente bisogno.
Accanto agli operatori, per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza che il mercato svolge come servizio essenziale per il territorio oltre che per difenderne il diritto alla sopravvivenza, ci sarà Assocommercio Roma Nord, la nota associazione di categoria locale che annovera fra i suoi iscritti numerosi operatori del mercato.
Giovanna Marchese Bellaroto, presidente dell’Associazione, così dichiara: “Questa vendita straordinaria vuole rappresentare come ad oggi, dopo sette lunghi anni passati dentro un contenitore che invece di riqualificare il plateatico lo ha svilito e limitato nella sua economia, per quei pochi operatori rimasti, circa 40 dal centinaio del famoso e vecchio mercato, sia improcrastinabile un intervento risolutivo, non più domani ma oggi, per fare in modo di restituire dignità e rispetto al loro lavoro. Oggi, non vogliamo che essi siano suicidati dagli eventi e chiediamo che siano ricollocati sul marciapiede da dove provengono.”
Già, chi non ricorda il calore e i colori del vecchio mercato rionale quando negli anni ‘70 e ’80 si svolgeva sula piazza, lato farmacia? E chi non ha mai resistito dal frequentarlo pur quando fu spostato al centro di viale Tor di Quinto, nonostante tutti i problemi di traffico e sosta ? Nei mercati rionali c’è la memoria del territorio, in essi si mescolano la storia del quartiere e quella delle persone. Tutti valori e ricordi persi da quando è nato quel casermone di via Riano dove ogni volta giri a vuoto nel tentativo di ritrovare il tuo venditore di fiducia.
“Quando nel 2006 – ricorda Giovanna Marchese Bellaroto – dopo un iter di svolgimento dei lavori non privo di “imprevisti” e colpevole di averne snaturato il progetto iniziale a vantaggio di un aumento di cubatura, il nuovo mercato di Ponte Milvio è stato consegnato agli operatori, le aspettative erano altre. L’impegno che il Comune ed il Sindacato di allora presero con quei 100 banchisti, forse disorientati nel cambiamento ma desiderosi di poter vivere in un nuovo sogno, fu chiaro e ancora documentato; la nuova ricollocazione grazie al project financing avrebbe loro permesso di vivere una nuova economia rispetto a quel grande marciapiede dove lo svolgimento delle operazioni mercatali erano addirittura indecorose per la Soprintendenza, avrebbe incrementato le vendite trainate dall’attrazione del Centro Commerciale, tutti i servizi al mercato sarebbero stati mantenuti, anzi incrementati…”
E oggi? “Oggi abbiamo l’esempio – risponde la presidente di Assocommercio – di quello che avrebbe dovuto essere un Nuovo Mercato nell’interesse degli operatori e dei cittadini in una di quelle tavole del progetto iniziale (ndr: clicca qui) diversamente da quello che tristemente ora è.”
“Un plateatico soffocato in una grande struttura mai decollata ed egoistica, senza spazio dedicato al carico e scarico, senza parcheggio pubblico per i suoi clienti e per i diversamente abili, senza più alcuna speranza di sopravvivenza per quei pochi operatori rimasti aperti, sfidando un economia lì fortemente in declino” sostiene Giovanna Marchese Bellaroto, che poi rincara la dose.
“Operatori disattesi da tutte le alternanze politiche, maggiormente beffati dalla sorte perché, quel bel progetto iniziale per un mercato moderno gli operatori se lo sono pagato da soli, ognuno sottoscrivendo con il proprio sudore 8 milioni di vecchie lire di prestito bancario che, riteniamo, dia loro titolo per poter richiedere di essere spostati con i propri box da quella trappola mortale in cui oggi si trovano”.
Assocommercio Romanord, pronta dunque a sostenere gli operatori del mercato di Ponte Milvio, invita ad approfittare di una spesa di prodotti freschi “per manifestare solidarietà a questa categoria di lavoratori dimenticati.”
Appuntamento lunedì 18 novembre, dalle 8 alle 13, all’ombra della Torretta Valadier.
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E’ ora difinirla con questi mega mercati su strada che sono causa di traffico e sporcizia. La piazza di Ponte Milvio è già fin troppo intasata da bancarelle e ambulanti vari, mentre Viale di Tor di Quinto è una strada di scorrimento che non può tollerare la presenza di un mercato come quello che c’era prima. Bene ha fatto l’amministrazione comunale a risolvere il problema con una struttura dedicata. I parcheggi ci sono, quello pubblico al centro di Viale Tor di Quinto la mattina è sempre libero e costa solo 50 c. l’ora, mentre sotto la struttura ve n’è un altro spesso sottoutilizzato, mentre per i disabili si potrebbero ricavare dei parcheggi riservati si via Riano, magari ripristinando il senso unico stupidamente soppresso per venire incontro alle richieste di TRONY. La realtà è che molti rimpiangono la possibilità di fare la spesa parcheggiando in seconda fila davanti alla bancarella di frutta è verdura.
@ Bellaroto… ricordo che furono gli stessi operatori del mercato a volersi trasferire a Via Riano, furono gli stessi operatori del Mercato a volere fortemente (e sottoscrivendo un documento) il doppio senso di marcia….
Concordo con Mauro….iniziativa demagogica e inutile oltretutto organizzata in un posto che non può sopportare un ennesima invasione di bancarelle….(idem con via Riano, senza parcheggi, acqua elettricità…)
Già abbiamo visto domenica un orrendo quanto inutile mercato organizzato da operatori della Toscana (Viaregggio…?)
Bellaroto, difenda TUTTI i commercianti del quartiere, che regolarmente vengono SOFFOCATI da operatori abusivi e non di zona…!!!
Il doppio senso di via Riano è una delle (tante) follie della passata amministrazione. Vennero di fatto piegati gli interessi della collettività alle richieste di un operatore commerciale. E’ così che vennero cancellati posti per disabili, furono eliminati gli spazi per il carico e scarico merci a servizio delle altre attività commerciali, venne compromessa la mobilità del quartiere. Si abbia il coraggio di tornare indietro.
Sarebbe utile capire, e in questo potrebbero aiutarci le associazioni dei commercianti, come se la passano tutti gli operatori dei mercati a Roma Nord. Questo lo dico perchè potremmo scoprire che la sofferenza che registriamo da qualche anno è diffusa e riconducibile essenziamente alla drammatica crisi che stiamo vivendo. Ovviamente le amministrazioni locali sono comunque chiamate ad attivare politiche di sostegno all’economia locale utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. Dal regime di sgravi, alla valorizzazione della filiera corta, alla promozione dei centri commerciali naturali, alla scelta di campo in favore delle piccole attività. Poi anche l’assetto del territorio e le politiche di mobilità possono aiutare, ma da sole non bastano e risciano, come è avvenuto, di penalizzare un intero quartiere.
M. TOLLI
Cara signora Bellaroto cerchiamo di essere più chiari tutti quanti.
Quando lei dice che non c’è uno spazio dedicato al carico e scarico vorrei ricordarle, visto che io abito lì vicino e ho visto tutta la storia, che il mercato s’è preso via Torrita Tiberina, l’hanno chiusa ai privati con la sbarra e la usano per i comodi loro. E’ vero o no?
Quando la signora dice che non ci sono parcheggi perchè è stato fatto il doppio senso chieda ai suoi associati chi l’ha preteso. Sono stati proprio loro, è vero o no? Legga un po’ qui, forse neanche lei lo sapeva. E’ un po’ tardi per protestare non le pare ? A protestare dovremmo essere noi cittadini per il bel regalo che i commercianti ci hanno fatto !!!
https://www.vignaclarablog.it/2010101212165/ponte-milvio-via-riano-doppio-senso-ok-del-xx-municipio/
Vorrei chiedere al Sig. Tolli (che se non erro è stato Consigliere nel XX Municipio) come mai il mercato del Trionfale che ha parcheggio coperto a pagamento e affaccia su di una via a doppio senso con traffico intensissimo non abbia gli stessi problemi. Il doppio senso di Via Riano non è affatto una follia; la follia è forse nei canoni troppo alti imposti ai commercianti? O forse la follia è nell’inciviltà di chi, nonostante i parcheggi, continua a fermarsi dove vige il divieto di sosta e fermata? (ma qualcuno la conosce la differenza tra le due modalità?).
Come mai quel grande esercizio commerciale che vende detersivi è sempre stracolmo di gente nonostante il doppio senso?
Quanto ai posti per disabili così come c’è la fermata del bus possono sempre essere ricavati 2 o 3 posti per la sosta.
Caro Marco Tolli,
quando dichiari che quando venne istituito il doppio senso di marcia su Via Riano “Vennero di fatto piegati gli interessi della collettività alle richieste di un operatore commerciale” dimostri di avere la memoria molto corta e di saper solo offendere, per non dire di peggio…..
La richiesta di istituire il doppio senso di marcia, giusto o sbagliato che potesse essere, venne avanzata dal proprietario della struttura e da tutti gli operatori del mercato rionale che la sottoscrissero. Secondo la loro opinione (commercianti), realizzare il doppio senso di marcia avrebbe portato dei benefici alla struttura oramai morente. Il sottoscritto, e tanti miei colleghi che approvarono quell’atto, non si è mai piegato agli interessi di nessuno. Non dimenticarlo mai.
Antonio Scipione
caro Antonio,
con la frase “la richiesta di istituire il doppio senso di marcia, giusto o sbagliato che potesse essere, venne avanzata dal proprietario della struttura e da tutti gli operatori del mercato rionale che la sottoscrissero.” confermi quanto da me sostenuto: non si è messo al centro il quartiere e i suoi residenti. Al fine di evitare fraintendimenti tra noi, mi dispiace che tu abbia preso questa mia denuncia come una offesa. Se dico che sono stati piegati gli interessi diffusi in favore di una categoria (un operatore, un gruppo di commercianti, o altro) mica sto offendendo nessuno. Avete fatto una scelta, suggerita da alcuni, ritenedo che fosse corretta. La pesavo differentemente allora e la penso differentemente oggi.
@strix, le rispondo con una domanda: ma come mai tanta difficoltà nonostante il doppio senso? sarà forse che, come giustamente accennato da lei, non è quello il problema?
M. TOLLI
Certo che non è quello il problema! Quando mai un doppio senso provoca disagi ai commerianti (tutte le strade più commerciali, da Viale Libia a Via Cola di Rienzo sono a doppio senso). Come mai per Trony non ci sono difficoltà?
Ho parlato spesso con chi ha un banco al mercato e tutti si lamentano del canone eccessivo (se poi è vero, non lo so). Quasi tutti i mercati rionali di Roma ormai sono al coperto anche se quello di Via Riano a parer mio non è certo razionale (poca luce, pochi spazi, una fontana perfettamente inutile, un ascensore che non funziona…….)
Se poi il problema è dei cittadini che pensano ancora di stare agli anni ’60 quando per fare la spesa si poteva parcheggiare in 3° fila……..allora non c’è niente da fare.
certo poveracci, avevano un bellissimo mercato pieno di gente e colori e odori e contadini dei dintorni e guadagnavano pure bene,ma era troppo bello sono riusciti a distruggerlo e metterlo dentro un cunicolo buio e gelido d’inverno dove non va più nessuno con un mostruoso centro commerciale soprastante. hanno distrutti un mercato storico di roma(dalla sabina navigando lungo il tevere i vignaioli fin dal tempo dei romani venivano a vendere le verdure a ponte milvio e la navigazione fluviale arrivava fino al porto di ripetta,poi con la costruzione degli argini e la diga la navigazione fluviale fu interrotta ma rimase per i contadini la tradizione di portare le merci a ponte milvio.) tutto questo per compiacere i pescecani costruttori di inutili fiumi di cemento.bravi
Bibì ci hai sorpreso con il tuo animo poetico e bucolico…(come la Marchese Bellaroto con il suo “mercatale” e il “plateatico” di origine medioevale). Hai ragione..ma le cose cambiano. Il vecchio mercato, anche per le norme igienico-sanitarie, tra polveri sottili e pantegane, non sarebbe più stato possibile.
Peraltro il nuovo mercato coperto al Trionfale ha mantenuto la sua freschezza e i suoi clienti. Quello di Via Guido Reni è sempre stato al coperto, freddo e umido. ma sempre vivo. Come mai?
E’ ovvio che questa gente non potrà tornare sulla strada; e allora aboliamo la tassa che si deve al Comune così che si possano abbassare anche i prezzi della merce. E il gioco è fatto.
@ Tolli.
Se per te “un operatore commerciale” vuole dire “una categoria, un gruppo di commercianti….” allora ho sbagliato…..anche se non credo.
Inoltre, se in un periodo particolarmente duro (economicamente parlando) un operatore (in questo caso centinaia di famiglie che dipendono da un’attività economica) chiede una modifica alla viabilità, comportando la perdita di qualche posto auto (una ventina, non centinaia), allora rifarei la stessa scelta 100 volte.