Il Comune di Roma aveva intimato ai proprietari delle case sgomberate in via Volusia di effettuare a proprie spese la messa in sicurezza delle loro abitazioni danneggiate dai lavori in corso sul GRA, all’altezza dell’uscita Cassia. Ma loro non ci sono stati ed hanno fatto ricorso al TAR. La sentenza è della scorsa settimana: ricorso accolto e Comune condannato a pagare le spese processuali. Vincono i cittadini ma nel frattempo la situazione non muta.
Dopo il danno la beffa era proprio insostenibile. Era da tempo infatti che i residenti di Via Volusia 51, 81, 83 e 85 denunciavano la gravità della situazione delle loro case sostenendo che sin da quando erano iniziati i lavori dell’Anas sul Grande Raccordo Anulare si erano registrati problemi via via peggiorati. Era da tempo che inviavano esposti puntando il dito contro i cantieri delle ditte che stavano costruendo la galleria Cassia. Esposti che alla fine hanno fatto scattare un’indagine della Magistratura ed il successivo sgombero delle palazzine danneggiate da fenomeni di slittamento del terreno che, in data 11 maggio 2010, sono state dichiarate inagibili.
L’Indagine ha portato anche alla messa dei sigilli ai cantieri, al blocco della galleria che stava per essere inaugurata, e, a novembre 2010, all’ipotesi di reato di disastro colposo a carico di dieci persone.
L’accusa è basata sulla perizia del consulente tecnico di ufficio secondo il quale i danni alle abitazioni di via Volusia sarebbero stati provocati da un abbassamento del terreno causato dal tipo di materiale utilizzato per i lavori. Si tratterebbe di polistirolo, materiale che tende a sbriciolarsi nel tempo e che quindi avrebbe provocato uno smottamento del terreno e la conseguente instabilità di alcune palazzine di via Volusia, quelle che fiancheggiano il Raccordo Anulare proprio all’altezza dei lavori.
Costretti a vivere in alloggi di fortuna, dopo poco tempo i residenti delle abitazioni sgomberate si son visti arrivare l’intimazione del Comune di Roma: ripristinate a vostre spese le case danneggiate provvedendo “a eliminare ogni pericolo per l’incolumità delle persone attraverso adeguati interventi sul piano di fondazioni, sulle strutture portanti e sul terreno di fondazione”.
Affidarsi a dei validi avvocati e presentare ricorso al TAR è sembrata dunque loro l’unica via per contrastare questa iniqua decisione. Chi rompe, di solito, paga ed a danneggiare le loro case è stata l’ANAS, sia dunque questa azienda a metter mano al portafoglio. Questa, più o meno, la loro tesi.
E’ della scorsa settimana la sentenza. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso e condannato il Comune a pagare le spese processuali quantificate il 1500 euro. E’ da sottolineare che usualmente il TAR “pareggia i conti”; quando invece condanna la Pubblica Amministrazione al pagamento delle spese il segnale è forte, significa che il Comune l’ha fatta grossa, l’errore è macroscopico.
Non saranno dunque i cittadini a dover ripristinare le loro case, ma chi lo farà?
Nel frattempo continuano a vivere in alloggi di fortuna mentre la galleria Cassia ed i cantieri, sotto sequestro, sono chiusi, la rampa di accesso pure, e la viabilità sul Grande Raccordo Anulare all’altezza della Cassia nonchè su tutta l’area circostante è allo stremo, messa in ginocchio dal traffico insostenibile.
Edoardo Cafasso
NdR: tutti i precedenti articoli di VignaClaraBlog.it sul caso via Volusia, clicca qui
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Già fatto, ma non ho avuto risposta. Forse perché hanno molte richieste.
Saluti
Striscia si è già occupata qualche mese fa della questione delle case di Via Volusia, intervistando i proprietari.
Si ho visto anche io il servizio, ma come se fà. Le case sono state danneggiate ed il rimpallo delle responsabilità ha lasciato in mezzo a una strada i proprietari. Danno e beffa. Anche per le case devono ada svejasse
Manuel, il presidente dell’Anas si chiama Ciucci ed è anche AD della società Stretto di Messina SPA. Hai capito di chi stiamo parlando? :-(((((
Mi sono perso il servizio. Quando l’hanno trasmesso?
@ Paolo
Esattamente non ricordo, forse novembre. Hanno intervistato i proprietari delle case danneggiate davanti alle loro abitazioni.
Speriamo che si muova qualcosa perchèper loro è un’autentica tragedia!
Come mai in prossimità dello svincolo Cassia in carreggiata interna tra l’uscita e l’entrata c’è un pilastro biancorosso? E soprattutto perché non rimettono le luci nella vecchia galleria, visto che di notte non c’è visibilità? Ieri pomeriggio verso le 17:20 ho visto anche delle persone che a fatica spingevano una fiat uno e in quel tratto del vecchio tracciato non è stato previsto uno straccio di corsia di emergenza!! Mi chiedo ma come se fa??
Marzo è esattamente domani, forse l’Anas si degnerà di pagare la somma dovuta ai poveri abitanti di Via Volusia!!
E infine perché non levano quell’odiosa scritta “ATTENZIONE CONTROLLO DELLA VELOCITà’?
Pare che ci stiano prendendo per i fondelli!!
Oggi questo è quanto riporta il sito ANAS:
Consegna all’impresa: 27/11/2008
Avanzamento lavori: 91,34%
Ultimazione prevista: Fine dei lavori non conosciuta
Bene, chiediamo al mago Otelma, forse lui qualcosa potrà prevedere
Senza parole
Ma quanto tempo dobbiamo perdere ancora e quanta benzina dobbiamo consumare e quante imprecazioni (senza dire altre parole) dobbiamo tirare giù?
Anche stamattina, la solita fila che iniziava dall’area di servizio selva candida verso la Cassia. Ancora non si sa niente. Ma per sapere qualcosa, bisogna bloccare il GRA? Bisogna sfondare i cancelli della galleria? Bisogna fare il presidio davanti la sede dell’ANAS? E’ mai possibile che per ottenere qualcosa, bisogna smuovere mari e monti o fare gesti eclatanti? Ma in che paese siamo???????????????
Tutte le mattine per prendere il raccordo in direzione Aurelia, anche io devo allungarmi fino all’ingresso da via Trionfale, e tutte le sere mi faccio il traffico in corsia interna per uscire sulla Cassia. Quando però dalla rampa di uscita vedo le crepe su quella casa gialla, mi passa il rodimento di scatole per il tempo trascorso nel traffico e mi viene un sentimento di solidarietà verso quelle persone che hanno dovuto lasciare la propria casa, e penso che tenere il raccordo chiuso sia un modo per non far calare l’attenzione sul problema, la mia paura è che una volta aperta la galleria a quei poveracci non se li fila più nessuno.
Signor Paolo mi permetto di dirle che stiamo per arrivare a toccare quel punto! Siamo in un paese dove non c’è cooperazione e ognuno si fa gli affari propri!!
situazione che sfiora il ridicolo ormai. siamo stanchi di restare in fila aspettando i tempi della giustizia italiana.
che tragedia!
@ Claudio. D’accordo sulla solidarietà e sul rischio che una volta aperta la galleria degli abitanti di Via Volusia non si occupi più nessuno, ma se l’ANAS non è danneggiata da questo stato di cose, chi subisce il danno siamo solo noi!
Onofrio hai ragione, è solo che vorrei, nei limiti del possibile, aiutare quelle persone a riavere la loro casa.
Claudio hai ragione. Come già successo, non vorrei generare malintesi: gli abitanti di Via Volusia DEVONO riottenere le loro case integre ed ANAS DEVE pagare i danni. il problema è che la persistente chiusura della galleria non produce impatti su ANAS che può bellamente permettersi di attendere i tempi biblici della giustizia civile italiana. Noi no.
Oggi dal sito ANAS
Consegna all’impresa: 27/11/2008
Avanzamento lavori: 91,34%
Ultimazione prevista: 01/05/2011
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cmq stanno lavorando, con calma ma stanno lavorando per noi
Mi sembra il solito bluff di ANAS: la galleria era pronta 1 anno fa, e adesso hanno bisogno di 1 mese e mezzo per completare il lavori? Si è deteriorato il manto stradale?
Mah…
Oops, non mi ero accorto di questo 3° blog sullo stesso argomento:
“Cassia, GRA e via Volusia: scende in campo il Movimento Difesa del Cittadino”
7 Dicembre 2010
“Cassia – Novità per via Volusia, c’è l’accusa: disastro colposo”
24 novembre 2010
Proviamo ad utilizzare tutti quest’ultimo che è il più recente?
addirittura maggio??
ma chi ci crede eheh!
volesse il cielo, magari,fosse anche giugno o luglio!
Dipende a cosa fa riferimento. La galleria è pronta, ma lo svincolo in direzione aurelia-fiumicino è tutto da rifare e quello in direzione flaminia-salaria, non può essere quello esistente, visto che si trova sotto la collinetta e sotto le abitazioni.
Sentiamo un pò Signor Paolo:
galleria pronta ma aperta al traffico chissà quando!!
Svincolo da rifare come? Ma non vede che neanche loro sanno come andava fatto?
C’è il rischio che come viene dissequestrato il cantiere della galleria interna, le case di Via Volusia possano franare da un momento all’altro!!
Secondo me è stato concepito male il lavoro di allargamento della sede stradale all’origine ovvero nel lontano 2001/2002!!
Non oso immaginare i danni che verrebbero provocati da una possibile lavorazione sottoterra per la metro C!! Che Dio ci salvi!!
Niccolo, cosa le devo dire. Sono ottimista di natura, anche se putroppo in questo caso, si sono viste tutte le inefficenze tipiche italiane. Infatti ho scritto che soprattutto il lato sotto la collinetta può creare pericoli, mentre lo svincolo è già stato progettato (presumo), ma bloccato insieme al resto del cantiere e non si sa cosa può succedere se continuano a lavorare non preoccupandosi del terreno circostante. Per la Metro C, mi affido agli ingegneri che avranno sicuramente previsto tutto, altrimenti siamo nelle mani di Dio, come dice lei. Saluti
anche oggi fermo in fila kilometrica lì davanti. luci accese, cantiere VUOTO.
falso allarme direi. lavori fermi, come noi automobilisti in fila del resto.
Grazie ANAS, grazie TAR, grazie via volusia.
E’ vero che la galleria è pronta, ma manca il tratto di raccordo all’uscita della stessa. L’ho intuito perchè stanno posando dei blocchi di polistirolo proprio in quel tratto.
Ormai non so più cosa pensare. Ho scritto anche al MDC, ma non ho ricevuto nessuna risposta. Da tutte le istituzioni silenzio assoluto. Bah!
ANBELIVABOOOOLL
Anas ha risposto alla mia richiesta di info:
Oggetto: Informazioni riapertura galleria Cassia.
In merito alla Sua segnalazione con numero blablabla
Le comunichiamo che i lavori della galleria Cassia in carreggiata interna sono sospesi dal 17 Giugno 2010 con sequestro preventivo da parte della Procura della Repubblica di Roma, a seguito della denuncia da parte di alcuni abitanti degli edifici limitrofi alle aree di cantiere.
Dal gennaio 2011,a seguito dell¿autorizzazione della stessa Procura, le attività sono parzialmente riprese e, ad oggi, è in corso il collaudo statico delle opere realizzate, in attesa della decisione della Procura della Repubblica di Roma
La ringraziamo per aver contattato L’Ufficio Relazioni con il Pubblico di ANAS S.p.A.
Restiamo a Sua disposizione per ogni futura richiesta.
Si stanno muoveno, moooooooooooolto piano ma si stanno muovendo
In pratica stanno facendo delle operazioni di verifica (straordinaria) dei lavori eseguiti e della messa in sicurezza della zona, ma solo dietro autorizzazione della Procura della Repubblica, come pensavo. Solo quando si riterrà opportuno, il cantiere sarà dissequestrato e finalmente la galleria potrà essere aperta, ma quello che mi preoccupa è l’assenza di tempi certi.
La cosa triste è che non ci sono nè tempi certi per l’apertura della galleria nè indicazioni su come i proprietari delle abitazioni di via Volusia verranno assistisi/risarciti… 🙁
qui di seguito c’è il link nuovo!!
https://www.vignaclarablog.it/2011032814113/gra-nella-galleria-cassia-attivita-parzialmente-riprese/
Ragazzi è tutto pronto, manca solo l’ok della Procura e Anas apre, jelapotemofà