
Quando l’emergenza chiama Roma Nord risponde, e risponde col cuore. Ne abbiamo parlato giorni fa e torniamo a farlo a un mese dall’apertura dello sportello solidale per l’emergenza Ucraina nel Municipio XV al quale l’adesione è stata superiore a ogni aspettativa.
Il bilancio del primo mese di attività è molto positivo: sono state raccolte oltre 150 proposte tra offerte di alloggio, mediazione culturale, attività di volontariato per la raccolta e la distribuzione cibo e iniziative ludico – didattiche dedicate ai bambini; oltre che offerte di beni primari e farmaci consegnati poi alle associazioni di volontariato che ne hanno curato la distribuzione. E ancora oggi continuano ad arrivare offerte e adesioni attraverso la mail volontariato.mun15@comune.roma.it
“Con un grande lavoro da parte di tutti gli uffici municipali, la maggior parte di queste offerte sono già andate a buon fine” fanno sapere il presidente del XV Daniele Torquati e l’assessora alle Politiche Sociali, Agnese Rollo, spiegando che “grazie ai ricongiungimenti familiari e alle proposte di alloggio pervenute allo sportello solidale da parte di cittadini residenti nel municipio, sono già state ospitate circa 60 persone, prevalentemente donne e bambini che a loro volta, per le famiglie che lo hanno richiesto, grazie al lavoro dell’Assessora alla scuola Tatiana Marchisio e degli uffici insieme ai dirigenti scolastici, sono stati poi inseriti negli Istituti scolastici del territorio”
Si è trattato e si tratta, a detta di Torquati e Rollo, di “un lavoro enorme, possibile solo grazie anche al grande sforzo messo in campo dalle associazioni di volontariato”.
Ed è per questo motivo che i due vogliono ringraziare “le volontarie e ai volontari di Croce Rossa Italiana, Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Arci No Problem e Fondazione Arca; le parrocchie e tutte le cittadine e i cittadini del Municipio XV che, come sempre, anche in questa occasione si sono dimostrati e continuano a dimostrarsi generosi e al fianco di chi ha più bisogno, come solo una vera comunità può fare”.
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