
“Il taglio del finanziamento di 1,2 miliardi necessari per il completamento della Metro C, spariti dalla bozza di bilancio presentata pochi giorni fa dal nuovo Governo, non solo significherebbe l’ennesimo passo indietro per la mobilità di tutta Roma ma sarebbe davvero una pessima notizia per il nostro territorio. Una scelta che se confermata in Parlamento renderebbe inutilizzabili anche i 900 milioni già disponibili per sbloccare la tratta oltre i Fori Imperiali, impedendo di conseguenza anche i lavori sulla tratta T1 fino a Farnesina e il collegamento C2 con tutto il quadrante nord della città”.
Così in una nota il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati spiegando che si tratta di “Un obiettivo ambizioso e complesso su cui però nell’ultimo anno l’Amministrazione Capitolina e il Municipio XV avevano ripreso a lavorare, per arrivare al tanto ambito traguardo di un’unica linea che potesse collegare le periferie della città passando per il centro. Un progetto che avrebbe finalmente garantito ai romani e ai tanti turisti un servizio dignitoso e adeguato a una capitale europea”.
“Un lavoro che come amministrazione municipale abbiamo ripreso a due mesi dal nostro insediamento con un documento approvato all’unanimità in Consiglio che ribadiva la necessità di prolungare in tempi brevi la metro C fino alla Stazione di La Giustiniana FS. Un’unica tranche che potesse prevedere in parallelo i lavori sulle stazioni da Piazza Venezia fino a La Giustiniana per garantire un’unica linea metropolitana entro il 2030. Un atto approvato poi in Consiglio Capitolino che impegnava il Sindaco e la Giunta nel risanamento di Roma Metropolitane e appunto nel riavvio della progettazione definitiva della linea della Metro C.”
“Come anche ha ricordato il Presidente della Commissione Mobilità Giovanni Forti – continua Torquati – la metro C resta l’unica infrastruttura strategica per la transizione ecologica dell’intera città; proseguire con il cosiddetto “spezzatino” con i lavori e l’apertura di poche stazioni ogni tre quattro anni è una strategia controproducente; quello che serve è lavorare in parallelo su tutta la linea in modo da concluderla il prima possibile. Questo garantirebbe a Roma Nord un collegamento che dal centro si sviluppa sotto il tessuto urbano dell’asse Cassia e si ricongiunge con la linea del ferro FL3 Roma – Viterbo. Un servizio diretto ai nostri cittadini, in grado di valorizzare finalmente le nostre periferie, ridurre il traffico e andare sempre più nella direzione di una mobilità sostenibile. Non possiamo permettere che questo non accada”.
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Ben venga l’obiettivo ambizioso e complesso, e dai tempi non brevi, della metro C.
Nel frattempo, al fine di collegare le periferie della città sarebbe necessario che, nell’immediato, si fornissero soluzioni agli attuali problemi della viabilità.
Mi riferisco in particolare, ma ci sono altre numerose criticità, alle file chilometriche ad ogni ora del giorno del tratto Castelluccia-Giustiniana-Trionfale.
Questo tratto della via Cassia rappresenta un chiaro esempio di mancanza di progettualità in quanto: riceve il traffico della via Cassia e della Nuova Braccianese, traffico che sconta circa un Kilometro a una corsia per ogni senso di marcia sulla Via Cassia e dell’imbuto fino alla Giustiniana, per poi collegarsi con la doppia corsia della Via Trionfale ed consentire l’accesso al GRA.
Invece di creare il mega tunnel prima della Castelluccia, non si poteva pensare di prolungare il percorso della Nuova Braccianese fino alla via Trionfale, e quindi al GRA, bypassando il nodo scorsoio della Rotonda della Giustiniana.
Oltretutto una strada sterrata già esiste ed in passato un lettore aveva proposto un progetto per il collegamento diretto della Nuova Braccianese con la via Trionfale.