Sei mesi per un lavoro da quindici minuti. Finalmente uno stop alla storia dello stop.
Ben sei mesi fa, era fine dicembre 2008, segnalammo l’improvvisa installazione di un cartello di stop in via dei Giochi Istmici all’incrocio con via del Golf, nel quartiere Farnesina. Un segnale di stop messo fra due alberi spogli d’inverno ma la cui vegetazione ne avrebbe impedito la vista dall’inizio della primavera. Un cartello atipicamente solitario perché non accompagnato dall’obbligatoria segnaletica orizzontale. Un cartello che sollevò più d’un dubbio fra i residenti perché non parve normale che una strada di poche decine di metri, via del Golf appunto, avesse la precedenza su una strada, via dei Giochi Istmici, di scorrimento e lunga almeno 10 volte tanto. E non parve nemmeno normale che in un incrocio a “T” la strada che scorre avesse uno stop in favore della strada che finisce, così come, per finire, parve addirittura assurdo che percorrendo via dei Giochi Istmici si fosse obbligati a dare la precedenza a chi viene da sinistra.Vi riproponiamo le foto di allora.
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Ma Tant’è. Una comunicazione di Febbraio 2009 del Comando del XX Gruppo di Polizia Municipale ne spiegò poi le ragioni. Nella stessa si legge che “…in accoglimento alle numerose segnalazioni e constatata l’effettiva pericolosità di detto incrocio, dovuta principalmente alla elevata velocità dei veicoli provenienti da via dei Giuochi Istmici, nella necessità di migliorare le condizioni di sicurezza, questo Comando ha ritenuto, intervenire sulla riduzione della velocità istituendo l’obbligo di fermata per la corrente di traffico che, in relazione alla particolare morfologia della strada (rettilinea), è maggiormente portata a superare i limiti consentiti nel centro abitato. In merito alla scarsa visibilità della segnaletica di nuova istallazione, si è già informato I’Ufficio competente per lo spostamento“.
A parte capire da chi fossero pervenute le “numerose segnalazioni” e chi mai potesse percorrere via dei Giochi Istmici “ad elevata velocità” (chi la conosce sa che è molto improbabile) a Febbraio 2009 venne informato “l’ufficio competente” perché provvedesse allo spostamento del cartello, che a quella data, come da nostra segnalazione, cominciava già ad essere poco visibile. Ricordiamolo: la ditta che ha in appalto la messa in opera della segnaletica lo aveva posizionato al centro di 2 alberi: un solo metro lo distanziava da ognuno di essi.
Non discutiamo la decisione del Comando del XX Gruppo che certamente ha una visione della mobilità sul territorio migliore della nostra. Ma ciò che lamentiamo è l’eccessiva lungaggine nel perfezionare la segnaletica, perché solo oggi, a distanza di sei mesi dalla prima nostra segnalazione e di 4 mesi dalla nota di cui sopra è stata messa la segnaletica a terra.
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Questa mattina una squadra era al lavoro di buon’ora: il cartello è stato spostato in modo che ora sia visibile ed un vistoso stop a terra indica l’obbligo di fermata.
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Coincidenza vuole che anche stamani, a lavori ancora da iniziare, si sia verificato l’ennesimo incidente. “Passo qui ogni mattina da 15 anni – ci ha detto una delle due signore alla guida – e solo oggi, alla vista degli operai al lavoro, mi sono accorta – purtroppo troppo tardi – di quel segnale nascosto fra gli alberi”. Auguriamoci che sia stato l’ultimo incidente. (red.)
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Spiace vedere quel “caso risolto” perché il “caso” non è affatto risolto. L’apposizione di quel cartello è “illegittima” perché contraria alle prescrizioni del Codice della Strada e dell’art. 107 del Regolamento attuativo del Codice stesso – per tacere della logica e del “diritto” di recedenza per chi proviene da destra.
Ma se davvero così è, sarebbe anche il caso di domandarsi perché l’assessore Erbaggi scriva ” …non capisco il perché di quel cartello.“, ritengo sia doveroso provvedere ad installare simili segnali su via Nemea (all’immissione da via Apollo Pizio) o su via Zandonai (all’immissione da via del Nuoto).
Vi pare cosa plausibile?
Saluti, Sor Chisciotte
Faccio i complimenti al Comando del XX Gruppo di Polizia Municipale: l’ennesima conferma che questo Paese funziona al contrario!
Mi spiego meglio: si complica la vita e si punisce chi si comporta normalmente, e la si facilità a chi commette infrazioni.
Il problema non è di chi percorre Via dei Giochi Istmici a velocità elevate, ma chi parcheggia in seconda e terza fila esattamente all’incrocio, non permettendo a chi proviene da Via dello Sci di avere una visuale libera (a parte lo specchio parabolico) e quindi di sporgersi fino in mezzo alla strada principale.
In merito alla supposizione che qualcuno del parcheggio interrato possa avere fatto “pressioni” per l’installazione del cartello di stop per facilitare l’uscita dal box, vi comunico che all’ultima riunione di condominio del parcheggio in oggetto non risultava ai presenti alcuna richiesta di questo genere. Ci si è invece lamentati di chi parcheggia vicino alla rampa d’uscita e sul marcipaiede limitrofo bloccandone l’uscita.