Conto alla rovescia per “Oktagon Tsunami”, l’appuntamento è fissato per il 29 giugno. Al palazzetto dello sport di viale Tiziano, al Flaminio, si affrontano 34 atleti (e fra questi 22 italiani), in programma ci sono 17 sfide di alto livello, dieci Paesi rappresentati, tre titoli mondiali ISKA in palio, un co-main event e 4 SUPER PRESTIGE FIGHT.
Insomma, spazio alla kickboxing, ma spazio anche sulle mixed artial marts.
Il match clou è senza dubbio quello valido per il mondiale ISKA, che vedrà il detentore della cintura (nella categoria dei pesi “massimi”) Mattia Faraoni, romano, opposto al campione romeno Danut “the Happy killer” Hurduc.
La manifestazione, che vede il patrocinio dell’assessorato allo sport di Roma Capitale e di quello della Regione Lazio, sarà un importante volano anche per la promozione dei valori dello sport soprattutto tra i più giovani (per questa ragione l’organizzazione della manifestazione ha previsto ingressi gratuiti per tanti ragazzi e ragazze delle scuole romane), con il kickboxer Mattia Faraoni testimonial ideale della “lotta alla violenza” in tutte le sue forme.
Il campione del mondo ha partecipato, in questi ultimi mesi, a un tour nelle scuole romane diventando un ottimo vettore emulativo. Sport, quindi, come sinonimo di sacrificio, determinazione, disciplina e rispetto dell’avversario.
Valori che devono essere parte integrante di ognuno di noi, mai accettando sul ring, o ancor di più nella vita quotidiana, di derogarvi cadendo per di più nella trappola della violenza.
La kickboxing si presenta dunque come un veicolo ideale sotto il profilo della comunicazione. Una disciplina in grado di fornire insegnamenti importanti utilizzando l’esempio dato dai propri campioni, pronti a combattere sul ring ma sempre nel rispetto dell’avversario.
Altri due mondiali ISKA (specialità K1) sono previsti nel programma dell’evento: il portoghese Rudi Mendes, campione di K1, sarà opposto a Petrisor Alin Calin (ROM) nella categoria di peso fino a 70 chili, mentre l’italiano Paolo Cannito è atteso dal marocchino naturalizzato spagnolo Hamada Azmani nella categoria fino a 57 chili.
In scena anche quattro “super prestige fight”. Il primo vede l’italo-ucraino Taras Hnatchuk opposto al georgiano Davit Kiria (cat. peso fino a 72,5 chili); in quella fino a 77 chili il marocchino (naturalizzato italiano) Musta Haida sarò opposto all’inglese Jamie Bates.
A livello femminile la valdostana Martine Michieletto (nella categoria fino a 57 chili), pluricampionessa mondiale ISKA di kickboxing e muay thai affronterà la 26enne Eva Guillot atleta della nazionale francese di K1, già vincitrice, in questi anni, di diversi titoli “pro”.
In scena anche il romeno naturalizzato italiano Yuri Farcas, chiamato a una vera e propria prova di maturità nel “co-main event” della serata. Affronterà l’esperto portoghese Bruno Susano. Per entrambi, un successo a Roma, significherebbe rilanciarsi in “One” (come nel caso del più esperto atleta lusitano) o rafforzare la propria posizione e mediaticità (come per Farcas che combatte per il team Kombat Mirafiori).
I due kickboxer (nella categoria fino a 95 chili, al meglio dei tre round da tre minuti l’uno) sono conosciuti dal grande pubblico per la potenza devastante dei loro colpi.
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