Se il governo conferma che andrà avanti nell’attuazione del decreto approvato dal Parlamento lo scorso 30 settembre (leggi qui) avviando l’esazione del pedaggio sul Grande Raccordo Anulare, Provincia di Roma, 27 comuni dell’area metropolitana e questa volta anche il Comune di Roma presenteranno un nuovo ricorso al Tar. E’ quanto è emerso ieri, a valle di una riunione nella quale Nicola Zingaretti ha incontrato 27 sindaci della provincia.
“Continuiamo a pensare che si profondamente sbagliato tagliare gli investimenti su strade e ferrovie e nel frattempo mettere i pedaggi. Abbiamo deciso che se il governo andra’ avanti con il decreto che definisce le modalita’ di pagamento i Comuni della provincia e la stessa Provincia di Roma presenteranno un nuovo ricorso al Tar per bloccare questa ingiustizia” ha dichiarato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, a margine dell’incontro.
“C’è una grandissima coesione e solidarietà – ha aggiunto – i sindaci dei comuni dell’area metropolitana, di centrosinistra e centrodestra, si sono stretti attorno alla Provincia per questa battaglia. Presenteremo nel caso un nuovo ricorso perchè rimane totalmente valido l’argomento che ci ha reso vittoriosi la scorsa volta, ovvero il Gra non può essere considerato un tratto autostradale”.
Poi la notizia più eclatante, l’adesione del sindaco Alemanno all’iniziativa. “Da parte del Campidoglio ci sarà ampia disponibilità ad appoggiare e a partecipare in sede giudiziaria al nuovo ricorso al Tar da parte della Provincia di Roma contro il decreto che definisce i pedaggi per i raccordi autostradali” ha affermato Gianni Alemanno dichiarando di rimanere in attesa “di essere coinvolto dal presidente Nicola Zingaretti e dai sindaci degli altri comuni che hanno annunciato la possibilità del ricorso”.
Palese la soddisfazione di Zingaretti che ha così commentato la notizia: “Sono contento che questa volta il sindaco Alemanno si unisca a noi nel ricorso al Tar contro questa scelta sbagliata del Governo Berlusconi”.
Tace nel frattempo Renata Polverini che pure, nei giorni caldi che hanno preceduto l’approvazione del decreto, si era espressa negativamente contro l’adozione del provvedimento sul GRA. (red.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA