Home ATTUALITÀ Pericolo igienico-sanitario in via Cortina d’Ampezzo

Pericolo igienico-sanitario in via Cortina d’Ampezzo

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La denuncia è seria, e a farla è stato addirittura il presidente del Consorzio Stradale “via Cortina d’Ampezzo e diramazioni“, non nuovo ai j’accuse nei riguardi dell’AMA che di tanto in tanto pare disdegnare i cinquemila residenti e i trenta chilometri di strade del Consorzio.

E così, come già fatto la scorsa estate, Carlo di Paola, il presidente, ha preso carta e penna indirizzando una vibrata protesta all’AMA, alla Sindaca Virginia Raggi, al presidente del XV Stefano Simonelli, alla Polizia Locale denunciando “il reiterato e grave disservizio nella raccolta che sta nuovamente causando l’accumulo di considerevoli quantità di rifiuti nei pressi dei cassonetti, pieni e non utilizzabili“.

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Il tutto ovviamente aggravato dal fatto che “in una congiuntura così critica e necessitante di un impegno straordinario e di attenzioni per la salute e l’igiene della Città e dei cittadini, la mancanza di un regolare passaggio meccanizzato dei mezzi unitamente al servizio di supporto manuale sta generando una situazione di vero e proprio allarme ambientale derivante dalla presenza di topi e, nelle ore notturne, di cinghiali oltre che dell’aria irrespirabile in prossimità dei cassonetti“.

La discontinuità del servizio sta creando una grave situazione igienico sanitaria in tutto il Consorzio” conclude la sua lettera Di Paola sollecitando i destinatati ad intervenire al più presto. E come dargli torto, visto come si presentava lo scorso week-end l’area parcheggio davanti al supermercato di zona.

Ma Di Paola non si ferma qui, perchè una tirata di orecchi la fa anche ai consorziati. Non a tutti ovviamente ma agli ignoti che negli ultimi tempi hanno pensato bene di liberarsi di vecchi oggetti ingombranti lasciandoli sui marciapiedi, tanto da indurlo a pubblicare sul sito web consortile un richiamo al senso di civiltà e responsabilità.

E, in effetti, guardando le foto che accompagnano il comunicato, pare averne avuto ben donde. Materassi, televisori, assi da stiro, un vecchio condizionatore: ce n’è per tutti i gusti e per tutte le cantine (svuotate).

E pensare che lo scorso autunno il Consorzio aveva deciso di affidare ad una società privata un servizio di pulizia quotidiana in prossimità degli stalli dei cassonetti, di ritiro dei rifiuti ingombranti abbandonati nelle strade di sanificazione delle aree. Il tutto per un periodo di prova di tre mesi terminato in questi giorni. Servizio però che non potrà proseguire, come si legge sul sito del Consorzio, “a causa delle forti limitazioni imposte dai Decreti emessi dal Governo per il contenimento del contagio anche in termini di mobilità.”

Da qui l’accorata raccomandazione lanciata sul web: “Raccomandiamo vivamente ai consorziati di utilizzare correttamente i cassonetti e di evitare in assoluto l’abbandono di rifiuti, ingombranti o no, nelle strade o sui marciapiedi“.

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3 COMMENTI

  1. potrei postare identiche foto dei cassonetti di via nemea/orti Farnesina ecc.
    intanto la sindaca pubblica notizie di sanificazione di cassonetti/strade ecc.
    ne potrebbe almeno fare a meno visto la situazione reale che ci circonda. ??

  2. Mi associo alla protesta per quanto riguarda la zona Cassia dove sembra che siano svuotati solo i cassonetti della via Cassia e non quelli delle strade limitrofe. In particolare i cassonetti della carta sono stracolmi.
    Non mi sembra un periodo in cui indugiare proprio sull’igiene e pulizia, è inutile sanificare le strade se i cassonetti sono strapieni.

  3. Voglio segnalare che più volte ho notato in via Cassia la
    perdurante presenza dei “recuperanti” dai cassonetti, peraltro
    sprovvisti dei dispositivi di sicurezza igienico-sanitaria.
    Non credo che tale attività si possa includere tra quelle
    essenziali e indifferibili.

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