VAS, Associazione Verdi, Ambiente e Società, comunica con una nota che “subito dopo la conferenza stampa di presentazione della delibera di iniziativa popolare, l’Assessore capitolino alle Attività Produttive Davide Bordoni ha fatto sapere di avere attivato un indirizzo di posta elettronica che permette ai cittadini di segnalare impianti non desiderati.”
“VAS, che si batte da un decennio contro tutti gli impianti pubblicitari installati in violazione della legge (e non certo soltanto contro quelli “non desiderati”) – prosegue la nota – è fortemente interessata ad un filo diretto con l’amministrazione comunale, per essere messa in condizione di denunciare tutti i cartelloni abusivi di cui viene a conoscenza (grazie anche alle segnalazioni che si è impegnata a raccogliere) tramite una trasmissione elettronica che sia però valida a tutti gli effetti di legge e che non può essere quindi il semplice indirizzo di posta elettronica attivato dall’Assessore Bordoni.”
“In data 2 maggio – continua il comunicato – sul portale del sito del Comune di Roma è stata pubblicata una news relativa al servizio di Posta Elettronica Certificata (in sigla PEC), che così come voluto dal Ministro Brunetta ‘consente di inviare alle pubbliche amministrazioni, e di ricevere da queste, documenti di ogni genere, … con lo stesso valore legale dell’atto su carta’. Prendendo anche in parola la dichiarazione del Sindaco On. Gianni Alemanno secondo cui l’obiettivo è quello di ‘fare dell’amministrazione una casa di vetro con massima trasparenza e tempi certi’ e ‘con il sistema digitale non si spreca né carta né benzina’ VAS ha chiesto l’attivazione non solo di un apposito indirizzo di posta elettronica certificata per le segnalazioni degli impianti pubblicitari abusivi, ma anche di caselle PEC che possano mettere in condizione i cittadini di raggiungere direttamente quanto meno il Sindaco, gli Assessori ed il Direttore del Servizio Affissioni, tramite messaggi di posta elettronica la cui trasmissione – conclude la nota – sia “valida agli effetti di legge” al pari di una raccomandata con ricevuta di ritorno, ai sensi del 1° comma dell’art. 4 del D.P.R. n. 68 dell’11.2.2005.”
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