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Cesano, a che punto sono i lavori per il palazzetto dello sport

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A chiederselo sono i residenti di Cesano che ormai da oltre 12 anni aspettano la realizzazione di quello che sarebbe dovuto diventare il primo impianto sportivo del quadrante nord ma che al momento appare solo come un terribile scheletro di cemento.

Proprio pochi giorni fa un lettore di VignaClaraBlog.it aveva scritto alla nostra redazione per segnalare l’ennesima interruzione dei lavori, con gru smontate e operai assenti da quella che definiva una “cattedrale nel deserto”.

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Ultimo atto la posa del tetto

Dopo anni di lavori portati avanti a intermittenza, il 19 settembre dello scorso anno era stata infatti proprio la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, ad annunciare la posa del tetto con la copertura in legno quasi ultimata:

Guardate bene queste immaginispiegava la sindaca in un video postato su facebooksono in corso gli ultimi lavori, coordinati dal Dipartimento Simu, e successivamente sarà possibile iniziare gli interventi per la realizzazione del campo da gioco e per la sistemazione di tutto il piano terra. Valorizzare le periferie significa anche investire nello sport e nella costruzione di impianti pubblici. Vogliamo potenziare il numero di infrastrutture a disposizione dei cittadini e del territorio per rendere i quartieri più accoglienti e vivibili.”

A distanza di cinque mesi però, per la struttura che a detta del Campidoglio sarebbe dovuta diventare un bene prezioso anche per le scuole del quartiere che in questo modo avrebbero potuto favorire l’avviamento di discipline sportive come il basket, la pallavolo e il calcetto, non ci sono stati grandi sviluppi e l’unica cosa davvero completata pare essere stata appunto la copertura in legno del tetto.

L’ultimo sopralluogo

Proprio nella mattina di lunedì 15 febbraio, la Commissione Sport capitolina è tornata a riunirsi sul posto per discutere nuovamente sulle sorti del palazzetto: “Stando a quanto emerso stamane in Commissione Sport, i lavori relativi al primo lotto sono alle battute finali. Tali interventi sono propedeutici alla seconda fase, che riguarda gli impianti tecnologici e i lavori interni. Quello di Cesano sarà il palazzetto comunale più importante e capiente di Roma subito dopo il Pala Tiziano” ha commentato al termine dell’incontro il Presidente Angelo Diario, che ha partecipato alla riunione alla quale erano presenti anche i consiglieri 5S del Municipio XV  Stefania Linguanti e Domenico Corrao.

Storia di un’incompiuta a Cesano

Per il progetto pubblico, approvato nel 2001 e avviato solo nel giugno di otto anni dopo, la svolta era parsa arrivare nel 2015 quando la Giunta Marino aveva destinato un finanziamento di 1 milione e 700 mila euro alla struttura sportiva proprio per l’avvio della seconda fase dei lavori, mirati al recupero dello scheletro fermo da tempo e in stato di deterioramento e alla prosecuzione delle attività.

Cantiere riavviato due anni dopo e nuovamente interrotto per un contenzioso tra la ditta appaltatrice e il Comune di Roma per delle difformità riscontrate all’interno della struttura.

Dopo due commissioni trasparenza capitolina di marzo e novembre 2019, l’estate scorsa si era intravisto un nuovo spiraglio di luce. Spiraglio confermato a luglio 2020 quando erano ripresi i lavori con la consegna di cinque navate in legno destinate alla copertura del tetto, le prime di ulteriori venti.

In quell’occasione il capogruppo dem, Daniele Torquati e la consigliera Agnese Rollo, oltre a chiedere al Municipio di farsi parte attiva del progetto, avevano invitato l’Assessorato capitolino a rendere noto il cronoprogramma degli interventi così da condividerlo anche con la cittadinanza da troppo tempo in attesa della struttura.

Negli stessi giorni la stessa Sindaca aveva spiegato che dopo l’ennesimo stop dovuto all’emergenza Coronavirus, i lavori erano finalmente ripartiti con il coordinamento degli interventi affidato al Dipartimento capitolino SIMU.

Si trattava del posizionamento di travi lunghe oltre 30 metri a cui sarebbe dovuta seguire la realizzazione del campo da gioco e la posa dell’intero piano terra del palazzetto comprensivo di impianti di illuminazione, rete elettrica e di condizionamento.

Addirittura nella stessa occasione sempre dal Campidoglio erano arrivate rassicurazioni sugli step successivi: nell’ennesima “seconda fase” sarebbe avvenuta la realizzazione degli altri piani interni alla struttura sportiva e di tutta la zona esterna, comprensiva di parcheggi per il pubblico.

Dopo il sopralluogo la svolta?

Dopo l’incontro di lunedì 15 febbraio anche il Presidente del XV Municipio, Stefano Simonelli, sembra essere più ottimista.

Interpellato dalla nostra redazione, ha così dichiarato: “Da questo momento in poi sarà assolutamente necessario garantire una continuità dei lavori per un’opera che nell’ultimo periodo ha visto un intervento concreto da parte della nostra Amministrazione. Siamo al termine della prima fase, sono state messe le basi affinché i lavori possano essere finalmente portati a termine; da questo momento in poi diventa importantissimo evitare ulteriori interruzioni che porterebbero solo al deterioramento delle opere già terminate; la conservazione del bene diventa ora una priorità”.

Opposizione perplessa

Resta però perplessa l’opposizione PD che è tornata a chiedere al Presidente della Commissione capitolina Trasparenza una nuova riunione per un aggiornamento dei lavori, al momento fermi, e un cronoprogramma definitivo degli interventi da eseguire.

“Parliamo di un’opera ferma dal 2001, con lavori proceduti a singhiozzo e una struttura sportiva divenuta in un vero e proprio ecomostro. Ritardi e lungaggini burocratiche che ormai da troppi anni impediscono al territorio di fruire di un bene pubblico, atteso dalla collettività e necessario ad una periferia di fatto priva di qualsiasi servizio socio-culturale. – hanno commentato nel pomeriggio Agnese Rollo e Daniele Torquati, che negli anni hanno seguito passo passo la vicenda.

 “Prima di andarcene,  nella passata consiliatura finanziammo l’opera modificando il progetto, rendendolo operativo e recuperando anni di ritardi. Nonostante ciò, l’attuale amministrazione si è mostrata lenta. Tutto sembrava essersi sbloccato ma nonostante le promesse di quest’estate fatte dal Campidoglio che garantiva l’avanzamento dei lavori e un completamento della struttura in breve tempo, è di nuovo tutto fermo e il futuro del Palazzetto resta davvero incerto”.

Ludovica Panzerotto

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2 COMMENTI

  1. Ci corre l’obbligo di spendere due parole su Cesano perché Cesano sebbene appartenente al MXV potrebbe per la Sua dimensione essere a tutti gli effetti un Comune a se stante provincia di Roma.
    La Storia di Cesano parte dal Suo Borgo Medioevale attualmente abitato e vissuto, la città perché di questo si tratta, si è estesa lungo la via della Stazione e lungo la via di Baccanello che collega proprio Cesano alla Cassia Vecchia e a quella nuova o Bis.
    Tutti conoscono a cosa si deve il successo di quell’area oggetto nel recente passato di promesse ed investimenti, una popolazione fortemente radicata nel territorio e molto molto convinta proprio su Cesano, il “Palazzetto dello Sport” completa in parte proprio un “Comune” in fieri che vuole aggiungere e superare la Parrocchia di Cesano che negli anni è stata in solitudine, molto attiva sul sociale, ha raccolto e guidato il drammatico fallimento della politica locale, oscena nel suo insieme.
    Cesano e la Sua popolazione meriterebbero maggiore attenzione come comunità ed anche la realizzazione dei progetti che nessuno meglio di altri crede adatti a se stessa.

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