“Oggi, durante la discussione su un ordine del giorno per il prolungamento della Metro C fino a La Giustiniana, le forze di opposizione di centrodestra del Municipio XV, oltre ad aver votato favorevolmente, hanno presentato un emendamento per impegnare Roma Capitale ad avviare uno studio di fattibilità per un’eventuale apertura di una stazione della Metro C all’ospedale Sant’Andrea. La sinistra, insieme alla Lista Calenda ormai parte integrante della maggioranza, si è opposta votando in maniera contraria”.
Così in una nota i consiglieri del Municipio 15 Stefano Peschiaroli (Forza Italia), Giuseppe Mocci e Andrea Signorini (Lega), Adriana Glori, Marco Ottaviani e Giuseppe Calendino (Fratelli d’Italia) sostenendo che tutti conoscono “la situazione problematica legata a quel tratto di via di Grottarossa, allo svincolo del Raccordo del Sant’Andrea e al traffico perenne su Via Flaminia”.
“L’ospedale Sant’Andrea rappresenta un fiore all’occhiello del nostro municipio, con un bacino di utenza considerevole. A questo aggiungiamo le migliaia di pendolari, dal nostro municipio o dai comuni limitrofi, che ogni giorno raggiungono il centro di Roma mandando in sofferenza la via Flaminia, quel tratto del Raccordo o via di Grottarossa cercando appunto di tagliare attraverso il Sant’Andrea”.
“Siamo in una fase storica particolare – incalzano i sei consiglieri del centrodestra – e le risorse che l’Unione europea, attraverso la gestione del PNRR, rappresentano un viatico per rilanciare il Paese. Infrastrutture e trasporti, soprattutto per Roma, sono l’occasione giusta per far ripartire una Capitale immobile dopo la parentesi dei 5stelle al governo della città”.
“Ci dispiace – concludono – che la sinistra al governo del Municipio XV non abbia voluto accogliere la nostra proposta per rendere un atto d’indirizzo politico ancora più soddisfacente e incline all’interesse dei cittadini e del territorio”.
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Effettivamente una metropolitana che serve quel tratto sulla carta è un’idea brillante.
Mi piacerebbe conoscere le motivazioni del voto contrario.
In prossimità di elezioni ogni candidato da 20 anni promette la metro per il s. Andrea. il territorio avrebbe vincoli ambientali ed archeologici, ma a giudicare dai nuovi insediamenti sembra che siano scomparsi del tutto. Cmq sarebbe più prudente e celere un collegamento di superficie con la cintura ferroviaria, stazioni di Corso Francia e Giustiniana. Con parcheggi di scambio oltre a quelli per il S. Andrea.
Una linea di superficie ha un impatto ambientale visibile, ma una metro sotterranea non è che impatti di meno solo perché all’esterno non si vede!!!!!