La scuola diventa esposizione d’arte, un luogo dove poter esprimere e mostrare la propria creatività. È il caso dell’IC Goffredo Petrassi di via della Maratona, a Vigna Clara, dove è stata allestita una vera e propria mostra con le opere prodotte dagli studenti, dal tema “Pop-Art e Pubblicità”.
“Si disegna con la mente che guida la mano, diceva Leonardo da Vinci, al quale mi sono sempre ispirata”, inizia a raccontarci la professoressa Filena Barrea, docente di Arte e Immagine all’IC Petrassi e curatrice della mostra. “La vera scienza si identifica proprio con la scienza della pittura, dove convogliano la razionalità matematica, l’esperienza visiva e l’operazione manuale. La mente, gli occhi e le mani sono, quindi, inscindibilmente collegati e costantemente coinvolti in un circolo virtuoso che permette di arrivare a possedere la tecnica”.
La tecnica che crea l’opera d’arte viene appresa dai ragazzi lungo i tre anni di scuola media, tra studio della teoria e della storia dell’arte ed esercitazioni pratiche e laboratoriali, ma anche cercando di creare un legame con le altre materia, come la letteratura e l’educazione civica.
D’altronde l’arte è conoscenza e comunicazione ed è su questo assunto che si fonda l’obiettivo della scuola. “Vogliamo – continua la prof.ssa Barrea – che i ragazzi sviluppino la capacità espressiva in modo creativo e personale, acquisiscano una sensibilità estetica nel comprendere e produrre immagini e imparino a esprimersi e comunicare”.
La mostra “Pop Art-Pubblicità”
La Pop art e la pubblicità sono i temi a cui i ragazzi si sono ispirati per creare le loro opere e mettere in piedi una vera e propria mostra collettiva. “Artisti come Andy Warhol e Roy Lichtenstein hanno fornito degli esempi importanti di quanto possa essere potente a livello comunicativo l’arte povera, di massa, e quindi la pubblicità. Le nostre mostre sono sempre state testimonianza dell’aspetto operativo presente nei nostri laboratori delle competenze, coniugando ricerca di nuovi linguaggi artistici ed interpretazione delle opere proposte e studiate”.
Sulle pareti della scuola di via della Maratona si staglia un’antologia di opere dai colori sgargianti e dalle forme accattivanti; qualcuna richiama i grandi artisti del passato, icone della moda o storiche locandine, qualcun’altra propone un soggetto del tutto nuovo, ma tutte danno sfogo a creatività, fantasia ed estro.
La mostra cambia continuamente, perché i disegni vengono sostituiti a rotazione per poter dare a tutti gli studenti la possibilità e l’orgoglio di vedere il lavoro artistico esposto, anche se in forma anonima. “Per rispettare le esigenze e il carattere di tutti abbiamo scelto di non scrivere il nome degli autori, ma anche per dare a chi vuole la possibilità di mostrarsi e raccontarsi a suo modo”, conclude la prof.ssa Barrea e ci saluta con un’altra citazione: “Matisse sosteneva che il disegno è il mezzo che permette allo sguardo di accedere al massimo della chiarezza e di portare alla massima precisione il pensiero”.
Giulia Vincenzi
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