Sono state ben 15379 le violazioni contestate nei primi sei mesi del 2019, contro le 8851 dello stesso periodo del 2018, a chi si ostina a guidare con lo smart-phone all’orecchio – o in mano “in modalità chat” – anziché utilizzarlo in viva voce o con gli auricolari rischiando così una multa che va dai 161 ai 647 euro e il ritiro della patente (da 1 a 3 mesi) se sorpreso nuovamente al volante col cellulare nei successivi due anni dalla prima infrazione.
Il numero, reso noto dalla Polizia Locale di Roma (leggi qui), pare essere destinato a crescere visto quanto accaduto ieri, domenica 8 settembre, sulla Cassia, all’altezza di via Grottarossa.
Una donna impegnata a chattare sul cellulare si è distratta e con la sua auto è uscita di corsia finendo contro un cassonetto e poi ribaltandosi sulla carreggiata. Soccorsa dai sanitari del 118, è stata trasferita in codice rosso al pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Andrea.
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