“C’è che siamo padroni di tutto e di niente / c’è che l’uomo non vede, non parla, non sente / qui c’è gente che spera in mezzo a gente che spara e dispera l’amore / qui c’è chi non capisce che prima di tutto la vita è un valore”.
Sulla copertina del suo ultimo album – “Padroni di Niente”, uscito lo scorso novembre – Fiorella Mannoia è di spalle, in piedi e, appoggiata a un bastone, si staglia sopra un precipizio roccioso mentre osserva un mondo incerto, inospitale e avvelenato.
Lo scatto, che riprende il celeberrimo quadro “il viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich, è l’immagine che racconta e sintetizza le otto canzoni più recenti dell’artista romana, che diversi autori – fra i quali Erika Mineo e Simone Cristicchi – hanno voluto comporre per lei.
Questi brani di smarrimento e speranza, inquietudine e nuove asserzioni fanno parte di un disco che è “figlio di un periodo storico ben preciso, di pensieri e riflessioni scaturiti da un evento eccezionale e fuori da ogni previsione, evento che nessuno avrebbe mai pensato o immaginato di poter vivere”.
I pezzi i “Padroni di Niente”, insieme ai classici del repertorio dell’interprete capitolina, costituiranno l’ossatura della scaletta dei due concerti in programma il prossimo fine settimana all’Auditorium “Ennio Morricone”.
Accompagnata dalla sua band, Fiorella Mannoia si esibirà sabato 24 e domenica 25 luglio alla Cavea, sempre con inizio alle ore 21, nell’ambito della rassegna estiva “Si può fare”, soprattutto per trasmettere forte e chiaro il suo messaggio: “forse dovremmo solo ricominciare da noi stessi per non ritrovarci padroni di niente”. Ripartire recuperando l’umanità che c’è in ciascuno di noi.
I biglietti sono in vendita alla biglietteria centrale dell’Auditorium (orario 11-18, clicca qui per scaricare l‘autocertificazione obbligatoria) e su www.ticketone.it (dopo l’acquisto è necessaria la registrazione al sito https://checkin.cvespa.it/).
Giovanni Berti
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