Da tempo un residente di Tomba di Nerone si è dato il compito di tenere pulito il monumento ai Caduti di tutte le guerre. Anche oggi, in tuta bianca e armato di rastrello, pala e guanti si è dato da fare.
In tre ore di faticoso lavoro ha raccolto una decina di grossi sacchi ricolmi di bottiglie, lattine, abiti usati, scarpe, avanzi di cibo, plastiche, contenitori di ogni tipo e centinaia di mozziconi di sigarette, oltre a una vecchia e rinsecchita corona in alloro, deposta mesi fa.
La grande quantità di rifiuti è la conseguenza del fatto che il monumento da anni è stato trasformato in cucina, bagno e dormitorio da un gruppo di senza tetto che vive nei pressi dell’ex centro anziani.
A rendere più difficile ripristinare il decoro sono anche le tante scritte fatte con pennarello dai ragazzini. Per loro però, più che un segno di inciviltà, possiamo parlare di ignoranza; ignoranza della storia e ignoranza del senso civico dovuto da ogni cittadino, anche da quelli in erba. Ma tant’è. Se non altro, oggi il monumento appare più pulito e senza la presenza di rifiuti.
Francesco Gargaglia
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