Singolare la vicenda delle colonnine elettriche installate da circa un anno in zona via Cortina d’Ampezzo ma ancora non funzionanti, nonostante il gran parlare su come sia necessario ridurre l’inquinamento urbano e quanto possa contribuire l’utilizzo del mezzo elettrico.
Utilizzo peraltro incentivato dallo Stato, con contributi a fondo perduto per gli acquirenti, e dal Comune di Roma, con strisce blu gratis e libero accesso alla Ztl. Lo stesso Comune che però è protagonista di questa storia dai risvolti kafkiani.
La vicenda prende le mosse a fine 2020 quando la società Enel X Mobility ottiene l’ok dal Municipio XV e dal Consorzio Stradale “Via Cortina d’Ampezzo e diramazioni” all’installazione di cinque colonnine sulla dorsale principale e su due traverse (via Vallombrosa e via della Mendola).
Installate e rese attive, le colonnine restano però inattivate perchè per renderle operative serve prima di tutto che venga disciplinata la sosta con delimitazione degli spazi a terra e relative prescrizioni di utilizzo.
Di norma, a emettere queste discipline è la Polizia Locale e infatti la società si rivolge al Comando del XV Gruppo, competente per territorio, che però, siamo a novembre 2021, respinge al mittente la richiesta sostenendo che la materia ricade sotto la competenza del Dipartimento Mobilità del Comune di Roma.
E qui la storia si attorciglia su se stessa, perchè il Dipartimento a sua volta dichiara di essere incompetente in quanto le colonnine sono state installate in strade gestite da un Consorzio e non dal Comune. La richiesta viene dunque respinta al mittente e come nel gioco dell’oca si torna al via senza un nulla di fatto, perché ovviamente non è compito del Consorzio disciplinare la viabilità e la sosta.
Ancora oggi, attive ma non attivate, le colonnine stanno lì, a dimostrazione di come Kafka sia ancora attuale. Nel frattempo apprendiamo che della vicenda se ne occuperà il Consiglio del Municipio XV nella seduta di martedì 8 febbraio. Sarà il parlamentino di via Flaminia a fare da arbitro?
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2 anni, una riunione di Consiglio Municipale che a sua volta impegnerà il Presidente e la Giunta Municipale per autorizzare 4 pali di “divieto di sosta”….
Kafka è sempre tra di noi.Di volta in volta cambia il protagonista ma la situazione tragica è sempre attuale
La vicenda si commenta da sola… grottesca. Sarebbe bene cominciare a mettersi in testa che, quando ci sono le colonnine di ricarica quello spazio deve essere lasciato ai veicoli che necessitano di ricarica, e non essere usato come parcheggio “Libero”