Il Consiglio del XX Municipio è stato convocato con la formula “ad urgenza” per le 10 di mercoledì 12 ottobre. Ed è così urgente la riunione che ne è stata già fissata l’eventuale seconda convocazione, nel caso in cui nella prima non si raggiunga il numero legale, per le 11 di giovedì 13 ottobre. Cosa c’è di così urgente? Il Consiglio è stato chiamato dal Campidoglio ad esprimere un parere sulla rilocalizzazione del PUP n.178. Tutto qui?
No, nulla affatto. La sigla dice poco niente ma “scavando scavando” riusciamo ad appurare che si tratta di uno scavo, o meglio del progetto di un parcheggio interrato per 141 box pertinenziali che doveva essere realizzato nel X Municipio, in piazza dei Decemviri.
Un parcheggio fortemente osteggiato dalla comunità locale che già lo scorso anno aveva lanciato un appello al sindaco Alemanno affinchè fosse attuata una moratoria generale sui Pup previsti nel X Municipio. Le motivazioni sono sempre le stesse, comuni ad altri municipi, XX compreso. I Pup non risolvono il problema del traffico, la loro costruzione blocca interi quartieri per anni, i prezzi di acquisto sono proibitivi. Tanto più a Piazza dei Decemviri, nei pressi di Cinecittà, zona che non brilla per agiatezza. E pare che il Campidoglio abbia accettato la richiesta, il 178 non si farà lì.
Il 178 è un PUP che non vuole nessuno. Doveva infatti essere inizialmente realizzato in zona via Val Dossola – via Val D’Ala, nel cosiddetto quartiere delle Valli, ma anche lì è stato respinto per poi essere rilocalizzato a Cinecittà, appunto in piazza dei Decemviri, dove però ora non verrà più costruito.
Ed è così che la ditta costruttrice avrebbe individuato in Piazza di Ponte Milvio la nuova area da chiedere in cambio.
Si, proprio Ponte Milvio, sotto l’attuale parcheggio a raso realizzato un paio di anni fa con il denaro dei contribuenti, a pochi metri dal Tevere, in un’area già caotica di suo che un cantiere aperto per decine di mesi sconvolgerebbe all’inverosimile.
Questa è la richiesta giunta al XX Municipio il cui Consiglio, mercoledì 12 ottobre, dovrà valutare, accettare o respingere. Ed il motivo di tanta urgenza è dovuto al fatto che se il parere non viene espresso entro il 13 di questo mese scatta il silenzio-assenso.
La risposta, silente o meno, arriverà dunque fra meno di 48 ore.
Edoardo Cafasso
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Non Basta il caos creato con la strada di fondovalle a via Grottarossa? Lì veramente l’acutezza della ditta costruttrice e dei controlli municipali ha dato il meglio della competenza. Io so di chi è la colpa! Il colpevole è chi non ha voluto consultare un tizio che a Bracciano ha mangiato l’erba della sapienza che cresce sul Monte Consolino a Stilo. Che cosa si aspetta a smantellare la rotatoria che insiste su via Grottarossa. Ci manca proprio la mente di Bracciano! Il cervello di quella persona, sì che avrebbe risolto tutti i problemi di Roma!
Mi sembra una follia, per diversi motivi:
1. La zona di Ponte Milvio, soprattutto lato Lungotevere Tor di Quinto, non è così densamente abitata da richiedere un PUP.
2. Gli edifici abitativi direttamente interessati sono edifici nuovi, ampiamente dotati di parcheggi.
3. L’area ha piuttosto drammaticamente (e storicamente) necessità di posti auto a ore, per fruire dei servizi ed esercizi commerciali della zona. L’attuale piazzale parcheggio è sorto, in tal senso, come una manna dal cielo.
4. La zona è storicamente soggetta ad allagamenti, data la vicinanza con il Tevere difficilmente un PUP potrebbe prendervi sede. O, se lo facesse, diverrebbe facilmente soggetto ad allagamenti.
5. Per tutta la durata dei lavori, si tornerebbe nel caos della scarsità di posteggi a ore, e dopo si perderebbero in parte i posti di superficie.
In conclusione, l’operazione sembra un obbrobrio già solo a ipotizzarla.
Più in generale, non sarebbe ora di abbandonare il piano dei PUP interrati, ed iniziare ad identificare edifici privi di interesse architettonico demolibili, per costruire parcheggi multipiano fuori terra? Qual’è il problema, si rischia di specularci troppo poco?