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Gita alle cascate di Montegelato

Galvanica Bruni

montegelato.jpgChi non se la sente nel prossimo week-end di fare una levataccia e neppure di trascorrere un paio d’ore nel caotico traffico della Via Aurelia o della Pontina per andare al mare può sempre optare per Montegelato, una località priva di ghiacci (come invece lascerebbe supporre il toponimo) ma ricca di ombra e frescura.

Le cascate si trovano ad appena 36 chilometri da Roma Nord e sono facilmente raggiungibili; si percorre la Via Cassia sino a Campagnano e dopo la Valle del Baccano,in prossimità di un cavalcavia, si gira a destra in direzione di Mazzano (strada provinciale 16/b “mazzanese”). Pochi chilometri e si gira nuovamente a destra dove ci sono le indicazioni per Montegelato: il Treja e le sue cascate sono a poche centinaia di metri.

Le Cascate di Montegelato sono molto conosciute perché spesso vengono usate come set per film e sceneggiati TV; il luogo, molto bello, è caratterizzato da un’ampia macchia di olmi, ontani e querce.

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Lungo le sponde del fiume crescono grandi pioppi e salici mentre la fitta vegetazione ripariale è costituita soprattutto da rovi, felci e giunchi.

La macchina può essere comodamente parcheggiata in alcuni ampi slarghi (o in un’area attrezzata a pagamento) appena a ridosso del sentiero che in pochi metri conduce alle cascate.

Le acque, piuttosto ricche anche in questo periodo, “saltano” al di sopra di grandi e compatte rocce tufacee generando una serie di piccole e rumorose cascate.

La frescura è assicurata anche nelle giornate di canicola; lungo il fiume, con il tempo, si sono create piccole spiagge dove è possibile sostare per un piacevole pic-nic.

Poiché in tutta la zona è vietato accendere fuochi è bene portarsi da casa cibi che non debbano essere cotti (e la solita busta dove raccogliere piatti, bottiglie e fazzoletti di carta).
Sebbene le verdi e poco profonde acque invitino ad un bagno rinfrescate è opportuno tenere presente che il Treja, come altri corsi d’acqua o fossi, riceve le acque depurate e non provenienti dai tanti borghi presenti sul territorio.

Se si rinuncia al bagno si può sempre camminare lungo il sentiero che costeggia il fiume; un lungo ed ombroso percorso che in tre chilometri porta a Mazzano e in altri tre a Calcata (sentiero 001 “Fossi della Mola di Monte Gelato”).

Accanto alla cascata sorge un vecchio mulino ben conservato che è possibile raggiungere dalla riva destra; si tratta di una bella costruzione adiacente ad un piccolo ponte.

Il mulino, interamente in tufo e pietra, si sviluppa su due piani e il suo interno è stato completamente arredato per l’ennesima fiction in costume.

Dal ponte sul fiume Treja, in pochi minuti, si può invece raggiungere una sorgente naturale di acque leggermente effervescenti; è sufficiente tornare sulla mazzanese e percorrere qualche centinaio di metri sino ad un piccolo spiazzo sulla destra.

Da questo punto si percorre il sentiero che porta all’argine sinistro e alla sorgente che sgorga direttamente dal terreno, da una piccola fessura di tufo.

Il suggestivo luogo è meta abituale del bestiame che evidentemente gradisce dissetarsi con acque minerali. Tutta l’area di Montegelato è molto bella e pervasa da una piacevole frescura che si protrae per tutta la giornata; una meta deliziosa e un’alternativa alle affollate spiagge del litorale romano.

Francesco Gargaglia

Se conoscevate già Montegelato e siete alla ricerca di una nuova meta vi invitiamo a sfogliare la rubrica degli itinerari di VignaClaraBlog.it cliccando qui.

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2 COMMENTI

  1. Buongiorno. Sono stato recentemente alle cascate. E’ un posto molto bello, soprattutto se non c’è molta gente. Molte persone (me compreso) erano a farsi il bagno nel fiume: le acque sono invitanti ed è rilassante farsi massaggiare dalle cascate. Eppure c’è un vistosissimo divieto di balneazione: solo ora ho capito il motivo e chissà se la prossima volta avrò il coraggio di tuffarmi.

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