Robin Hood, Comitato spontaneo per la tutela della Riserva Naturale dell’Insugherata, e’ andato a controllare gli accessi al Parco della Riserva Naturale dell’Insugherata iniziando da quello di Via dell’Acqua Traversa, in zona Cassia Antica. L’accesso indicato da una tabella in legno di Roma Natura e’ alla fine di Via dell’ Acqua Traversa, al confine fra la Caserma della Marina Militare e l’inizio del Circolo Ippico. L’accesso è in realtà un varco nella recinzione che abbonda di cartelli ‘PROPRIETA’ PRIVATA’ (poco più avanti, sulla destra, c’è un secondo varco nella rete metallica, in prossimità di un cancello con i soliti cartelli di proprietà privata e divieto di accesso).
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Chi entra da Via dell’ Acqua Traversa, sfidando i divieti, ha tre possibilità:
* 1°: camminare in direzione della collina prospiciente l’ accesso dirigendo verso Via Cortina-Via Sestriere; è un percorso in salita di circa 1 chilometro. Si può tentare di attraversare anche il bosco sulla destra anche se la vegetazione (sughere e pungitopo) è piuttosto fitta;
* 2°: piegare a destra e dopo aver passato il Fosso della Rimessola camminare nel pianoro che costeggia Via Cortina. Si può camminare per circa 3 chilometri sino a raggiungere la zona di Via Taverna. E’ forse la parte meno bella della Riserva anche se nelle numerose pozze è possibile osservare, se si è fortunati, qualche coppia di germani reali;
* 3°: percorrere per circa 2 chilometri l’ itinerario 2 e poi piegare a destra (prima del cancello metallico) scavalcando la ripida collina. Passando per campi coltivati, orti privati e costeggiando alcune ville private si può scendere dalla parte opposta dirigendo verso il fosso dell’ Acqua Traversa (per una maggiore comprensione consultare la sketch-map disegnata da Robin Hood). (Red.)
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Ho provato ad entrare al Parco dell’Insugherata dall’ingresso dell’Acqua Traversa in Bicicletta. La passeggiata è bellissima e non sembra nemmeno di essere a Roma. L’unico rumore è quello degli uccelli e dell’acqua che scorre.
L’ingresso da Via dell’Acqua Traversa è però inutilizzabile in quanto bisognerebbe guadare un ruscello dove qualche anima pia ha gettato alcuni tronchi per facilitare il passaggio.
L’ingresso è però possibile da una apertura della rete posta quasi di fronte all’ingresso del circolo ippico in una una apertura nella rete a fianco di un cancello dove è scritto “proprietà privata – divieto di accesso” .
La sensazione di clandestinità che si prova entrando in un parco pubblico da un varco “clandestino”. Un ulteriore cancello chiuso ed un ulteriore buco nella rete permettono di arrivare nella parte alta del parco.
Mi chiedo. Come mai se il parco è pubblico esistono divieti di accesso e cartelli di proprietà privata?
perchè come ci insegna il nostro governo, la prepotenza non ha ostacoli.
Qui non si tratta di governo perchè la Legge Regionale che ha istituito la Riserva è del 1997! Sono dodici anni (e quanti governi……….) che si trascina questa situazione tra l’indifferenza delle Istituzione e quella dei cittadini abituati….a girarsi da un’altra parte!
quella zona non è affatto pubblica è erroneamente occupata da visitatori,la propietà è della pirelli e non dello stato!sulla destra il circolo ippico appartiene ad una famiglia romana al centro un cancello porta sulla meravigliosa collina dove ci sono 4 ville di privati suòòa sinistra dove voi vedete buchi e cancelli è proprietà privata e nn fruibile ai liberi cittadini! in teoria non si potrebbe nemmeno attraversare il ponticello che si trova ad angolo con via italo panattoni! anche quella è propietà privata