Scritta la parola fine alla vicenda che ha tenuto col fiato sospeso per circa un mese i cittadini di Labaro e in particolare quelli residenti nei pressi di via Gemona del Friuli dove in un primo master plan provvisorio presentato da AMA si ipotizzava la realizzazione di un’area trasbordo da 100 tonnellate di rifiuti al giorno. Ad annunciarlo è stato l’assessore all’Ambiente del Municipio XV, Pasquale Annunziata, che su facebook così ha scritto: “Rassicuriamo tutti i cittadini di Labaro e dintorni, a Labaro non ci sarà nessun trasbordo (ad eccezione di quello solito di quartiere che si fa da anni)“.
Sul tema, il Comitato Abitare Ponte Milvio, fin da subito in prima linea a fianco dei cittadini per scongiurare l’ipotesi, ha voluto dire la sua sottolineando come un corretto flusso informativo a due vie sarebbe stato auspicabile nella soluzione della vicenda. Non solo di questa, ma in tutte quelle in cui la volontà popolare dovrebbe avere piena cittadinanza. E’ quanto afferma Paolo Salonia, portavoce del Comitato, che a Vignaclarablog.it così scrive.
“Giovedì 1 agosto il Consiglio Municipale Straordinario chiesto dal PD si è concluso con voti unanimi (incredibile ma vero!) per dire nuovamente “no” al trasbordo rifiuti a Labaro e a Saxa Rubra. Durante la riunione è anche arrivata la notizia che il Dipartimento Comunale Tutela Ambientale ha pubblicato l’elenco delle aree di trasbordo confermando l’esclusione di Labaro e di qualsiasi altra area nel Municipio XV, poi comunicata su facebook dall’Assessore Pasquale Annunziata.
Il Comitato Abitare Ponte Milvio (APM), da sempre attivo e partecipe sul tema, era presente anche per avanzare alcune più che legittime richieste ai Consiglieri, al Presidente soprattutto, al fine di fugare dubbi e rumor che circolano frequentemente su questi spinosissimi temi, alimentati anche dalla sistematica mancanza di un flusso informativo che sarebbe, viceversa, auspicabile fosse sempre garantito in modo trasparente a beneficio dei cittadini che, nel bene e nel male, portano sulla loro pelle le conseguenze, positive o negative, delle decisioni degli Amministratori.
Princìpi, questi, poi involontariamente dimostrati come legittimi e inderogabili dalla stessa risposta del Presidente – ahimè, incomprensibilmente animosa – il quale, carte alla mano, ha fornito una serie di informazioni che, se precedentemente veicolate in un processo partecipativo reiteratamente (quanto vanamente) richiesto, avrebbero evitato la necessità di sgombrare il campo dai dubbi e dai rumor, risparmiando a tutti di dovere formulare domande e richieste di chiarimenti, comunque – va ribadito – tutte assolutamente legittime e opportune.
Così come quanto accaduto dimostra anche la liceità della richiesta di un tavolo di confronto Cittadini/Amministrazione, proprio al fine di trasmettere informazioni e recepire critiche, idee, stimoli, proposte. Il ruolo rivendicato dal Comitato, infatti, non è solamente quello della critica, e della conseguente protesta, quanto soprattutto quello della partecipazione propositiva.
Lo dimostra, in questa occasione, la ragionevole modalità che ha portato all’esito dell’ipotesi di una alternativa per il trasbordo rifiuti localizzata nell’area su Viale Tor di Quinto prospiciente il Poligono di Tiro (Foglio 245 Particella 1 del Catasto), ipotesi che, avanzata anche durante la manifestazione a Labaro del 23 luglio scorso, durante l’intervento del Comitato APM precedentemente richiamato era stata riformulata chiedendo che il Consiglio volesse esaminarla come possibile.
In seguito all’ampia discussione sviluppata nella riunione di Consiglio, sono emerse con chiarezza e in modo convincente le problematiche che una tale destinazione d’uso avrebbe creato in quella specifica area, evidentemente di gran lunga più idonea alla creazione di un’isola ecologica, anche in considerazione della mancanza di tale servizio nel Municipio XV.
Inoltre, va aggiunto che insistere sull’ipotesi del “trasbordo rifiuti” sarebbe stato anche contradditorio rispetto alle posizioni fin qui rivendicate, sia sotto gli aspetti della mobilità (via Flaminia), sia relativamente alle richieste di scelte sistemiche e non di continua rincorsa dell’emergenza.
A dimostrazione dell’atteggiamento costruttivo e propositivo sopra sottolineato, il Comitato Abitare Ponte Milvio, quindi, non ha avuto alcuna difficoltà a rivedere la propria posizione comunicando, ai Consiglieri interessati alla risoluzione da mettere ai voti del Consiglio, di recedere dall’ipotesi “trasbordo rifiuti a Tor di Quinto”, ritenendo l’area vantaggiosa come isola ecologica.
Il percorso sul tema dei rifiuti a Roma e nel Municipio XV è ancora lungo, tortuoso e pieno di asperità, i 180 giorni di Saxa Rubra non sappiamo quanto veramente dureranno e quali sorprese probabilmente ci attendono. Speriamo di potere compiere tale percorso in un clima di confronto con l’Amministrazione, trasparente e continuo, creando le condizioni ambientali e strumentali perchè questo possa svilupparsi serenamente.
Al contrario, la strada sarà sempre più in salita, avvelenata da dubbi e rumor e spingerà il Comitato APM ad incrementare la vigilanza dei cittadini responsabili, continuando a formulare domande ed interrogazioni, anche spiacevoli e poco gradite.
Stiano ben tranquilli tutti i Presidenti del Municipio XV, presenti e futuri, il Comitato Abitare Ponte Milvio non derogherà mai da tale atteggiamento, pur con intenti sempre propositivi e costruttivi. Anzi proprio per questo”.
Paolo Salonia
Portavoce Comitato Abitare Ponte Milvio
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