Sarà Peter Green ad inaugurare oggi, sabato 14 novembre alle ore 21, la nuova rassegna dell’Auditorium parco della musica di Roma dedicata alla chitarra. Green ha influenzato con il suo stile originale e con il suono personalissimo generazioni di musicisti rock ed è tuttora ritenuto uno tra i migliori blues man britannici di ogni tempo. Mostri sacri del blues come B.B.King (col quale collaborò alla incisione di un album nel 1971) e John Mayall ne hanno sempre esaltato le grandi capacità interpretative.
Il chitarrista e cantante inglese, fondatore della rock band inglese Fleetwood Mac, dopo una breve esperienza nei Peter B’s Looners nel 1966, ebbe l’occasione di sostituire Eric Clapton nei John Mayall & the Bluesbreakers, coi quali incise anche l’album ‘A Hard Road. Nel 1967 decise di fondare una sua band, i Fleetwood Mac, con la quale cominciò a scrivere alcune delle pagine migliori del blues britannico di ogni tempo incidendo brani quali ‘Albatross’, ‘The Green Manalishi’ o ‘Black Magic Woman‘, portata all’immortalità grazie alla interpretazione di Carlos Santana nel 1970.
L’uso sempre più massiccio di LSD lo costrinse ad abbandonare i Fleetwood Mac per dedicarsi a progetti minori. In seguito, paranoia ed allucinazioni inasprirono sempre maggiormente gli ormai indefettibili problemi di schizofrenia, costringendolo al ricovero in ospedale psichiatrico dal 1977. Dopo una lunga fase di cura, tornò di nuovo protagonista del circuito musicale nei primi anni ottanta sia incidendo alcuni lavori da solista, sia in qualità di session man. Negli anni novanta fondò i Peter Green Splinter Group, coi quali incise ben nove album tra il 1997 ed il 2003.
Qui, in un concerto dal vivo del 1998, lo ascoltiamo duettare con la chitarra di Carlos Santana nell’intramontabile Black Magic Woman, scritta da Peter Green ma diventata cavallo di battaglia di Santana per decenni.
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