“A seguito della notizia pubblicata su alcune testate giornalistiche negli ultimi due giorni circa una presunta mancanza del Municipio XV sull’ordinanza sulla “malamovida”, che escluderebbe il nostro territorio dalla chiusura degli esercizi commerciali dalle 22 alle 5 – ordinanza peraltro relativa esclusivamente agli esercizi commerciali di vicinato, ovvero i cosiddetti minimarket -, visto la confusione generata, con rammarico sono costretto a chiarire”.
Così in una nota il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, in relazione all’articolo odierno pubblicato sulla cronaca de Il Messaggero nel quale si narra di “una lettera arriva ai Municipi nella quale il Campidoglio dice ai minisindaci: «vi andrebbe bene interrompere fino a fine aprile l’ordinanza anti-malamovida?». Rispondono tutti. E uno – il presidente del XV – equivoca il senso del quesito. In pratica, pensa che sia solo un parere da mandare e non un atto “vincolante”. Invece poi il Campidoglio, acquisiti gli atti, mette tutto insieme e rinnova l’ordinanza. Un “cortocircuito” e un’incomprensione che, di fatto, ha escluso il XV municipio e la movida di Ponte Milvio dall’ordinanza anti-malamovida e per ora – fino ad aprile – non rientrano nell’atto che è stato firmato ed è esecutivo“.
Così racconta il quotidiano romano. Torquati invece spiega che “lo scorso 4 gennaio l’Assessora capitolina Monica Lucarelli ha inviato a tutti i Presidenti dei Municipi una nota per chiedere “di manifestare la volontà in merito alla possibilità di interrompere fino a fine aprile la misura, nell’ottica di valutare gli effetti prodotti dalla stessa, o di riconfermarla”. L’8 gennaio quindi proprio “nell’ottica di valutare gli effetti prodotti della stessa” abbiamo manifestato l’assenso all’interruzione della validità dell’ordinanza fino al mese di aprile”.
“L’intenzione era quella di dare seguito alla proposta dell’assessorato proprio al fine di verificarne gli effetti, tanto più che per il nostro territorio, ed in particolare per zone complesse come quelle di Ponte Milvio, non sono gli esercizi di vicinato – ovvero i minimarket – ad influire sulla cosiddetta “movida”, determinata invece dagli avventori dei locali che consentono la consumazione sul posto mediante tavolini collocati all’interno degli stessi”.
“L’ordinanza in questione quindi – sottolinea Torquati – non ha alcun effetto su questo tipo di esercizi commerciali, sui quali invece c’è un costante lavoro del Municipio, della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine, soprattutto a garanzia dei proprietari dei locali che rispettano le regole e dei residenti. Appaiono pertanto del tutto forzate le ricostruzioni giornalistiche che vedrebbero il Municipio addirittura contro l’assessorato, ma soprattutto quelle che rappresentano il nostro territorio, ed in particolare Ponte Milvio, come zona franca. Semplicemente abbiamo espresso un parere sulla proposta di sospensione dell’ordinanza per verificarne gli effetti, vista soprattutto la stagione non così significativa per la movida, tanto più che la chiusura dei minimarket per una zona come Ponte Milvio è del tutto ininfluente”.
“In ogni caso però, considerata la mancata adesione di soli due municipi e che quindi potrebbe risultare complicato misurare i risultati dell’ordinanza, qualora l’Assessorato lo ritenesse necessario siamo comunque disponibili alla modifica della stessa”.
“Infine, ma non meno importante – è la conclusione di Torquati – mi sarebbe piaciuto leggere sui giornali un approfondimento sul lavoro e sui risultati raggiunti in questi due anni proprio nella zona di Ponte Milvio, un’attività che ha garantito maggiore serenità e vivibilità al quartiere. Un lavoro quotidiano, spesso portato avanti in silenzio e con grande professionalità dai nostri uffici municipali, dalla Polizia Locale e dalle Forze dell’Ordine, che proprio questa mattina per esempio, dopo decenni, ha portato alla rimozione di uno dei chiosco che giaceva in completo stato d’abbandono proprio in Piazzale di Ponte Milvio e che verrà ricollocato altrove secondo quanto stabilito dall’ultimo piano del commercio approvato”.
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