Ultrafast è l’aggettivo giusto per primo Enel X Store di Roma. Inaugurato al civico 212 di Corso Francia, è un luogo dove poter ricaricare il proprio veicolo con un breve stop oppure usufruire di varie tecnologie per l’efficientamento energetico oltre che di servizi finanziari.
Una nuova area che sfrutta l’energia green e che si sposa con l’idea di riuso, infatti si è scelto di ristrutturare un vecchio edificio che si affaccia su corso Francia e che era in disuso da anni, ma con un ampio spazio all’interno e all’esterno. La sua realizzazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra Enel X e Volkswagen Group Italia.
All’evento di inaugurazione sono intervenuti Francesco Venturini, ceo di Enel X, Massimo Nordio, ceo di Volkswagen Group, e Virginia Raggi, sindaca di Roma.
Lo Store
Sul piazzale si ergono 4 colonnine di ricarica HPC (High Power Charger) con una potenza di 350 kW, che consento di fare il pieno di energia a più veicoli in contemporanea e in soli 20 minuti, per questo chiamate “ultrafast”. Inoltre, sono state installate una JuicePole, ossia una stazione di ricarica pubblica da 22 kW + 22 kW e un JuiceMedia, vale a dire uno schermo digitale integrato con due stazioni di ricarica per test drive di Volkswagen.
All’interno del negozio, invece, si possono scoprire e testare alcuni prodotti Enel X, realizzati sempre seguendo il filone che unisce tecnologia e sostenibilità, ma indirizzati alla casa e alla mobilità. E mentre ci riflettete, potete pagare un bollettino bevendo un caffè al bar del punto vendita.
A corso Francia “Semplice e veloce”
Corso Francia è diventa simbolo delle tecnologie del futuro grazie alla presenza dell’Enel X Store, come ha spiegato questa mattina Francesco Venturini, ceo dell’azienda: “Segna un punto di svolta nella nostra strategia per la diffusione della mobilità elettrica a Roma e in Italia. L’obiettivo è di offrire un’esperienza di ricarica semplice, affidabile e veloce. Insieme al Comune di Roma e a Volkswagen Group Italia inauguriamo uno spazio dedicato alla mobilità elettrica e a tutte le soluzioni e le tecnologie del futuro, dall’efficientamento energetico alla smart home passando per gli strumenti digitali di pagamento”.
Il primo nella Capitale, ma uno di 12mila già installati in Italia. “L’apertura dello store di corso Francia – continua Venturini – rientra nell’ambito del programma di infrastrutturazione del nostro Paese che attualmente conta un totale di 12mila punti di ricarica Enel X ai quali si aggiungono quelli di altre aziende per un totale di circa 20mila punti. A breve sarà sciolto anche il nodo della questione autostradale, con l’elettrificazione delle aree designate. Stiamo lavorando attualmente su due stazioni di rifornimento autostradali proprio alle porte di Roma”.
Il futuro è elettrico per Volkswagen
“Il futuro è elettrico”, ha affermato con decisione Massimo Nordio, ceo di Volkswagen Group per poi sottolineare che “la tecnologia rappresenta la migliore opzione, in termini di efficienza e sostenibilità, per raggiungere i target climatici globali e arrivare a essere un’azienda carbon neutral entro il 2050. L’e-mobility è al centro della nostra strategia, il Gruppo ha messo in campo investimenti ingenti e sviluppato progetti importanti come la MEB, la piattaforma modulare concepita specificamente per la mobilità elettrica che sarà la base per moltissimi modelli dei nostri brand. L’obiettivo è l’elettrico per tutti”.
Roma sostenibile come le altre capitali europee
Guarda al futuro anche Virginia Raggi, sindaca di Roma, che pone la nostra Capitale alla stregua delle altre capitali europee in ambito di sostenibilità e dichiara che “Roma è pioniera da questo punto di vista”.
Raggi ha, poi, ricordato ai cittadini che l’elettrico garantisce una mobilità facile e non inquinante e che “Oltre a queste ricariche super veloci, stiamo infrastrutturando la città con tantissime colonnine standard, proprio per consentire di modificare il nostro parco auto e diventare sempre più elettrici. Accanto all’elettrico è sempre in aumento la mobilità in sharing, sia auto sia biciclette e monopattini”.
Giulia Vincenzi
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Mentre le istituzioni e le autorità regolatorie di quasi tutto il mondo spingono verso il bando dei veicoli con motori termici, cresce anche il numero degli esperti e degli ‘addetti ai lavori’ che esprimono riserve sulla transizione elettrica. Dopo il Ceo di Volvo Hakan Samuelsson – che aveva invitato i costruttori ad essere più trasparenti sulla reale impronta di CO2 delle auto elettriche – è ora la volta di Akio Toyoda, presidente della Toyota, a avvertire che ”l’attuale modello di business dell’industria automobilistica rischia di crollare se il settore passerà ai veicoli elettrici troppo in fretta”. In una conferenza stampa in qualità di presidente della Japan Automobile Manufacturers Association Toyoda, nipote del fondatore della Casa automobilistica Kiichiro Toyoda, ha detto che il Giappone resterebbe senza l’elettricità durante il periodo estivo se tutte le auto funzionassero con energia elettrica. E ha svelato cifre impressionanti, in quanto per disporre di un’infrastruttura capace di supportare una flotta di veicoli elettrici al 100% il costo per il Giappone sarebbe tra 135 a 358 miliardi di dollari. E poiché la maggior parte dell’elettricità del Paese viene generata bruciando carbone e gas naturale, non si tratta di un aiuto per l’ambiente. ”Più veicoli elettrici costruiamo, peggiore diventano le emissioni di anidride carbonica” ha detto Toyoda chiedendosi se ”quando i politici affermano ‘liberiamoci di tutte le auto che usano benzina’, lo capiscono?”.
Se tutte le auto fossero elettriche il Giappone sarebbe al buio , abitazioni e fabbriche , l’inquinamento aumenterebbe del 15% in poco tempo.
Mica io lo dico ma Akio Toyoda, presidente della Toyota
Non abbiamo gli occhi a mandorla ma usiamo gli stessi mezzi
Scelta da ponderare molto ma molto meglio