
“Voglio portare a conoscenza lo stato di abbandono in cui versano i lavori stradali adiacenti l’IC La Giustiniana, sede di via Giuseppe Silla. Lavori che, iniziati al termine dello scorso anno scolastico, avevano l’obiettivo di realizzare parcheggi a disposizione dei residenti di via Silla e dei genitori degli alunni della scuola primaria”.
Così scrive Chiara E., mamma di un alunno, in una mail inviata ai vertici del Municipio XV, al Campidoglio e alla stampa nella quale, sorvolando sull’opportunità di tali lavori (secondo lei “sottrarre alla popolazione scolastica aree esterne che potevano essere riqualificate e rese maggiormente fruibili e incentivare il flusso di automobili in ingresso su via Silla, strada molto stretta, è molto poco opportuno”) punta il dito contro la lentezza con la quale viene gestita tale opera pubblica e contro l’assenza di misure di sicurezza.
“Allo stato attuale, dopo circa 3 mesi, – sostiene Chiara – i suddetti lavori versano in uno stato di totale abbandono, procedendo ad una velocità pressoché nulla, con la presenza di un singolo operaio al lavoro per una quantità di tempo estremamente ridotta (mediamente il cantiere alle 14 è vuoto e senza operatività). Inoltre, è estremamente grave che non sia stata adottata alcuna segnaletica di pericolo e distanziamento dalle recinzioni provvisorie utilizzate, tra l’altro precarie e inadatte al contesto, essendo quella in oggetto un’area con un elevato flusso in ingresso e uscita e con la ovvia presenza di bambini piccoli per i quali aumenta significativamente la rischiosità. Senza considerare che i veicoli in movimento dentro e fuori l’area cantiere transitano nella stessa area di accesso all’istituto, dove noi genitori dobbiamo ritirare i bambini”.
Gravi denunce quelle di Chiara, la sicurezza dei bambini dovrebbe sempre essere al primo posto. Ma non è tutto. Secondo lei “la nuova configurazione rende impossibile all’istituto garantire un accesso e un deflusso regolare e fluido, poiché il secondo accesso all’area scolastica è attualmente ricompreso nell’area interessata da questi interminabili lavori. Questo produce la conseguenza di significativi assembramenti, soprattutto negli orari di uscita (per questa settimana, dalle 13:45 alle 14:15), che, se anche si volesse sorvolare sugli aspetti di prevenzione anticovid, costituiscono un rischio estremamente elevato per la sicurezza, vista la calca che si crea e la presenza di tanti nonni e piccoli fratelli degli studenti”.
Troppe cose che non vanno in questo cantiere e Chiara, rivolgendosi al Presidente del XV e alla Giunta municipale, alla Sindaca di Roma e alla Polizia Locale, chiede con forza che “si intervenga prontamente per risolvere lo stallo in cui versa il cantiere, e si portino a termine celermente i lavori almeno per la parte antistante l’area di ingresso alla scuola”. Ma non solo, chiede anche che “venga verificata la corretta implementazione di tutte le normative di sicurezza relativa alla cantieristica stradale in aree con elevata presenza di pedoni, e che si prendano le opportune misure di prevenzione e sicurezza”.
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Ottimo atteggiamento quello di Chiara. Parimenti dovrebbero comportarsi tutte quelle persone (genitori, abitanti della zona o altri cittadini) che non fanno altro che pubblicare sui social foto e commenti di critica senza, poi, esperire azione alcuna fattivamente propedeutica alla risoluzione dei problemi