Ormai è routine per le forze dell’ordine. Solo ieri nel viterbese 165 denunciati e un danno erariale di un milione di euro. Ma basta scorrere rapidamente i titoli delle news di cronaca per capire che siamo di fronte ad una valanga.
Reddito di cittadinanza: maxi truffa da 430mila euro; 61 denunciati. Ed era l’altro ieri, a Roma. Reddito di cittadinanza: nei guai i furbetti del Caf: 130 indagati per truffa. A Roma. Reddito di cittadinanza: presi i furbetti con la doppia famiglia: 40 denunce per truffa; incassati indebitamente 300mila euro. Sono i titoli degli ultimi giorni tra la capitale e il suo hinterland.
Oggi altri furbetti sono stati incastrati dai carabinieri della compagnia Cassia. 14 cittadini romeni, giovani, uomini e donne, in trasferta in Italia per incassare il sussidio di Stato.
Gli investigatori li hanno messi in trappola incrociando i dati di Inps, motorizzazione civile ed Anagrafe. Per scoprire che avevano truccato i requisiti per poter ottenere il beneficio. Avevano tutti falsamente dichiarato la residenza nel XV Municipio, tra Labaro, Prima Porta e Valle Muricana.
In realtà – come hanno scoperto i carabinieri – erano tutti senza fissa dimora e quindi privi di residenza. La truffa costata alle casse dello Stato 180mila euro era stata costruita a partire dal 2019. Quindi i 14 per ben quattro anni hanno percepito un sostegno che non era dovuto.
Il sospetto e’ che qualcuno possa aver dato loro una mano ad immaginare un raggiro così sofisticato. Qualcuno in confidenza con la pubblica amministrazione e le sue tortuose procedure. Con l’impegno poi a dividere il bottino.
Sono stati denunciati per truffa aggravata e segnalati all’Istituto di previdenza per la revoca del sussidio e il contestuale recupero delle somme percepite. E questo secondo obiettivo sarà un po’ più complicato da raggiungere.
Rossana Livolsi
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