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Isola Farnese, riapre il santuario etrusco di Portonaccio

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Galvanica Bruni

A Isola Farnese, sulla Cassia, riapre l’area archeologica di Veio, nota anche come santuario etrusco del Portonaccio.

Oggi, mercoledì 14 luglio, il direttore della Direzione Musei statali della città di Roma, Mariastella Margozzi, e il presidente dell’Ente Parco di Veio, Giorgio Polesi, hanno sottoscritto la convenzione per la riapertura dell’area archeologica in località Portonaccio, a cura dell’Ente Parco.

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A partire dal 18 luglio e fino a dicembre il sito sarà accessibile gratuitamente tutte le domeniche dalle ore 9.30 alle ore 15.30, grazie anche alla collaborazione dei volontari del Corpo Italiano di San Lazzaro – Civtas Romae e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Dopo oltre un anno di chiusura al pubblico, dovuta anche alle restrizioni per le misure di contenimento della pandemia, torna nuovamente visitabile il santuario etrusco di Portonaccio, uno dei più antichi e monumentali santuari della città etrusca di Veio, strutturatosi a partire dalla metà del VII secolo a.C. e attivo fino e oltre la piena età romana.

Sorto su un piccolo terrazzo a strapiombo sul fosso della Mola e attraversato dalla via, prima etrusca e poi romana, che conduceva al litorale tirrenico, il santuario si articola in un nucleo più antico legato al culto della dea Menerva, frequentato da personaggi importanti provenienti da diverse città d’Etruria, e nel grande tempio tuscanico a tre celle eretto verso il 510 a.C., affiancato da una piscina per i riti di purificazione e ornato dallo straordinario complesso decorativo di cui facevano parte le celebri statue in terracotta dipinta di Apollo, Ercole e Latona che decoravano il colmo del tetto.

Dal santuario di Portonaccio, con una breve passeggiata lungo uno dei tratti della via Francigena all’interno del Parco di Veio, si può raggiungere, sul pianoro della città antica, l’area archeologica di Campetti, fino a pochi decenni fa considerata una villa privata di età romana, ma che i recenti scavi hanno permesso di identificare come un altro importante complesso sacro, terapeutico e termale, edificato fin da epoca etrusca.

Alla sottoscrizione dell’importante protocollo erano presenti  anche la sovrintendente all’Archeologia e Paesaggio dell’Etruria Meridionale Margherita Eichberg, il direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia Valentino Nizzo, Laura Michetti dell’Università La Sapienza, il direttore Vito Consoli della direzione Regionale Parchi e Aree Protette, il direttore del Parco di Veio Danilo Casciani e il direttore del sito del Santuario etrusco dell’Apollo Alessandra Gobbi.

Per informazioni e prenotazioni, visitare il sito della Direzione Musei statali della città di Roma: https://www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it/istituti/area-archeologica-veio/, e il sito del Parco di Veio http://www.parcodiveio.it tel. 069042774

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