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XX Municipio, prima seduta di Consiglio

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Si è tenuta oggi, luned’ 19 maggio, la prima seduta ufficiale del nuovo Consiglio del XX Municipio. Ecco la cronaca

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Alle 10,30 l’aula consiliare di via Sabotino 4 è gremita: ci sono gli eletti, gli amici, i parenti, i rappresentanti dei media locali, i funzionari municipali, numerosi cittadini. Al primo scampanellio tutti in piedi per ascoltare con rispetto l’inno nazionale con cui viene aperta la sessione dopodichè il Presidente del Municipio Gianni Giacomini da il via ai lavori con un breve messaggio inaugurale e con un gentile gesto nei riguardi delle Consigliere Elisa Paris (PD) e Clarissa Casasanta (PdL) alle quali dona un bouquet di fiori.

Sotto la presidenza di Marco Perina, nelle sue vesti di consigliere “anziano” (non per l’età ma in virtù del fatto di aver ottenuto il maggior numero di preferenze) il Consiglio procede quindi con il primo punto all’ordine del giorno, la convalida dell’elezione del Presidente Gianni Giacomini e dei 24 Consiglieri. Immediatamente dopo vengono aperte le votazioni per l’elezione del Presidente del Consiglio Municipale – per la nomina del quale deve essere raggiunto il quorum minimo di 13 voti – e nella prima votazione Simone Ariola (PdL) ottiene 10 voti, Giuseppe Calendino (PdL) 5, Francesco Scoppola (PD) 8 mentre le schede nulle sono 2.

Tutto da rifare, si ripete la votazione e si ripete lo stesso risultato. Nuovo appello, terza votazione e stesso risultato: qualche perplessità comincia a serpeggiare fra i presenti e nel pubblico, piuttosto folto.

Cinque minuti di sospensione, si ripete l’appello nominale, si ripete il voto per la quarta volta, si ripete lo stesso risultato ed una quinta, una sesta ed una settima votazione non servono a dipanare la matassa ed a compattare la maggioranza su di un unico candidato.

Alle 14,30 i volti tirati ed un evidente malumore che si palesa fra i banchi inducono il Consigliere anziano Perina a sospendere la seduta per mezz’ora.

Durante, l’intervallo – protrattosi in realtà fino alle 15.45 – il PdL tiene una riunione di gruppo nel tentativo di trovare un’intesa purtroppo non raggiunta visto che nella successiva ed ottava votazione la situazione non si sblocca. A questo punto 13 consiglieri lasciano l’aula e quindi a nulla vale la nona votazione, comunque eseguita, il cui risultato assegna 10 voti a Simona Ariola, 1 a Giuseppe Calendino ed una scheda nulla. Constatata l’evidente impasse politica e la mancanza del numero legale non resta altro che chiudere la seduta con una nuova convocazione per Giovedì 22 alle 11.Solo allora, qualora il presidente del Consiglio venga eletto, potremo poi conoscere la composizione della Giunta e le linee programmatiche di governo.

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13 COMMENTI

  1. Certo che se il buongiorno si vede dal mattino!!!
    Sembra sparita la concordia che ha contraddistinto la precedente legislatura.
    Si sta perdendo tempo prezioso per risolvere i problemi del XXmo. Con oltre il 60% dei voti dovremmo stragovernare invece di accapigliarsi.

  2. Quanto accaduto ieri è perfettamente in linea con la precedente consiliatura.
    Anche allora per eleggere il presidente del consiglio municipale, alla maggioranza di centrodestra servirono diverse sedute prima di riuscire a trovare un accordo.
    Forse non tutte le tessere del mosaico sono pronte.

  3. Non si dice “chi ben comincia è a metà dell’opera”??ecco il problema è cominciare..
    Ieri il Pdl ha dimostrato come la loro compattezza politica sia solo esclusivamente sulla carta, dopo ben nove votazioni e due riunioni di maggioranza non si è riusciti a trovare un accordo su chi votare e quindi eleggere come presidente del consiglio del municipio roma XX, lasciando ancora così tutto fermo e immobile.
    Vedremo se giovedi si sarà trovato un accordo così da poter smettere di parlare di poltroncine e cominciare a trattare di argomenti sicuramente più seri e utili per il nostro territorio.
    un saluto
    Alessandro Cozza

  4. Per la cronaca nella scorsa legislatura alla terza votazione (stessa seduta) si era eletto il Presidente del Consiglio.

    Inoltre anche nelle migliori famiglie si discute…

    Stefano Erbaggi
    Cons. PDL Municipio Roma XX
    347-0345297 stefanoerbaggi@hotmail.it

  5. avete semplicemente triplicato il numero delle elezioni, senza neanche riuscire a farcela, questa è la sintesi. Eppure, dalle elezioni a ieri, di tempo ne avete avuto per discutere, soprattutto all’interno del gruppo AN del Partito delle Libertà perchè mi sembra di capire che la discussione sia tutta fra di voi. Comunque vi auguro di farcela alla prossima votazione e vi lancio un’idea: prendendo a spunto il consiglio dei ministri che domani si terrà a Napoli, perchè il nuovo presidente del consiglio del nostro municipio non convoca la prima riunione sulla piazzetta di via Mastrigli ? è una vera emergenza sanitaria e igienica dei nostri quartieri, sarebbe veramente un bel gesto apprezzato da tutti.

  6. E’ vero che anche nelle migliori famiglie si discute ed è anche vero che le discussioni all’ interno della stessa famiglia sono sinonimo di democrazia.Tuttavia, paralizzare il primo Consiglio per un problema di mera spartizione tra correnti politiche, mi sembra il segnale inequivocabile di una coalizione che dopo anni di governo del Municipio, crede che l’aula consiliare sia il luogo deputato a discutere dei propri problemi politici.
    Dovrebbero invece ricordare, che l’aula consiliare rappresenta il LUOGO ISTITUZIONALE dove discutere dei problemi di TUTTI i cittadini.

    Cons. Italia dei Valori – Municipio Roma XX .

  7. per i consiglieri del XX

    i cittadini di via di grottarossa hanno una minima speranza che il marciapiede a sinistra (a scendere) venga reso pedonabile? che venga messa una trasnenna (anche a metà del marciapiede) alle auto in parcheggio? che non obblighi gli anziani e le mamme con il passeggino a camminare in mezzo alla strada?
    grazie
    Francesco Durantini
    via Grottarossa 55

  8. E’ presto per dire che tutto sarà uguale a quanto fatto (e non fatto) negli anni passati…., ma non è tardi per pensarlo (ancora)!!

    Ma l’attuale presidente del XX è quello che, nel precedente governo, seguiva le politiche sociali ? Non credo ! E’ forse un omonimo.

    Sicuramente il nuovo governo del XX, diversamente dal precedente, non permetterà sozzerie del tipo i palazzoni sulla Flaminia, ecc.!

    Questa è gente nuova…! O no?

    Ma fiducioso attendo anch’io che in XX qualcosa si faccia, anche per i tanti ignoti.

  9. La maggioranza è composta da 15 consiglieri (Presidente compreso), su questo ha ragione Erbaggi. Però l’opposizione è formata da 8 consiglieri, gli stessi che hanno per ben 9 votazioni scritto Scoppola sulla scheda per l’elezione del Presidente del Consiglio.

    all’appello mancano 2 consiglieri che la legge elettorale e il mancato apparentamento formale mette in quota opposizione. Questi due consiglieri non credo siano in interessati ad un coordinamento delle opposizioni ma, anzi, hanno un dialogo con la maggioranza. Uno dei due dovrebbe addirittura essere nominato assessore pur ricoprendo un seggio in quota minoranza. Dico questo perchè se i consiglieri di AN ci tengono a dire che sono in 15 (e per il Presidente hanno bisogno di 13 voti), l’opposizione sottolinea di essere composta da soli 8 consiglieri. Ovviamente la maggioranza terrà conto di ciò quando dovremo eleggere il Presidente della commissione trasparenza.

    Posso capire le divergenze dentro AN su chi votare come Presidente d’aula. Credo anche che sia fisiologico in un gruppo ampio avere una dialettica articolata, posizioni diverse e addirittura minoranze interne che si alleano a turno con alcuni di Forza Italia. C’è da dire infatti che AN ha 2 candidati e Forza Italia non è compatta su uno dei due.

    Qui vedo tre nodi importanti.
    1)il Presidente Giacomini non controlla i suoi consiglieri e non è in grado di rispettare gli impegni con gli alleati. L’ho visto spaesato e privo di ruolo, in vera difficoltà.
    2) An, avvitata su se stessa, trasforma l’aula consiliare in un ring nel quale tenta di schiacciare una minoranza fastidiosa. Come dire che si piegano le istituzioni al particolare. Niente di più sbagliato!! Mi chiedo: perchè cercare una prova di forza in consiglio senza un accordo? Qualcuno forse pensava in un soccorso da parte dell’opposizione?
    3) i consiglieri di maggioranza e il Presidente Giacomini non si sono resi conto che i tantissimi cittadini intervenuti erano lì per ascoltare il programma di governo e gli intenti dell’opposizione. In tanti, uno alla volta, sono andati via amareggiati mentre noi eravamo impegnati nella quinta, sesta,….nona votazione. Anche io contavo di capire in che modo il Presidente Giacomini avrebbe ridotto gli stupri e le violenze ma sono rimasto deluso.

    Non abbiamo bisogno della politica che discute solo di se e di correnti d’apparato pronte ad invadere le istituzioni. I partiti e i gruppi consiliari hanno sedi proprie di discussione e su questo punto noi del PD ci impegnamo a denunciare tutte le deformazioni che accadranno anche in futuro.

    Finisce il calvario quando 13 Consiglieri, dopo 9 votazioni inutili, escono dall’aula. La mancanza del numero legale e un nuovo aggiornamento del consiglio, darà alla maggioranza il tempo necessario ad una sintesi. Forse.

    Marco TOLLI
    Partito Democratico

  10. Grazie a quest’ultimo intervento del Cons. Tolli, domani il calvario finirà. Sono il Cons. Giuseppe Calendino. Nella scorsa seduta di consiglio, sono stato uno dei due protagonisti, nella disputa per l’assegnazione della Presidenza del Consiglio. Mi piacerebbe utilizzare questo canale, per spiegare ai cittadini, come mai e, quali ragioni, ci hanno portato ad una lotta così dura e serrata. Dopo 5 ore di consiglio e ben 12 votazioni, l’unico dato certo è che né il sottoscritto, né il Cons. Ariola, hanno ricevuto il gradimento e la fiducia dell’aula. E’ per questo che, con un po’ di rammarico, domani rinuncerò alla disputa. Tuttavia il rammarico non nasce dall’incarico mancato, ma dal fatto che, a decidere, sia stato un sistema di potere. L’attestazione di stima che ho ricevuto dai tanti Colleghi della maggioranza e dell’opposizione è la vittoria più bella. La mancanza di coraggio di chi si è lasciato condizionare da un sistema di voto controllato è deplorevole e vigliacca. Il Consiglio deve rimanere l’organo Supremo, garante degli equilibri e delle regole. Condizionare anche la più stupida delle votazioni è un attentato alla democrazia. Tuttavia, continuare a frenare l’avvio di questa consigliatura non ha alcun senso, domani, ( grazie al suggerimento di Tolli ) avremo un Presidente d’aula, al quale auguro fin da ora un buon lavoro. Rivolgo le mie scuse ai tanti cittadini che lunedì erano presenti in aula ed esprimo tutta la mia stima a quei 4 consiglieri che, eroicamente, non si sono piegati ai giochi di potere. Un affettuoso saluto al popolo di Roma. Giuseppe Calendino

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