Home AMBIENTE Comitato Labaro-Colli d’Oro: “Vogliono tacitarci con atti vandalici”

Comitato Labaro-Colli d’Oro: “Vogliono tacitarci con atti vandalici”

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Galvanica Bruni

Dal Comitato per la Salvaguardia del Parco Colli d’Oro, a Labaro, riceviamo e pubblichiamo.

“Il giorno 9 aprile 2024 si è tenuta presso la Sala Consiliare del XV municipio in via Flaminia 872 la Consulta dei Comitati di Quartiere del XV municipio di Roma a cui è stato invitato ad aderire anche il Comitato Labaro-Colli d’Oro. Sono stati affrontati molti dei problemi che affliggono il XV municipio, piccoli e grandi; tra questi c’era anche quello riferito al progetto comunale di costruire all’interno del Parco Colli d’Oro una cittadella dello sport finanziata con i soldi del PNRR, progetto che va impattare in maniera determinante sul parco pubblico a discapito della sua fruizione da parte dei residenti, i quali nel corso degli anni hanno visto lentamente ma costantemente ridursi la parte del parco a loro destinata.

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Dai 70-80 ettari della fine degli anni ‘70, ai 6-7 ettari circa negli anni ’80 (rimasti come compensazione della grande urbanizzazione delle residenze civili di Colli d’Oro), ai previsti 2-3 ettari di parco ad esclusiva finalità pubblica se il progetto comunale andasse in porto senza nessuna modifica.

Ad interloquire con i comitati c’erano Claudio Marinali Presidente della Commissione del XV Municipio del PNRR ed Egle Cava Presidentessa della Commissione Ambiente del XV Municipio.

Proprio a loro, diretti interessati, il Comitato Labaro-Colli d’Oro ha illustrato, consegnandola, la sua controproposta al progetto comunale, spiegando come una destinazione d’uso del palazzetto (inscritta nero su bianco nel futuro bando pubblico di concessione) destinata non solo agli allievi delle società sportive, ma anche in maniera REGOLAMENTATA alle attività dilettantesche dei comuni cittadini residenti rappresenterebbe una convenienza win-win per tutti gli attori di questa lunga e complessa vicenda.

Agli organi rappresentativi municipali abbiamo ricordato infatti che aprire l’uso del palazzetto dello sport in maniera regolamentata ai comuni cittadini per le loro attività sportive dilettantesche permetterebbe:

– il risparmio del consumo di suolo e di alberature determinato dal costruire a lato del palazzetto due campi aperti polifunzionali;
– la possibilità per gli abitanti di Labaro-Prima Porta di svolgere quelle attività di base (caldeggiate proprio dall’Assessore comunale allo Sport Alessandro Onorato nella Commissione Speciale del PNRR del 18 settembre 2023) con qualsiasi tempo meteorologico d’estate come in inverno;
– un secco risparmio per le casse comunali dei costi di manutenzione, vigilanza ed accesso di tali campi, poiché nella nostra tale proposta di utilizzare la struttura del palazzetto ANCHE ai residenti per le attività sportive dilettantesche, tali costi  spetterebbero alla società vincente dell’appalto.

Tanto si deve ad una struttura pubblica, costruita con i soldi pubblici del PNRR di cui il pubblico dovrà restituirne oltre il 60%. Perché è impensabile, tanto più per una giunta comunale di centro-sinistra, che si possa affidare una struttura pubblica ad imprese private senza nessuna forma di contropartita che interessi la fruizione pubblica della nostra struttura.

Abbiamo altresì chiesto ai rappresentanti comunali un incontro specifico su questo tema per illustrare e confrontarci meglio sulla nostra contro-proposta del progetto comunale, come già fatto con il Presidente della Commissione Speciale del PNRR il 5 febbraio scorso,  che prevede tra l’altro lo spostamento dei parcheggi fuori dal parco, la non costruzione dello skate park attuato secondo il progetto con la tombatura del  fosso delle acque di risulta ivi presente, ed il non stravolgimento della parte nord adiacente alla scuola materna e all’asilo nido, oggi riqualificata a verde urbano, sulla quale incombono sbancamenti per la creazione di due percorsi di mountain bike.

Il giorno dopo l’incontro della Consulta dei Comitati di Quartiere il nostro striscione, messo al limitare della recinzione del vecchio rudere, è sparito. È la seconda volta che accade in poche settimane. Se la prima volta abbiamo pensato ad una ragazzata dato che era stato strappato ma gettato in terra, questa seconda provocazione era molto più mirata e determinata nelle modalità e nell’esecuzione.

Questa volta infatti avevamo fissato lo striscione con vari anelli metallici e varie fascette che richiedevano molto tempo a disposizione per tagliarle e quindi è stato fatto di notte da chi, evidentemente, si sente minacciato dalla nostra controproposta e pensa di tacitarci con questi atti vandalici”.
Il Comitato per la Salvaguardia del Parco Colli d’Oro

Labaro: il parco Colli d’Oro, il PNRR e il palazzetto dello sport

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