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Ampiamento del vecchio rudere in Via del Podismo

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Nonostante le proteste e le proposte dei cittadini continuano i lavori di ricostruzione del vecchio rudere nell’area verde di Via del Podismo.
Di seguito alcune immagini dei lavori riprese in data odierna dai quali si potrebbe evincere l’allargamento dell’area edificabile rispetto alla area precedentemente occupata dal rustico.

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3 COMMENTI

  1. Io non sono particolarmente esperto in materia… ma quello su cui insiste il “manufatto” è terreno pubblico o privato? Se è pubblico il “proprietario” deve, ripeto, deve fornire ogni possibile informazione circa i lavori e la destinazione finale del tutto; oltre alla “ovvia” (ma evidentemente non tanto) trasparenza degli atti pubblici, esiste anche un diritto di interpello ed accesso agli atti che è sancito e riconosciuto per legge. Se invece il terreno è privato esistono delle procedure e dei regolamenti edilizi che impongono – anche in questo caso – una serie di adempimenti a tutela della collettività. In mancanza di tali risposte – dovute – esistono organi (Difensore Civico, Ufficio del Giudice di Pace, la Magistratura Ordinaria) che potrebbero essere interessati alla vicenda.

    Per non parlare – senza voler sminuire VignaClaraBlog – di segnalare la questione alle Cronache Romane di Messaggero, Repubblica, Corriere della Sera, TGR etc…

    Un sit-in, magari con famiglie, potrebbe sollecitare qualcuno a dare risposte adeguate.

  2. Condivido le osservazioni sul manufatto di via del podismo e prendo inoltre atto di come il XX Municipio dimostri di essere “vicino” e “ascolti” i sui residenti investendo denaro in nuovi cantieri (non richiesti ) invece di provare a completare quelli già avviati e poi abbandonati come ad esempio l’area verde per i cani di via dell’Alpinismo che è stata dotata di una magnifica recinzione, di un passabile camminatoio ma è stata poi lasciata senza una fontanella, illuminazione e gli alberi, privi di manutenzione, al primo vento sostenuto cadono uno dopo l’altro.

  3. i nodi vengono sempre al pettine.. però quando a scrivere una bugia ai cittadini è un presidente di municipio allora usciamo dal faceto ed entriamo nel serio. Perchè delle due l’una: se ha firmato quella lettera senza prima leggerla, fidandosi della consulenza di chi gliel’ha preparata, allora ha peccato di leggerezza (inaccettabile nella sua posizione) e chi ha materialmente scritto la lettera non dovrebbe più essere al suo posto; se invece l’ha firmata consapevole di scrivere una cosa non vera questo si chiama falso in atto pubblico.

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