Nell’aprile del 2018 una tragedia familiare sconvolse la vita del nostro direttore responsabile, Massimiliano Morelli, e di conseguenza la nostra redazione: la morte del figlio ventitreenne, apprezzato videomaker che fra le altre cose aveva anche realizzato alcune collaborazioni col nostro gruppo editoriale. A distanza di tre anni esce un libro che racconta un viaggio particolare, il cammino verso Santiago di Compostela. Un sogno che Massimiliano e il figlio avrebbero voluto vivere insieme, e che per forza di cose il padre è stato costretto a intraprendere da solo. Per omaggiare il ragazzo, per tenere vivo il ricordo. Per amore.
La vita a volte ti prende a schiaffi e lo fa quando meno te l’aspetti. Quando stai per intravedere la felicità e, nel mentre, mormori con la tua anima per confidarle che la dea bendata è dietro l’angolo. E vagheggi perfino di abbracciarla di li a poco.
La vita a volte ti trasforma in orfano di un figlio, che una mattina esce da casa dicendoti “pà, vado al bancomat” e dopo dieci minuti ti arriva una telefonata che toglie il fiato mentre qualcuno, dall’altra parte del cavo, ti dice che tuo figlio è morto.
Emiliano se ne è andato in una tiepida mattina di aprile. Aveva 23 anni e mezzo. Un ragazzo che allenava una squadra di calcio, era un videomaker, tifava Liverpool, parlava l’inglese che pareva madrelingua.
E aveva messo in cantiere il Cammino di Santiago insieme al padre. Un viaggio di fede e speranza, un cammino introspettivo. Tutto cancellato, in un amen.
Massimiliano Morelli, giornalista, quel viaggio ha pensato di farlo comunque, in solitaria, così da omaggiare il figlio. E su quel viaggio ha scritto un racconto, che interseca i passi verso Santiago di Compostela ad attimi di vita vissuta con Emiliano.
Edito da Arancia Publishing (120 pagine, copertina flessibile, 14 euro, acquistabile anche su Amazon ), “In Cammino con Emiliano” rappresenta un atto d’amore e soprattutto l’opportunità di ricordare un figlio che piaceva a tutti, un ragazzo eccezionale che sapeva farsi apprezzare per i modi e per quel suo modo di fare spontaneo e diretto.
Claudio Cafasso
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