Check-up per i platani di viale Tor di Quinto. Il Servizio giardini del Comune di Roma ha avviato ieri le operazioni di rinnovamento dell’alberata di viale Tor di Quinto partendo dai platani che si trovano nel tratto compreso fra la caserma dei Carabinieri e la tangenziale. Sono 146 e ben 120 sono risultati malati dopo lo studio visivo e quello effettuato con il “dendodensimetro”, uno strumento che attraversa il tronco come un trapano e, misurando la resistenza alla penetrazione, restituisce un grafico che illustra le variazioni di densita’ tra legno sano e legno decomposto.
Proprio questa analisi non lascia dubbio riguardo alla compromissione delle essenze che sono risultate ricche di cavita’ interne estremamente cedevoli. Ad attaccare i platani è stato un fungo, il ganoderma lucidum, che genera una carie che danneggia la lignina e la cellulosa.
A presenziare l’inizio dei lavori l’assessore alla Mobilità del Comune, Fabrizio Ghera, e Tommaso Profeta, vice-capo di Gabinetto e direttore del Dipartimento tutela ambientale. Quest’ultimo ha dichiarato che i platani pericolanti saranno rimossi e sostituiti intorno alla meta’ di ottobre con nuovi platani di 20-25 anni.
”Si tratta di un intervento per garantire la tutela dei cittadini e la sicurezza stradale – ha spiegato Tommaso Profeta – Le indagini preliminari che abbiamo effettuato per valutare la stabilita’ delle essenze non lasciano spazio a dubbi: i tre quarti dell’alberata sono a rischio di crollo; i platani pericolanti devono essere rimossi prima che le piogge della prossima stagione autunnale aumentino i rischi”. Ottobre è il mese prescelto. “E’ quello il periodo migliore: in autunno ci sono maggiori probabilita’ per l’attecchimento delle essenze in zolla – ha chiarito Profeta – che sceglieremo tra le piu’ resistenti agli attacchi patogeni e all’antropizzazione; inoltre, per non stravolgere l’architettura del rione, piantumeremo platani di almeno 8 metri di altezza”.
L’intero intervento costerà all’amministrazione poco meno di 200mila euro di cui 30mila euro per l’abbattimento.
Ricordiamo che per consentire tali lavori, nel tratto compreso tra la caserma dei Carabinieri e via del Foro Italico, le corsie laterali sono chiuse al traffico veicolare da lunedì 23 agosto fino a venerdì 3 settembre, dalle 7 alle 17.
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Torno dalle vacanze e non trovo più i Platani secolari che mi hanno visto crescere nel mio quartiere di Tor di Quinto. Mi chiedo: cos’è successo ? Trovo questo articolo (un analogo su Repubblica) in cui si spiega che il fungo “killer” ha indebolito l’interno del tronco di quasi 120 esemplari su 150. Peccato che se si osserva quello che è rimasto (il ceppo) si nota che il 50% degli alberi tagliati è assolutamente sano !
Mi domando allora perchè il Comune di Roma ed in particolare l’assessorato ai lavori pubblici ci ha privato di tanta bellezza e pure dell’ossigeno che queste piante producevano ? A quali esperti botanici si rivolgono i nostri rappresentati comunali ?
Era sufficiente un taglio selettivo degli alberi gravemente malati (ne ho contati poco più di 40) ed una potatura per eliminare i tronchi più danneggiati e … ve lo dico da esperto
Marco Rapino dott. in Scienze Agrarie
E’ già successo sotto casa mia in via Cipro; alcuni platani secolari alti più di 20 m sono stati abbattuti senza dare alcun avviso, alcuna spiegazione; il fungo? Ho più di qualche dubbio viste anche le potature che invece di essere frequenti e modeste sono rare (5 anni nel mio quartiere) e imponenti (gli alberi vengono mozzati e per molti anni non forniscono più la loro preziosa ombra estiva sui lunghi e bollenti viali delle Milizie e via Cipro). Il Comune ha paura dei rami che cadono ed elimina gli alberi, ma le auto che di notte sfrecciano rombando a più di 100 Km/h in città, quelle no, non sono pericolose, non un autovelox, non una pattuglia di municipale! Vergogna!
VCB dovrebbe fare un’inchiesta su come poco a poco vengono distrutti i pochi residui spazi verdi della zona. Si continuano ad allargare gli spazi per i parcheggi e non si recuperano mai le zone degradate e abbandonate. I platani di Via Tor di Quinto sono stati tagliati ma di sostituzioni non se ne vedono. Il parco di Tor di Quinto è interessato a imponenti lavori di costruzione e ci si chiede che cosa diavolo ne verrà fuori. Anche da altre parti si stanno tagliando alberi a ripetizione senza sostituzione. Evidentemente l’asfalto costa di meno di un albero.
A questo punto cosa potremmo fare per impedire che lo scempio continui e che la speculazione e la superficialità prevalgano a scapito del nostro patrimonio ambientale?
forse dovremmo unirci, costituire un Comitato ad hoc, consultare un legale … . non so cosa si potrebbe realisticamente e rapidamente fare per impedire che le nostre strade, i nostri quartieri e la nostra città cambino irrimediabilmente… ci sono voluti solo una manciata di giorni per abbattere 129 alberi che hanno impiegato
anni e anni, forse secoli, come qualcuno assicura, per crescere in tutta la loro imponenza, proprio come quelli di Tor di Quinto.. E’ ora che ci muoviamo! loro non possono farlo.