“Con il voto all’unanimità in Consiglio municipale della proposta di delibera dalla Giunta sulle osservazioni del Piano d’assetto del Parco di Veio, raggiungiamo oggi la tappa finale di un traguardo storico per il territorio; frutto di un lungo lavoro condiviso e partecipato con Consiglio, associazioni e comitati che apre una nuova fase per questo territorio. Un passaggio che consentirà al Municipio di snellire ed agevolare alcuni degli interventi pubblici attesi da anni dal territorio, finora ritardati a causa delle numerose autorizzazioni necessarie per la loro realizzazione”.
Così in una nota il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, spiegando che “dopo l’adozione del Piano nel 2012 e dei pareri sulle osservazioni presentate nel 2017 da parte dell’allora Presidente del Parco, e il lavoro istruttorio quasi concluso a ridosso dello scadere della precedente consiliatura regionale, oggi, il Municipio approva un documento completo, in grado di coniugare i bisogni dei residenti e sviluppo di una Comunità con la necessità di tutelare e valorizzare il proprio territorio e un patrimonio archeologico e naturalistico come il Parco di Veio”.
“Le osservazioni urbanistiche e paesaggistiche appena approvate, frutto di mesi di studio e lavoro della Direzione Tecnica Municipale, che non posso che ringraziare, puntano a sciogliere i nodi che, in questi anni, hanno rallentato e, in alcuni casi, impedito importanti interventi pubblici per il territorio. Nello specifico, le nove osservazioni consentiranno interventi più rapidi per la strade ricadenti nel Parco di Veio; il riconoscimento del parcheggio del cimitero di Isola Farnese; il collegamento viario tra Via Concesio e la Stazione di Montebello – priorità assoluta per la viabilità alternativa di Valle Muricana finora con un’unica via d’accesso al quartiere; una nuova rotatoria in corrispondenza di Via Flaminia e Via Sacrofanese e la possibilità di ampliamento del parcheggio pubblico della Stazione di Sacrofano”.
“Inoltre – continua Torquati – un collegamento diretto tra Via di Grottarossa e il Grande Raccordo Anulare in corrispondenza del Sant’Andrea e nuove aree parcheggio per l’ospedale; interventi più rapidi ed efficienti per Parco Papacci, Inviolatella Borghese e Volusia per il quale è già presente il progetto e il finanziamento della riqualificazione dei Casali; il riconoscimento dell’area di mercato di Grottarossa e la regolarizzazione del Centro Anziani e dell’area giochi di Santa Cornelia, per il quale sono stati già finanziati 250mila euro nel bilancio municipale, e, infine, il riconoscimento di nuovi servizi annessi ai Casali di Borghetto San Carlo per celebrare matrimoni e unioni civili”.
Si tratta, stando al presidente del XV, di “un lungo elenco di opere che oggi, con l’approvazione delle osservazioni al nuovo piano del Parco, saranno realizzabili senza ulteriore aggravio di tempo per gli iter autorizzativi. A questo si aggiungono i tre ordini del giorno approvati collegati alla delibera che prevedono l’istituzione del “Parco campagna” nell’area dell’Inviolatella Borghese su proposta dei comitati e delle associazioni, il riconoscimento della Metro C fino a La Giustiniana e un tavolo di lavoro per gli interventi di urbanizzazione primaria per il comprensorio Giustiniana VIII. Un pacchetto di manovre che consegniamo alla Regione Lazio e al Parco di Veio, che ringraziamo per la disponibilità finora dimostrata, e che confidiamo vengano tutte accolte nel Piano di Assetto”.
“Quello di oggi è un risultato storico, per il quale ringrazio la Giunta che presiedo, la maggioranza che mi sostiene e l’opposizione per il voto unanime e, in particolare, i presidenti delle commissioni Urbanistica e Ambiente. Questo risultato – conclude Daniele Torquati – rappresenta un nuovo punto di partenza che ci carica di ulteriori responsabilità e sfide per il territorio”.
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L‘integrazione della delibera della Giunta del Municipio sulle osservazioni del Piano d’assetto del Parco di Veio con l’ordine del giorno che recepisce le richieste dei comitati e delle associazioni presentate al Consiglio del 30 luglio è una tappa importante nel lungo percorso iniziato da anni per l’istituzione del “Parco campagna dell’Inviolatella”.
È significativo che sia questo Ordine del giorno che tutte le proposte all’esame del Consiglio siano state oggi approvate all’unanimità; l’auspicio è che questo clima di collaborazione che supera le appartenenze politiche si verifichi anche nel Consiglio regionale e che si arrivi quanto prima all’approvazione del Piano d’assetto del Parco di Veio, atteso da troppi anni.
Il Piano d’assetto garantirà la possibilità di migliori investimenti, la tutela delle risorse naturali esistenti e la promozione di uno sviluppo sostenibile a livello produttivo e il miglioramento dei servizi.
Il contenuto dell’ordine del giorno, illustrato da Egle Cava, presidente della Commissione Ambiente è frutto di due sedute congiunte delle Commissioni Ambiente e della Commissione LL.PP – Urbanistica, presieduta dal consigliere Alessio Leppe, alle quali hanno partecipato rappresentanti ed esperti a nome delle associazioni Aspettare Stanca, Italia Nostra-Sezione di Roma, Comitato cittadino per il XV Municipio, Amici del Parco Volusia, Associazione Fleming- Vigna Clara per la Mobilità, BAAAL, SAP Silvicultura, Agricultura, Paesaggio, Giardino Romano Osservatorio Via Francigena XV Municipio. Alle due sedute hanno partecipato sia il Presidente Torquati che l’Assessore all’Ambiente Ribera.
Prima dell’inizio del Consiglio sono intervenuti Rosanna Oliva e Gianni Rescignano; hanno seguito i lavori anche Ruggero Lenci e Vincenzo Pira.
L’ordine del giorno prevede anche la richiesta al Comune di Roma dell’istituzione di un tavolo di lavoro e di confronto con il C.R.E.A., propedeutico alla realizzazione del Parco campagna e la necessità di reperire i finanziamenti necessari per la realizzazione della Veientana Greenway, il cui tracciato comprende l’ingresso Urbano sud del Parco di Veio e che, secondo il progetto dell’Ente Parco di Veio e successivo accordo con il C.R.E.A., ripercorre tratti dell’Antica via Veientana, costituisce un’alternativa al tratto della via Francigena lungo la via Cassia e assicura la connessione con i due parchi comunali Papacci e Volusia attraverso gli altri terreni pubblici delle ex Tenute agricole Borghese dell’ Inviolata e dell’Inviolatella;
Andranno inoltre realizzate una porta sud del Parco fi Veio in via Fabbroni e altre porte di accesso nelle aree di proprietà pubblica per favorire la mobilità sostenibile per l’accesso al sistema di percorsi interni e previsti i finanziamenti per il ripristino tipologico del ponte Veientano. All’Ente Parco di Veio e alla Regione Lazio va la richiesta di assicurare la valorizzazione e la tutela ambientale delle preesistenze archeologiche presenti nel territorio del Parco di Veio.
Il Municipio s’impegna a proseguire nel percorso partecipato anche organizzando iniziative pubbliche in forma di Convegni e Seminari.
Ci sono tutte le premesse affinché proseguano il confronto e la collaborazione, a tutela degli interessi collettivi che richiedono, per la vivibilità dei nostri quartieri, di evitare l’espansione dela città cementificata e il consumo di suolo.
L’attuale confronto per l’approvazione del Piano d’asseto è importante per avere un’informazione aggiornata ed esaustiva su ciò che si sta approvando e degli effetti che tale decisione comporta.
L’importanza dell’approvazione del Piano d’assetto proposto in tempi certi è una priorità assoluta e va evitato ogni passaggio che ostacoli ciò.
Tale approvazione deve garantire la possibilità di migliori investimenti sia nel proteggere le risorse naturali esistenti sia migliorare le opportunità di accesso sia quelle di promozione di uno sviluppo sostenibile a livello produttivo e di miglioramento dei servizi.
Occorre ripristinare la gestione democratica dell’Ente Parco, superando il Commissariamento che non trova giustificazioni plausibili, e si nomino i rappresentanti del Comitato Direttivo come prevede la legge.
Focalizzare soprattutto ciò che è rilevante per l’esigenza di coerenza con il ruolo che l’Ente parco ha per legge e le decisioni da prendere con la finalità di privilegiare i beni comuni sulle esigenze particolari e promuovere uno sviluppo sostenibile che privilegi il benessere delle comunità locali.
Nello specifico l’analisi fatta dagli esperti che hanno contribuito alla redazione del documento indica punti di forza e di debolezza della situazione con conseguenti rischi ed opportunità. L’approvazione del Piano d’assetto deve essere non un punto di arrivo ma di ripartenza per rispettare le finalità della legge istitutiva del Parco e raggiungere gli obiettivi prioritari in essa indicati.
Ribadire che la finalità prioritaria dell’esistenza del Parco è di “assicurare la tutela dell’area naturale protetta, delle sue risorse e dei suoi beni paesaggistici, disciplinandone l’uso ed il godimento, nonché prevedendo le azioni e gli interventi a tale fine necessari e/o opportuni”. A tal fine non permettere se non per esigenze inderogabili ulteriore consumo di suolo, privilegiando i beni collettivi sugli interessi privati.
Nel perimetro del Parco vi sono circa 650 ettari di tessuti edilizi incompatibili con le finalità del piano (alcuni sanati altri no e comunque incompatibili con la necessità di preservazione delle aree protette) con vario grado di densità d’uso del suolo. Si prevede una delocalizzazione di chi non rispetta le norme e ciò deve diventare operatività immediata.
I responsabili dell’Ente Parco di Veio sono continuamente sollecitati da richieste che devono essere valutate con il criterio prioritario della protezione ambientale, evitando il rischio di nuovo consumo di suolo e di nuova edificabilità speculativa in aree di elevatissimo pregio ambientale e, quindi, anche di rilevante valore economico.
Il costante aumento della popolazione in queste aree è uno dei problemi da governare. Nelle aree della zona D vi è un problema rilevante di completamento degli insediamenti informali esistenti e vi è la possibilità di attribuzione di premi volumetrici aggiuntivi agli indici edificatori in cambio di cessioni di aree da destinare a preservazione ambientale.
Definire tempi certi per il riassetto della rete elettrica di trasmissione e distribuzione dell’alta tensione, rimuovendo i tralicci dal territorio e concretizzando quanto sottoscritto nel protocollo con Terna, Acea ed enti locali coinvolti.
Avere una chiara e pubblica definizione dei tempi di delocalizzazione delle presenze non in regola con la normativa prevista nel Piano d’assetto e incompatibili con la finalità di preservazione delle aree protette. Dovranno altresì essere rimossi ai sensi di legge gli apparati pubblicitari autorizzati ed abusivi presenti all’interno del Parco.