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Sigilli a Tor di Quinto, la chiesetta è un abuso edilizio

Galvanica Bruni

chiesetta-tdq.jpgL’inaugurazione era prevista a settembre, ma ora ciò che campeggia all’ingresso del cantiere sono i sigilli del XX Gruppo della Polizia Municipale. Siamo a Tor di Quinto. Dopo aver percorso il viadotto di Via del Foro Italico, fino a qualche anno fa poteva capitare di imbattersi in una discarica a cielo aperto: centinaia di metri quadrati costellati da rifiuti e scarti industriali. Lì, da un po’ di tempo, dei ragazzi autistici lavoravano instancabilmente per costruire una chiesetta. Un mese fa il blocco: per il giudice si tratta di un abuso edilizio.

“Volevamo dare a quei 5mila metri quadri una ragion d’essere, così 16 anni fa, ci siamo attivati, l’abbiamo ripulito e reso utilizzabile. I sigilli hanno bloccato il cantiere, ma soprattutto hanno interrotto il progetto di terapia occupazionale che vedeva coinvolti i ragazzi. ”  A parlare è Enzo Cardogna, operatore di ANPet e padre di uno dei ragazzi coinvolti nell’attività del cantiere.
La comune volontà dei genitori di ragazzi con disturbi dello spettro autistico, riunitisi nell’Associazione “L’emozione non ha voce”, e dell’ANPeT, negli ultimi 3 anni ha prodotto notevoli risultati.

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Ne abbiamo parlato pochi mesi fa, raccontando di questi ragazzi dai 15 ai 26 anni che ogni mercoledì pomeriggio si ritrovano in questo ampio spazio verde per lavorare come carpentieri con la collaborazione dei loro papà.
Hanno dissodato il terreno, trasportato carriole, preparato la calce e alzato pareti. Hanno imparato un mestiere e lavorato sodo per raggiungere l’obiettivo: la costruzione di una chiesetta in onore di Antonietta Meo, detta Nennolina, bambina venerabile (leggi qui).

Il 31 luglio la Polizia Municipale ha però eseguito un’ordinanza del giudice procedendo con la chiusura del cantiere per abuso edilizio. Quello che le famiglie si domandano è perché proprio ora.

“Il nostro intento è quello di far costruire i ragazzi, di renderli partecipi e stimolati, non abbiamo certo scopi di lucro”, ci spiega uno dei papà.
Resta difficile pensare che si possa trarre qualche profitto economico da una chiesa di 40mq di legno e mattoni che a settembre avrebbe dovuto vedere l’inaugurazione alla presenza del vescovo. Il terreno che la circonda invece, è altra storia…

“Quei 5mila metri quadri appartengono ai cosiddetti Punti Verde Qualità dai tempi di Veltroni, noi li abbiamo resi funzionali previa richiesta al Comune di poterne usufruire, ma sono 16 anni che ci prendono in giro – afferma Cardogna – e non ci è rimasta altra scelta che occupare il terreno.”
Il vasto appezzamento dovrà essere concesso a breve ai legittimi assegnatari del bando comunale, la Società Fettuccina e il Flaminio Sporting Club, per la creazione di campi sportivi.

Sono anni che genitori e associazioni coinvolte stanno cercando un riconoscimento ufficiale da parte delle istituzioni. “La precedente amministrazione del XV (ex XX) – aggiunge il papà – è stata del tutto silente. Speriamo che quella attuale possa ascoltarci”.

Sono un centinaio le famiglie coinvolte che attendono una risposta e intendono attivarsi al più presto. Nei prossimi giorni padri, madri e operatori interessati daranno il via ad una raccolta firme da consegnare al Sindaco Marino per informarlo sulla vicenda.

Dalla sede del XV Municipio, il Presidente Daniele Torquati così dichiara a VignaClaraBlog.it: “Finora non ci è arrivata alcuna comunicazione da parte dei genitori, alcuna richiesta di autorizzazione. Della sentenza del giudice e del conseguente obbligo di applicazione non posso che prendere atto, ferma restando la mia disponibilità ad un incontro con le famiglie coinvolte”.

Chiara Maria Sole Bravi

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1 commento

  1. Il tempo trascorso (16 anni) senza una risposta (nemmeno interlocutoria) da parte delle nostre Autorità la dice lunga sul modo di agire e di operare delle stesse a tutti i livelli! Ma mi domando ” il silenzio assenso” è ancora valido e operante? Dei Punti Verde Qualità manco parlarne : sappiamo tutti come è andata a finire o andrà a finire. Mi meraviglio della dichiarazione del Presidente Torquati “Finora non mi è arrivata alcuna comunicazione da parte dei genitori…” Ma il Pres. Torquati ha controllato se risponde al vero quanto affermato dall’Associazione ANP ed in particolare presso il Comune di Roma e presso il suo Municipio?
    A proposito l’indirizzo e-mail di LIBERO è ancora attivo (è dal settembre u.s. che attendo una risposta alla mia ” Olgiata e dintorni!).

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