
Nel 1821 un gruppo di nobili e agiati borghesi, guidati dal marchese Raffaele Muti Papazzurri, fonda l’Accademia Filarmonica Romana, una delle più antiche istituzioni musicali d’Italia.
Cantanti e strumentisti, rampolli delle famiglie dei ceti alti, che erano soliti ricevere un’eccellente formazione musicale, riuniscono così i propri talenti per l’esecuzione di brani isolati e di opere liriche in forma di concerto.
Assunto ben presto, dopo il riconoscimento dello Stato Pontificio, un ruolo di primo piano nella vita culturale della città, negli anni la Filarmonica attraversa varie fasi – la “società corale”, la “società di concerti” – fino ad arrivare ai giorni nostri con la sua proposta articolata, che include anche il festival internazionale della danza.
Due appuntamenti per duecento candeline
In tempo di pandemia le iniziative per il bicentenario – almeno le prime due – si svolgeranno in streming sul canale youtube dell’istituzione musicale di via Flaminia, 118. Ospitati dalla Sala Casella, i primi due appuntamenti sono fissati per venerdì 26 febbraio e lunedì 1 marzo, sempre con inizio alle ore 21.
Venerdì 26 febbraio il direttore artistico Andrea Lucchesini dialogherà con il musicologo e compositore Daniele Carnini, ricordando le figure di Giovanni Sgambati e Franz Liszt, di cui il pianista Leonardo Pierdomenico interpreterà alcuni brani.
L’evento di lunedì 1 marzo sarà incentrato sulle figure di Alfredo Casella e Igor Stravinskij. Andrea Lucchesini ne parlerà con la musicologa Mila De Santis e con il compositore e vicepresidente Marcello Panni, mentre il Trio Chagall e il pianista Alessandro Simoni eseguiranno musiche di entrambi gli autori.
Giovanni Berti
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