Amata, discussa, potente ed idealista, cantautrice e poetessa, Patti Smith è un vero e proprio mito del rock per tutte le generazioni e, senza dubbio alcuno, tra gli artisti più influenti di sempre.
Andare a un suo concerto è sempre un’esperienza intensa e sorprendente. Intensa perché la sacerdotessa del rock ti travolge e ti conquista con la sua magica alchimia fra rock e poesia: prima ti sprona con gli spigoli e il furore del punk e, poi, con i suoi versi morbidi e la sua voce suadente ti suggerisce un mondo possibile, più giusto e più pacificato.
Sorprendente perché, se un minuto prima c’era una folla eterogenea, in pigra attesa e, magari, fiaccata da una giornata trascorsa al mare, appena si spengono le luci prende corpo una comunità compatta di persone i cui cuori battono all’unisono.
È il miracolo del rock and roll e si verifica solo con quelli bravi davvero. E Patti Smith è fra questi (pochi) da quasi quarant’anni.
Il concerto che il prossimo 27 luglio la porterà sul palco della Cavea dell’Auditorium vedrà l’artista ripercorrere la sua lunga e prolifica carriera, accompagnata sul palco dal figlio Jackson Smith alla chitarra, dall’amico di lunga data Tony Shanahan al basso e dal batterista Seb Rochford.
Instancabile e sovversiva, Patti Smith ha recentemente conseguito due nuovi riconoscimenti: il prestigioso Premio Puccini – assegnato dalla Città di Viareggio e dalla Fondazione Festival Pucciniano, per la prima volta a un’artista rock – e le chiavi della città di New York, ricevute dall’ormai ex sindaco Bill De Blasio, a testimonianza del rapporto straordinario dell’artista con la città.
Mercoledì 27 luglio, ore 21
Cavea dell’Auditorium Parco della Musica
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