È morto questa mattina alle 8 su via Cassia, in zona Tomba di Nerone all’incrocio con via al Sesto Miglio dove, in sella al suo scooter, si è scontrato frontalmente con un furgone davanti a una villa sede diplomatica degli Emirati Arabi Uniti.
Si chiamava Maurizio Amadori, aveva 50 anni, sposato da 20, due figli, viveva in zona Tragliatella e lavorava nella clinica privata “Guarnieri” a Centocelle, nella quale era molto stimato.
“Sei arrivato in reparto con la nomina di piantagrane; invece, il tuo lavoro lo sapevi fare bene e non ti sei mai tirato indietro davanti a nulla” scrive su facebook un suo collega in queste ore di cordoglio. Gli fa eco una collega: “grazie Maurizio per avermi ascoltato, insegnato, consigliato e compreso. Non ti dimenticherò mai!”
Maurizio Amadori si è scontrato con un Fiorino alla cui guida c’era un 49enne romano. L’impatto frontale è stato violentissimo. Sbalzato di sella, Maurizio è finito sotto il furgone. Disperati i tentativi di tenerlo in vita da parte dei sanitari del 118 giunti sul posto in pochissimo tempo. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso del vicino ospedale Villa San Pietro, è deceduto qualche minuto dopo.
A distanza di una dozzina di ore dal tragico incidente non sono ancora note le cause. Sul posto sono intervenuti gli agenti del XV Gruppo della Polizia Locale che hanno effettuato una minuziosa rilevazione del tratto di via Cassia coinvolto che, a quanto si apprende in queste ore, è stato posto sotto sequestro su disposizione del Pubblico Ministero incaricato dell’indagine. Fra le diverse ipotesi al vaglio c’è infatti anche quella del dissesto del manto stradale. Una buca, un avvallamento potrebbe avergli fatto perdere il controllo dello scooter.
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