I comitati pendolari della Ferrovia Roma Nord e della Roma Lido hanno incontrato i nuovi vertici della Regione Lazio. Dal presidente Rocca – e con Zingaretti non era mai accaduto – all’assessore regionale Fabrizio Ghera. Presenti i responsabili di Cotral e Astral. Due faccia a faccia in due giorni.
I due comitati hanno presentato il dettagliato cahiers de doléances. Le corse perse, i vagoni a pezzi. I ritardi congeniti. Il sovraffollamento. Le stazioni fantasma. Il caldo d’estate e il gelo d’inverno. L’impossibile vita del pendolare nel Lazio. Nessuna notizia fresca. Solo tante volte ripetute, inutilmente.
I rappresentanti dei pendolari non si sono persi d’animo e alle lamentele hanno aggiunto le proposte. Come fanno da tempo, peraltro. Raddoppi, ammodernamenti della rete, nuovi treni, cantieri aperti. Un discorso franco, compreso quello che ha riguardato l’aumento dei costi dei biglietti a partire dal 1 agosto del 2023.
Un nodo non evitabile secondo la Regione: gli equilibri di bilancio vanno salvaguardati. La promessa e’ che si cercherà di limitare al massimo l’incremento.
Un primo impegno preso da chi governa le ferrovie é l’arrivo dei nuovi treni a partire da settembre del 2024. Un’attesa di oltre un anno per vedere viaggiare sei mezzi di nuova fattura sulla Roma Nord e cinque sulla Roma Lido. E prima di questa discesa in campo la sistemazione delle reti là dove si registrano le maggiori criticità sia in un ramo che nell’altro della rete.
Entro maggio sarà pubblicata la Carta dei servizi, con integrazioni corpose rispetto all’attuale. E prima della Carta sarà pubblicata la mappa dei giudizi degli utenti. Si tasta il polso del malato per verificarne lo stato di salute: da quella mappa Cotral e Regione contano di ricavare indicazioni utili all’aggiornamento del servizio.
Rovente è il tema delle soppressioni. A marzo ne sono state registrate 400. In tutto il 2022 sono state novemila. Con queste premesse la mappa dei giudizi degli utenti segna ovunque rosso profondo; per ribaltarne l’umore serve una rivoluzione. Si comincia da maggio con la condivisione on line della Carta dei servizi.
Rossana Livolsi
© RIPRODUZIONE RISERVATA