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Tornano le Messe coram populo, ma con la mascherina

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Da domani, lunedì 18 maggio, si torna in Chiesa. Il via libera alle celebrazioni con i fedeli è arrivato il 7 maggio scorso con la sigla di uno specifico protocollo indicante tutte le misure di contenimento anti Covid-19 da adottare all’interno dei luoghi di culto.

L’accordo tra Conferenza Episcopale Italiana e Governo riguarda proprio la graduale ripresa delle celebrazioni eucaristiche con il popolo e contempla anche tutte le direttive riguardanti l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti, le attenzioni da osservare durante le messe e nei sacramenti; la comunicazione da predisporre per i fedeli, nonché alcuni suggerimenti generali.

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Tutti d’accordo quindi sulla riapertura delle chiese, che da domani riapriranno le porte non solo per la preghiera individuale come era stato garantito negli ultimi due mesi, quando a partire dai primi di marzo erano state sospese tutte le celebrazioni religiose che prevedessero assembramenti, ma anche per le celebrazioni in presenza.

Tutte le regole per tornare a celebrare messe con i fedeli sono indicate chiaramente nel protocollo che suddivide le misure da intraprendere in tre sottocategorie: l’accesso ai luoghi di culto, l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti e le attenzioni da osservare durante le celebrazioni. Tutte le operazioni di sanificazione delle aree esterne ed interne ai luoghi di culto, alcune di queste eseguite dall’Esercito e da Ama su specifica richiesta del Vicariato di Roma al Campidoglio, hanno preso il via lo scorso 13 maggio e si concluderanno in questi giorni.

Messe con i fedeli: istruzioni per l’uso

Nello specifico, sarà consentito l’accesso al pubblico nelle chiese, compresi il sagrato e le sacrestie, purché non si creino assembramenti; per ogni luogo di culto quindi verrà individuato un numero limite di accessi a seconda dalla capienza e sarà necessario mantenere la distanza minima di sicurezza tra le persone, pari a un metro. Necessario ridurre al minimo anche il numero dei celebranti e dei ministri straordinari della Santa Comunione che dovranno in ogni caso rispettare la distanza prevista anche sul presbiterio.

Consentita la possibilità di incrementare il numero di liturgie qualora la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite.

Obbligo di mascherina per chiunque acceda all’interno dei luoghi di culto e assoluto divieto di entrata in caso di sintomi influenzali o respiratori, in caso di febbre pari o superiore ai 37,5° o qualora i fedeli siano stati in contatto con pazienti risultati positivi al Covid-19 nei giorni precedenti la liturgia.

I luoghi di culto dovranno essere igienizzati al termine di ogni celebrazione con detergenti antisettici, così come anche i microfoni e tutti gli oggetti utilizzati durante la messa. Precisa l’indicazione per cui le acquasantiere dovranno rimanere vuote.

Niente segno della pace così come anche niente coro e niente offerte durante le celebrazioni; per le donazioni sarà possibile collocare degli appositi contenitori agli ingressi delle chiese.

Massima attenzione per la distribuzione della Comunione che potrà avvenire solo con l’utilizzo di guanti monouso e guanti da parte dei celebranti che dovranno comunque mantenere un’adeguata distanza di sicurezza e avere massima attenzione nell’offrire l’ostia sacra senza entrare in contatto con le mani dei fedeli.

Nuove indicazioni anche per il sacramento della Penitenza, che potrà avvenire esclusivamente in luoghi areati o all’aperto con obbligo della mascherina sia per il fedele che per il sacerdote: sospeso quindi al momento l’uso dei confessionali, troppo piccoli per il rispetto delle misure di distanziamento sociale.

Stesse regole anche per tutte le altre celebrazioni diverse da quella eucaristica, e quindi battesimi, matrimoni, unzione degli infermi e esequie. A partire dal 18 maggio, ogni Chiesa avrà l’obbligo di affissione di un manifesto con tutte le indicazioni essenziali, permesse anche le celebrazioni all’aperto qualora i luoghi al chiuso non possano garantire l’adozione delle misure di contenimento del virus; da favorire comunque la trasmissione delle celebrazioni in streaming per chi fosse impossibilitato a recarsi in chiesa.

Nelle parrocchie del XV è tutto pronto

La forma circolare della nostra Chiesa è davvero rappresentativa in questo momento: finalmente siamo pronti ad accogliere di nuovo i nostri fedeli per le celebrazioni; come fosse un grande abbraccio possiamo ripartire tutti insieme, naturalmente nel pieno rispetto delle regole anti Coronavirus.”

Don Giuseppe, il parroco di Santa Chiara a Piazza Giuochi Delfici è davvero emozionato al pensiero di poter incontrare di nuovo i suoi fedeli; nel corso della telefonata con la redazione di Vignaclarablog.it spiega che secondo le misure di distanziamento sociale in chiesa potranno sedere circa 220 persone, mantenendo la distanza di un metro l’una dall’altra, quindi circa la metà della capienza massima.

Nella Chiesa Gran Madre di Dio, a Ponte Milvio, è già tutto pronto: potranno assistere alla Messa solo 100 persone per volta, i posti a sedere sono indicati da un bollino verde, si entra solo dalla porta centrale e si esce dalle laterali. Don Luigi, il parroco, ha diffuso sul territorio un comunicato per spiegare tutte le novità.

Alla Parrocchia San Gaetano di via Tuscania, ai piedi del Fleming, il parroco, padre Padre Umberto, si è invece affidato a Youtube pubblicando un video nel quale spiega ai suoi fedeli quali saranno le modalità per entrare e uscire dalla chiesa.

Anche all’Olgiata c’è grande entusiasmo: “Siamo pronti, giusto il tempo di sistemare le ultime cose e finalmente domani riapriremo le porte ai nostri fedeli. La nostra è una grande comunità e, anche se con modalità diverse, è restata unita durante tutta l’emergenza Coronavirus. Anche quando non si poteva uscire. Abbiamo trovato altre strade per proseguire il nostro cammino di fede e per non perderci di vista con i fedeli; per coinvolgere i tanti giovani della nostra parrocchia ma anche le famiglie e gli anziani. La tecnologia ci ha aiutato molto, tra due giorni finalmente si ricomincia, con tutte le attenzioni che il rischio da contagio del Covid-19 impone. Per la riapertura nulla è stato lasciato al caso, ma continueremo anche con le celebrazioni in streaming; lo facciamo soprattutto per chi non potrà venire in Chiesa e anche per chi in questo momento preferisce seguire le messe da casa” – ha spiegato a Vignaclarablog.it Don Paolo, il Parroco della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo .

E’ tutto pronto anche nella Parrocchia Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana dove, oltre all’avviso ai fedeli pubblicato sul sito parrocchiale, Don Bonifacio poche ore fa ha addirittura postato un video sulla pagina facebook della parrocchia con le immagini della sanificazione della Chiesa.

C’è addirittura chi, come la Comunità vocazionista della Parrocchia di San Filippo Apostolo di Via di Grottarossa si è organizzato con le istruzioni on line peri fedeli.

Nel video, pubblicato sulla pagina facebook della parrocchia, Don Antonio spiega quali sono le precauzioni da prendere per partecipare alle celebrazioni. A partire dagli accessi in Chiesa regolati con entrate e uscite differenti per evitare assembramenti fino all’organizzazione dei banchi segnati da adesivi verdi indicanti il posto da occupare. 120 posti a sedere disponibili per i fedeli che per ricevere la Comunione potranno recarsi all’altare dove i sacerdoti distribuiranno l’eucarestia sulla mano. “Viviamo questo momento con piena responsabilità” – saluta Don Antonio alla fine del video dando a tutti appuntamento a lunedì.

Ludovica Panzerotto

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1 commento

  1. Mi dispiace che non parlate mai e non intervistate mai il parroco Don Andrea di sant Andrea Apostolo …ha fatto tanto durante la pandemia…e nominarlo qualche volta sarebbe positivo …grazie ..sono.Cristina amica di Flaminia

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