Ubicata ai piedi di Vigna Clara, via Fabbroni è la strada che congiunge via Cassia Nuova con via Flaminia e che chiude definitivamente la grande area dell’Inviolatella Borghese.
Dai terreni adiacenti a Via Fabbroni, secondo una precisa segnalazione giunta alla nostra Redazione, la domenica si alzano fumi di roghi di rifiuti.
“Buongiorno invio questa segnalazione, già fatta anche ai vigili urbani e vigili del fuoco, così che voi con il vostro giornale potete sensibilizzare la gente a controllare e segnalare. Sono diverse volte che vedo uscire fumo dal parco di Veio, in via Giovanni Fabbroni, e pensavo che stessero bruciando foglie. Invece un giorno mi sono fatto una passeggiata addentrandomi dalla via suddetta in un sentiero in mezzo ai rovi ed improvvisamente ho trovato uno slargo con tutti rifiuti incendiati. Ho quindi capito quel fumo, sempre di domenica, da dove arriva. Grazie del lavoro che fate. Marcello V.”
Una segnalazione allarmante sulla quale abbiamo voluto subito indagare recandoci sul posto. Dietro il guard-rail che delimita il lato della strada rivolto al “parco attrezzato” ha infatti origine un piccolo sentiero che scende verso il basso e poi svolta a destra per terminare dinnanzi ad un cancello di rete metallica dietro al quale si intravedono orti e baracche.
Prima del cancello si apre una vasta area trasformata in una discarica ricolma di rifiuti e qualche vecchio materasso; c’è perfino un improvvisato servizio igienico con tettoia e tanto di water realizzato con una sedia.
E’ in questo spiazzo, coperto e protetto dall’alta vegetazione cresciuta ai margini del Fosso dell’Acqua Traversa che corre parallelo a Via Fabbroni, che si bruciano rifiuti e plastica all’interno di un grosso e improvvisato braciere.
A chi appartiene quell’area e chi è che dovrebbe farsi carico della pulizia, manutenzione ma anche del rispetto, in quel luogo, delle norme relative alla sicurezza e allo smaltimento dei rifiuti?
In un documento ufficiale appare ben evidente come l’area, ceduta dal Demanio, sia di proprietà del Comune di Roma e faccia parte del parco dell’Inviolatella.
A conferma di ciò, anni fa i Comitati di zona chiesero proprio in quella striscia di terreno la realizzazione di un secondo accesso al parco attrezzato mediante la costruzione di un ponticello sul fosso.
La richiesta dei comitati è ovviamente caduta nel vuoto e quell’area oggi è preda del degrado.
Anche se gli orti, a ben vedere, non costituisco un elemento di pericolo per l’ambiente, quei roghi sicuramente sì. Un pericolo grave. Urge una bonifica e urge una recinzione.
Francesco Gargaglia
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In quell’area ci sono alcuni insediamenti abusivi, alcuni in muratura, nascosti tra la vegetazione del fosso dell’acqua traversa, abitati da anni senza alcun controllo. Sono state fatte diverse segnalazioni al Municipio, ma senza alcun esito.
Sarebbe fondamentale, per tutto il quartiere, la creazione di un ponte pedonale che possa unire il Parco dell’Inviolatella. Solo in questo potrebbe essere utilizzato effettivamente, andarci ora è praticamente impossibile e parcheggiare per entrarci è un’impresa. Piccoli investimenti che cambiano, realmente, la vivibilità del nostro municipio.
Purtroppo l’odore di fumo e di plastica bruciata si sente quasi tutte le sere appena fa più freddo. Probabilmente per riscaldarsi gli abitanti accampati nella valle accendono piccoli fuochi bruciando quello che trovano…
Rendere fruibile tutto il parco con l’apertura degli accessi previsti e una maggiore tutela e sorveglianza sarebbero auspicabili.
Accesso anche da via Fabboni e fruibilità pubblica dei 50 ettari do proprietà comunale sono le richieste che da anni stiamo inoltrando a Comune, Parco di Veio e Municipio.inutilmente.
dovrebbe esserci controllo e far sgombrare gli abusivi che stanno riducendo pian piano la situazione a favelas come era anni fa.. li vediamo tutti i giorni entrano di sera e dormono la.. bruciano copertoni di gomme ed altre cose che rubano e rompono.. il ponte e l’ingresso da via fabbroni è ESSENZIALE come possiamo fare?