Mezzogiorno a Vigna Clara. Il sole brilla nel cielo in tutto il suo splendore quasi a voler recuperare le brutte e piovose giornate della scorsa settimana. Il termometro supera i 10 gradi e non c’è quel vento gelido degli ultimi giorni. Mi accingo a percorrere la mia dose (quasi) giornaliera di chilometri in corsa quando mi accorgo di molte piccole “bizzarre” presenze. Cominciando nei pressi dell’entrata del Parco Atleti Azzurri d’Italia, mi passa accanto una zingara che mi guarda da sotto il velo che porta sul capo, trascinandosi dietro il classico carrellino da spesa, lo stesso che usano le anziane signore nei supermercati.
Da subito mi risulta strana la cosa, non è consueto vederli in questa zona, ma non ci penso più di tanto e continuo a correre.
Ma proprio quando mi lascio quell’incontro alle spalle, ecco che all’altezza dell’incrocio tra via degli Orti della Farnesina e via Nemea, mi si ripresenta una situazione analoga: due zingari rovistano i cassonetti dell’immondizia con delle spranghe di ferro. Passo loro molto vicino, tanto che si spostano di qualche centimetro per farmi passare, non so perchè mentre li sorpassavo il mio corpo si è quasi preparato ad un colpo alle spalle, per fortuna, però, mi accorgo che la mia era solo una stupida supposizione infondata.
Continuo a correre cominciando a farmi qualche domanda. Non sono solito vagare per il quartiere durante questo orario, ammetto che potrei essere io che faccio caso a questo fenomeno solo ora quando magari si presenta da più tempo. E quando faccio il mio terzo, il mio quarto ed il mio quinto incontro della medesima natura su via del Nuoto e, successivamente, su via Riccardo Zandonai, mi viene in mente una cosa: c’è una specie di orario di punta per loro? A mezzogiorno c’è una sorta di adunata intorno a Piazza Giuochi Delfici per rovistare nella spazzatura?
Mentre me lo chiedo, passando per via Apollo Pizio, mi accorgo che un altro losco individuo aspetta in piedi in mezzo al marciapiede guardando con interesse ad un camion di una ditta di traslochi che sta eseguendo il suo lavoro. A pochi metri, una scolaresca aspetta di salire su di un pullman per una gita fuori porta. Sarà pericoloso?
Mi sorge il dubbio: che si siano intensificate queste presenze a Vigna Clara nell’ultimo periodo? Altri nuovi ospiti notati daqualche tempo sono i venditori ambulanti di calzini e biancheria intima che, in un inglese/italiano molto arrangiato, cercano di venderci la loro merce chiedendo, al nostro rifiuto, qualche moneta per un caffè o per la colazione.
Si avvicinano, ci salutano, ci danno la mano eseguendo qualche saluto “american style” con svariati battiti di mani e movimenti dei pugni, ci chiedono come stiamo, ci chiamano “fratello”, insomma, come se ci conoscessero da anni. Tutti questo convenevoli potrebbero risultare anche gradevoli, sembrano persone gentili, solari e simpatiche, ma quando, come mi è successo giorni fa, seguono il “malcapitato” fin dentro la farmacia, diventa un po’ seccante, e costringono questo ad allontanarli anche in maniera sgarbata.
Semplice routine o dobbiamo cominciare a preoccuparci?
Claudio Colica
© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@Claudio Colica
Quello che lei ha notato, non è una bizzarria di un giorno, ma è sempre così, tutta la settimana, domeniche e festivi compresi e da lunghissimo tempo. Via Orti della Farnesina, per tutta la sua lunghezza, non è da meno. Scusi, dimenticavo: anche alle 8,30-9 del mattino vedo gente rovistare nei cassonetti. Invece, quelli che vendono di tutto (2 giorni fa dal mio parrucchiere uno vendeva piumoni per letti matrimoniali, sa ormai siamo alla “specializzazione”) entrano nei negozi quasi all’ora di chiusura verso le 13,15, perchè pensano che i negozianti in quell’orario siano meno impegnati. Forse un po’ di controlli mirati non guasterebbero.
Stesso problema esiste anche in periferia. A Cesano è ormai consuetudine vedere in via Palatucci e vie limitrofe (via Bellino) Rom rovistare nei cassonetti e raccogliere un pò di cianfrusaglie. A mio avviso l’aspetto che più mi indispettisce è quello del sudicio che viene lasciato a terra a seguito del loro passaggio. Una situazione veramente indecente, visto che gli oggetti tolti dai cassonetti e che non sono di loro interesse vengono gettati sul marciapiede impedendo così il passaggio dei pedoni! Non è neanche possibile potergli contestare o almeno fargli notare il gesto che compiono, visto che si muovono sempre in 2 -3 elementi.
Per la cronaca, proprio ieri sera ho visto la stessa scena in una traversa della centrale via Veneto!!!!!!
Stessa cosa a via S. Godenzo, via Due Ponti, sulla via Cassia, via Flaminia Vecchia… sempre in 2-3 persone: frugano con sbarre nere (spranghe?), mettono nei carrelli, buttano a terra quello che non piace… Ma i vigili non possono fare nulla??
Via Flaminia Vecchia, altezza Caserma dei Lancieri di Montebello.
Sono svariati anni che rovistano nei bidoni sotto casa mia, oramai direi che sono facce conosciute!
Anche i venditori di calzettoni sono storia vecchia! Io lavoro in Prati. Provate a fare l’intervallo pranzo seduti a un tavolino di un qualsiasi bar o tavola calda. Non ti lasciano mangiare, e sono tanti!! Uno va via e uno viene!!! Alla fine, disperata, ti alzi e te ne vai!
No, non sono solari e allegri, c’è un racket sotto che li prepara a dire così e a fare cosà, e poi li butta per strada con la loro mercanzia.
All’inizio credo ci siamo cascati tutti,chi non ha comprato un calzettone o regalato qualche soldo, ora sinceramente trovo odiosa la loro invadenza!
Uno, approfittando del fatto che stavo salendo sul motorino, mi si è proprio attaccato, ed è dovuto intervenire un signore. Basta, non se ne può più!!!!!!