In una nota, il Presidente della Commissione Politiche Sociali, Sanità, Immigrazione e Integrazione del XX Municipio, Giorgio Mori, dichiara che “Dopo decenni di rinvii e promesse, il trasferimento dei consorziati del Consorzio Due Ponti di Via Camposampiero è un nuovo risultato molto importante dell’amministrazione Alemanno sul territorio di Roma Nord.”
“Finalmente, è stato firmato l’accordo (leggi qui) tra Roma Capitale e gli artigiani che consentirà ai consorziati di trasferirsi in un luogo attrezzato a Prima Porta, chiudendo un intermezzo di occupazione abusiva che durava da troppo tempo.”
“Questo risultato fondamentale è stato anche frutto di un capolavoro di mediazione politica del Sindaco Alemanno che è riuscito a coniugare – aggiunge Mori riportando le parole del sindaco Alemanno – “le esigenze della collettività legate alla necessità di chiusura dell’anello ferroviario fondamentale per la mobilità di Roma con l’eventuale emergenza sociale che sarebbe sopravvenuta a carico della sessantina di famiglie di artigiani che operavano su quel territorio”.
Secondo Mori si apre dunque una pagina nuova “per la storia di Roma Nord, fatta di legalità e efficienza, proprio a cento metri dal luogo in cui quasi quattro anni or sono moriva Giovanna Reggiani e a due passi da dove si stanno abbattendo le ultime baracche del Campo Nomadi di Via del Baiardo. Un grazie sentito al Sindaco Alemanno ma anche a Sergio Marchi che, come Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, aveva contribuito – conclude Mori – ad iniziare questo importante percorso, che ha raggiunto il suo epilogo”
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Tra il dire e il fare cìè sempre di mezzo un mare.
Siamo ancora alla fase burocratica.
Ci possono dire che scadenze progettuali sono previste ? In che tempi si realizzerà ciò ?
Che il sindaco poi scarichi la responsabilità ad altrui la dice lunga su ciò che succederà. Scomettiamo che passeranno ancora molti anni prima di realizzare ciò ?
Firmare un pezzo di carta senza dire come e in che tempi verrà realizato il progetto non convince…
Caro VincenzoP, tra il “dire” e il “non fare” ci sono stati di mezzo almeno 17 anni …
come per lo sgombero del Bajardo, non è ancora finita, ma si sta lavorando … dopo decenni di inerzia …
come per Via Mastrigli, si è fatto … dopo decenni di inerzia …
Io vedo opere pubbliche su Roma crescere rapidamente, vedo azione, vedo accelerazione, dopo decenni di immobilismo.
Per tutte, vedo la crescita della Stazione Tiburtina, giorno dopo giorno, cosa che invece non avevo mai visto in precedenza.
Decenni per fare l’auditorium, il sottopassino ( meglio il silenzio …), etc.
Mi pare che l’obiettivo si sia spostato decisamente su opere sì di finalità pubblica ma legate all’azione, alla concretezza, al miglioramento della vita quotidiana, alla sicurezza, al lavoro di tutte le classi sociali.
E … non è la stessa cosa … !
G.Mori
Consigliere PDL XX Municipio
Le eventuali carenze del passato non servono a coprire le voragine della attuale amministrazione : tagli e tagli ovunque che si tenta di coprire con la propaganda e le promesse. il tempo comunque è galantuomo. Si dica in che tempi si farà il nuovo distretto artigianale nella Flaminia e in che tempi si realizzerà il progetto dell’anello ferroviario. Altrimenti sono chiacchere.
Gentile consigliere Mori, nemmeno una delle cose da lei scritte nella mail precedente sone vere. E per un politico con la sua reputazione scivolare rovinosamente su questa piccola propaganda di regime mi sembra piuttosto il sintomo di un disagio politico. Torni serio. Buon lavoro.
Claudio Marinali