Home ATTUALITÀ Addio a Gigi Proietti, gigante della storia del teatro italiano

Addio a Gigi Proietti, gigante della storia del teatro italiano

gigi proietti
Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

Addio a Gigi Proietti. L’attore era ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva della clinica romana Villa Margherita nel quartiere Nomentano.

Proietti, che proprio oggi compiva 80 anni, era in clinica da qualche giorno perché non si sentiva molto bene, e stava facendo accertamenti per uno stato di affaticamento. Poi nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 1 novembre, ha avuto un malore, uno scompenso cardiaco e nella tarda serata era stato sedato.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Fino al momento del decesso, avvenuto intorno alle 5.30 di oggi, la famiglia ha mantenuto il massimo riserbo sulle condizioni di salute dell’attore, che già in passato aveva sofferto di cuore. Nel 2010 era stato ricoverato all’Ospedale San Pietro, sulla Cassia, dopo aver accusato una forte tachicardia.

Proietti lascia due figlie, Susanna e Carlotta, e la moglie Sagitta Alter che, dopo aver dato l’annuncio del decesso, hanno fatto sapere che nelle prossime ore daranno comunicazione delle esequie.

Amatissimo dagli italiani, noto per le sue doti di affabulatore e trasformista, Gigi Proietti è stato un attore comico, cabarettista, doppiatore, regista, direttore artistico. Un vero artista a tutto campo, sulla breccia e sui palchi sin dagli inizi degli anni sessanta. Per la sua forza scenica, la naturalezza espressiva unita a un virtuosismo senza pari viene considerato uno dei massimi esponenti della storia del teatro italiano.

Proietti era nato a Roma il 2 novembre 1940, in via Giulia, nel cuore della città. Una città della quale vive nel corso degli anni le trasformazioni, i drammi, nonché la straordinaria capacità di rinnovamento, di recupero. Una città che gli somiglia, una città mai rinnegata, di cui ha rappresentato gli umori e la memoria. Da anni viveva a Roma Nord, sulla Cassia, e per questo sui social veniva affettuosamente chiamato “cassiarolo doc“.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome