Editoriale – Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel il simbolo di Roma, la Lupa capitolina, è un falso: dovrebbe avere 2500 anni ma non è così, è un’opera medioevale di un maestro spagnolo. Scoprire come d’incanto che la lupa capitolina risale al periodo medioevale e non a Romolo e Remo lascia sbigottiti se non altro per il fatto che la “verità” viene esternata dagli eminenti panzer dello Spiegel e non dai “nostri” cantori romani.
Lo scoop teutonico – ammesso e non concesso si tratti davvero di scoop – non ha comunque preso in contropiede i nostri, che subito hanno sentenziato: “La Lupa Capitolina non è un falso. È un’opera d’arte medievale ma questo nulla toglie alla sua importanza. Semplicemente ne cambia la collocazione nell’ambito della storia dell’arte”.
Grazie dell’informazione, che comunicate come si dice in gergo romanesco “dopo i fuochi”. Almeno a noi romani potevate spiegarlo prima, anziché farci credere lucciole per lanterne.
Dice… ma queste cose gli studiosi le sanno. E infatti gli studiosi Umberto Broccoli e Aurelio La Regina hanno parzialmente ammesso la gaffe. Salvo cercare di rispondere all’italiana o, se preferite, in maniera veltroniana… “avete ragione voi, ma in un certo modo abbiamo ragione anche noi”.
Una cosa è certa, la sensazionale news tedesca restituisce per lo meno dignità alla lupa. Che, come sapevamo da veri romani, era una meretrice, e non un animale.
Di questo passo scopriremo che neanche Romolo e Remo c’entrano qualcosa col nostro passato.
Massimiliano Morelli
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Hanno scoperto l’acqua calda? Sono anni che si dibatte sulla questione ed il fatto che ci fosse ampio margine di possibiita’ che la lupa non fosse un’opera etrusca non ce lo dovevano certo dire i tedeschi. Si era patteggiato con un “lupa etrusca/gemelli rinascimentali” in un primo tempo ma la definizione non convinceva nessuno, men che mai chi ci aveva fatto accurati studi sopra. Bah…