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Labaro, palazzetto dello sport: la proposta del Comitato Colli d’Oro

progetto del comitato
Galvanica Bruni

Lo scorso 5 febbraio il Comitato Colli d’Oro ha incontrato il Presidente della Commissione Speciale PNRR del Comune di Roma Giovanni Caudo al quale ha presentato una proposta di modifica del progetto comunale inerente il palazzetto dello sport che dovrebbe veder la luce nel Parco Colli d’Oro a Labaro.

“La nostra proposta – sostengono gli esponenti del Comitato – scaturita da un confronto franco e serrato al nostro interno, cerca di trovare un equilibrio tra l’ineluttabilità della costruzione del nuovo palazzetto dello sport e la salvaguardia del parco, per far sì che il verde pubblico non venga ulteriormente e drasticamente ridimensionato”.

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“Dopo aver visionato il MASTER PLAN del progetto preliminare, preso atto che entro il 30 giugno 2024 verrà approvato il progetto esecutivo che non permetterà più nessuna modifica allo stesso, e alla luce del fatto che i fondi del PNRR saranno erogati per la sola costruzione del palazzetto dello sport di almeno 1001 posti a sedere e di 350 posti auto nelle vicinanze, la nostra proposta prevede di utilizzare per il nuovo palazzetto solo l’area oggi occupata dal rudere in cemento”.

Il Comitato chiede quindi che i 60 posti auto di “pertinenza” e i 3 posti pullman previsti nel Progetto siano spostati fuori dal Parco Colli d’Oro, lasciando al confine dello stesso, su largo Povoletto, solo 6 posti auto per disabili e 2 posti pullman per le squadre, allo scopo di evitare che una ulteriore impermeabilizzazione aumenti il rischio idrogeologico.
Chiede inoltre che non vengano realizzati tutti gli impianti previsti dal progetto per evitare massicci abbattimenti di alberi, un ulteriore consumo di suolo e per preservare l’integrità del Parco in modo che sia fruibile da tutta la cittadinanza.

Tutto ciò per una semplice ragione. “il palazzetto dello sport – concludono gli esponenti del Comitato –  sarà di proprietà pubblica (comunale) e verrà realizzato con i fondi del PNRR di cui i contribuenti italiani dovranno restituirne oltre il 60%. Il suo utilizzo non può essere riservato alle sole società sportive private, ma deve essere dato accesso regolamentato anche ai residenti non inquadrati in queste. Ciò permetterà tra l’altro a chi vorrà fare attività sportiva, calcetto, pallavolo o basket, di svincolarsi dalle stagioni e dal tempo meteorologico”.

Il Comitato su questa proposta  sta cercando il confronto con i cittadini di Labaro e Prima Porta, con le istituzioni, con le associazioni e con i vari comitati territoriali del quartiere. Per prendere visione dei dettagli del contro progetto presentato dal Comitato, con tanto di mappe, è sufficiente cliccare qui.

 

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