Lo scorso 26 aprile il Comitato per via Gradoli ha incontrato il dott. Giuseppe Italia, direttore dell’Ufficio Coordinamento delle Politiche per la Sicurezza di Roma Capitale, riguardo l’adozione di ulteriori misure amministrative in Via Gradoli. E’ lo stesso comitato a darne notizia con una nota dalla quale si apprende che “Il dott. Italia ha riferito sulle difficoltà in cui si trova l’amministrazione per l’impossibilità di adottare provvedimenti fondati su ragioni igienico-sanitarie (mancando il parere dell’ASL competente) o sulla normativa in materia edilizia (non consentendo la nota situazione in cui si trova l’Ufficio Condono Edilizio un rapido esame delle pratiche).”
“Il Comitato – precisa la nota – ritiene irricevibili tali motivazioni e persiste a domandare, oltre lo sgombero delle persone, l’eliminazione degli impianti che rendono abitabili tali immobili. “
Entrando poi nel merito di altri problemi relativi a via Gradoli, il comitato spiega che “Il 24 maggio 2012, congiuntamente con altre realtà territoriali, ha esposto al Vice Questore dott. Moschitta, ai dirigenti del Commissariato Flaminio Nuovo, dott.ssa Cannavale, e Ponte Milvio, dott. Buonocore, la peculiare problematica connessa alla presenza dei travestiti dediti alla prostituzione e allo spaccio di stupefacenti presenti nel XX Municipio; questi ultimi hanno rappresentato l’esigenza delle forze dell’ordine di distribuire le risorse disponibili sulla base delle priorità di tutela della sicurezza pubblica.”
“A seguito della promulgazione della legge regionale 11 agosto 2008, n. 15, in materia di ristrutturazione edilizia e di cambi di destinazione d’uso senza titolo abilitativo – spiega ancora il comitato – Roma Capitale (v. circolare n. 11552 del 26 agosto 2009) ha dettagliatamente indicato le procedure da adottare, individuando altresì le singole competenze funzionali degli uffici e degli organi e, in particolare della U.O.T. municipale. Quest’ultima, eseguiti gli accertamenti tecnici di merito, deve trasmetterli alla Polizia Municipale per gli obblighi di competenza, emettendo un provvedimento volto a conseguite la demolizione delle opere abusive in modo da rendere gli immobili conformi alla normativa vigente.”
“Ciò premesso conclude la nota – il Comitato ritenendo inaccettabile il ritardo e (o) l’inerzia dell’amministrazione sia capitolina sia municipale ai fini dell’adozione delle necessarie, legittime misure volte a contrastare le perduranti forme di abusivismo e speculazione, auspica sia smentita la massima, fatta propria da molti mesi da alcuni politici, secondo la quale “bisogna che tutto cambi perché nulla cambi”.
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Intorno a via Gradoli si sta giuocando una gigantesca competizione di scarica-barile, in cui gli unici sconfitti , oltre la legalità, risultano essere i residenti.
In sede di Consiglio Municipale le opposte ( !?) fazioni fingono di scannarsi su argomenti lillipuziani; invece difronte alla più vistosa e perdurante vergogna presente sul territorio ( non solo via Gradoli, ovviamente) tutti emuli delle tre scimmiette !
Loro non si arrendono.
Noi nemmeno.