
Non è restato un gesto isolato quello del Consorzio Cortina d’Ampezzo che nella giornata di lunedì 1 luglio si è rivolto alla Procura della Repubblica per denunciare la “situazione igienico-sanitaria di elevato allarme sociale” venutasi a creare nel territorio consortile a causa della “sistematica mancanza di raccolta dei rifiuti” ed ipotizzando a carico dell’AMA il reato di “interruzione di Pubblico Servizio ai sensi dell’art. 331 del Codice Penale e di possibile inquinamento ambientale con conseguente grave violazione del diritto alla salute ex art. 32 della Costituzione”.
Oggi, a fare eco al Consorzio è stato il Codacons – nota associazione consumatori – che ha depositato un esposto in Procura per “epidemia colposa” in relazione al grave stato di crisi, una vera e propria emergenza raccolta rifiuti nella Capitale.
“Nonostante le rassicurazioni, la situazione dei rifiuti nella capitale non è migliorata, e dà vita a timori per possibili ripercussioni sul piano sanitario e su quello igienico. Abbiamo atteso qualche giorno – spiega Carlo Rienzi, presidente del Codacons – per verificare se le promesse dell’azienda portassero ad interventi concreti, ma così non è stato e la spazzatura si accumula sulle strade e marcisce sotto al sole cocente, mettendo a repentaglio la salute dei residenti”.
L’associazione, in parallelo all’esposto, ha deciso di mettere a disposizione dei romani il numero telefonico 063725809 al quale poter segnalare situazioni di criticità che poi saranno girate all’AMA e alla Procura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nell’ultima riunione della Consulta dei Comitati di Quartiere del XV Municipio, che si è svolta lo scorso 25 giugno, è stato deliberato di presentare, a nome della Consulta stessa in rappresentanza dei Comitati aderenti, analogo esposto alla Procura della Repubblica.
L’Atto sarà depositato nei prossimi giorni.
Paolo Salonia
Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio