A margine della recente apertura del Teatro Cassia di Via Santa Giovanna Elisabetta 69, è doveroso segnalare un’interessante iniziativa dell’eclettico direttore artistico Tomaso Thellung che ha ideato lungo le pareti della platea e della galleria degli spazi espositivi con i quali far conoscere al pubblico del teatro le opere pittoriche di giovani artisti. Michele Tomaiuoli, fotografo di scena, e Angelo Ciancaglini, pittore e scenografo, sono i primi ad inaugurarli.
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“Volevo creare per il pubblico un’altra forma artistica e l’ho trovata in Tomaiuoli e Ciancaglini che lavorano entrambi in ambito teatrale, quindi rimaniamo in tema. Le loro opere resteranno esposte fino a che non troveremo altri altrettanto validi” ci conferma lo stesso Thellung.
Tomaiuoli, pugliese di origine, giovanissimo, è nato nel 1978, ci racconta che ha iniziato a fotografare all’età di 9 anni nel corso di un viaggio in Russia e “da allora ho continuato ad alimentare questa mia grande passione. Produco le mie immagini con il pubblico in sala e il punto di vista è quasi sempre quello di uno spettatore posto al centro, frontalmente alla scena, di modo che il mio lavoro assume le caratteristiche di un reportage. Ho esposto nella galleria del Teatro Cassia alcune mie foto scattate per esempio durante lo spettacolo al Teatro Valle di Roma della commedia Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni, regia di Toni Servillo”.
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Angelo Ciancaglini è invece nato a Chieti nel 1969 ma vive a Roma da sempre. Diplomato in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma, ha vissuto tanto all’estero dove ha fatto molte esperienze di lavoro. “La mia ricerca pittorica è in questo momento orientata soprattutto all’esplorazione del paesaggio urbano di Roma ma anche altre realtà cittadine che conosco bene, per averle abitate o visitate ripetutamente come Londra o Berlino. Il mio obiettivo – ci spiega – è quello di inserire, all’interno della rivisitazione dei luoghi, cenni di memoria personale o storica e lungo le pareti della platea ho posizionato alcune mie opere che riguardano soprattutto paesaggi urbani di Roma”.
Alessandra Stoppini
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