Home ARTE E CULTURA Roma – raggiunge il successo a 93 anni

Roma – raggiunge il successo a 93 anni

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Vive nei pressi di Ponte Milvio Valeria De Franciscis, protagonista de “il pranzo di ferragosto”, film rivelazione della Mostra del Cinema di Venezia

pranzo-di-ferragosto.JPGNel suo quartiere, a due passi da ponte Milvio, la conoscevano già tutti anche senza cinema. Pettinatura curatissima, abiti sempre eleganti, gioielli impeccabili, «donna Valeria» non è mai passata inosservata. Come lei stessa racconta nel film, la sua è una storia interessante, tanti anni a contatto con l’alta società, fino a quando «mio marito ha avuto un crac finanziario, abbiamo dovuto lasciare la casa dei Parioli e cambiare stile di vita». La vita, in effetti, muta radicalmente, ma lo stile è sopravvissuto benissimo, anche al dolore della morte dell’amatissimo marito Gianni.
Quanti hanni ha ? Chiedere l’età a una signora non è cosa elegante, ma nel caso di Valeria De Franciscis 93 anni sono una medaglia. Da pochi giorni è diventata una diva. La tardiva notorietà è arrivata la settimana scorsa quando è sbarcata al Lido come protagonista de “Il pranzo di Ferragosto» di Gianni Di Gregorio, prodotto da Matteo Garrone, film rivelazione della Mostra e campione d’incassi.

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«Venezia è stata un’emozione straordinaria – racconta dal salotto di casa, sommersa dai fiori che arrivano senza sosta – ho dato più baci al Lido che in tutta la mia lunga vita. Una signora mi ha persino fatto i complimenti per la parrucca, io le ho preso la mano e le ho detto: “tira, altro che parrucca!”. Tornando a Roma pensavo fosse tutto finito, invece alla stazione Termini decine di persone mi hanno avvicinato chiedendomi una foto». Insomma, è arrivata la celebrità: «Finché stavo al Lido mi sembrava un sogno. Poi però qui nel rione mi fermano per strada, la gente mi guarda, poi torna indietro e fa capoccella (in italiano “capolino”, ndr). Quando sono entrata dal parrucchiere mi hanno fatto un applauso, il portiere vuole un autografo, domenica ho fatto tardi alla Messa perché fuori dalla parrocchia mi hanno salutato tutti».

Il telefono suona di continuo, chiama Elena Sofia Ricci, arrivano i complimenti di Nanni Moretti, quelli di Nicola Piovani, persino un telegramma di Sabrina Ferilli che la invita a prendere un tè e poi i tanti ammiratori tra cui anche i detenuti di Rebibbia. «Gigi Proietti mi ha detto: “A Vale’, che ce voi rubba’ er mestiere?». Ora si tratta di gestire il successo e qualche agente si è già fatto avanti. Le due figlie la seguono divertite, ma anche preoccupate, perché la vita della star è faticosa e l’agenda è piena: domani saluto al pubblico in un cinema di Testaccio, martedì trasmissione Rai, giovedì intervista a Milano. E non è che l’inizio.

Oggi da attrice racconta che il suo modello è Rita Hayworth (più giovane di lei di tre anni), conosciuta negli anni d’oro a Montecarlo. Lo stesso accadde con Elisabetta, la signorina che da lì a poco sarebbe diventata Regina d’Inghilterra: «Arrivò improvvisamente al circolo del Polo di Roma, che frequentavamo con mio marito e il presidente fu preso dal panico. Mi disse: “Valeria pensaci tu”, chiacchierai con lei per ore».
Del suo modo di fare affabile e dolcemente teatrale si è accorto Garrone, suo vicino di casa per molti anni: «Valeria per me è una nonna. Ha una grande spontaneità davanti alla macchina da presa – racconta al telefono da Toronto, ospite del Festival -. In lei c’è un’umanità perfetta per un’opera come questa».
La signora De Franciscis ha talento da vendere, tanto da non aver mai letto il copione del film: «Il regista mi spiegava la scena e io improvvisavo, ecco perché il film appare così vero». Con una tempra così, normale chiederle del futuro: «Mi piacerebbe fare qualche altro film, è divertente e poi si guadagna bene». E chi la ferma più ?
(di Francesco Olivo, fonte La Stampa.it)

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